Accordo OOSS – Banca Fucino: credito alle imprese edili solo se in regola con la sicurezza

L’accordo

Concedere credito allo sole imprese edili, che siano in appalto o subappalto, che abbiano presentato la documentazione comprovante il pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro e delle norme di salute e sicurezza nei cantieri e che applichino il contratto nazionale Edili. È il punto al centro del protocollo tra le rappresentanze sindacali della Cgil e della Uil, le categoria Fisac Cgil e Uilca, con le confederazioni del Lazio di Cgil e Uil, e la Banca del Fucino.

Accordo firmato oggi presso la sede della Banca in via Tomacelli a Roma, alla presenza, tra gli altri, dell’amministratore delegato della Banca del Fucino, Francesco Maiolini, e delle delegazioni sindacali di Uil e Cgil, quest’ultima rappresentata da Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil; Natale Di Cola, segretario generale Cgil Roma e Lazio; e Daniele Canti, segretario generale Fisac Cgil Roma e Lazio. Nel merito l’accordo prevede che la Banca richiederà alle imprese interessate al credito la documentazione atta a comportare il rispetto delle norme su salute e sicurezza: dall’applicazione del contratto edilizia stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, al Dvr e al Durc di congruità, fino all’obbligo formativo. Un accordo unico nel settore, che verrà riverificato entro la fine dell’anno per valutarne gli effetti e per individuarne eventuali miglioramenti.

I commenti

 

Si tratta, ha spiegato Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil, “di un accordo innovativo perché chiede al sistema del credito di svolgere appieno un ruolo di responsabilità sociale nei confronti del paese. Vincola l’erogazione del credito al rispetto delle norme, premiando quindi quelle oneste. Ed è particolarmente innovativo anche perché cade nei giorni delle recenti stragi sul lavoro, ricordiamo su tutte Firenze, e di una risposta non all’altezza ma, al contrario, regressiva del governo sul tema della salute e della sicurezza”. Un primo punto che per la Cgil dovrà fare da apripista ad altri accordi: “Con oggi lanciamo anche un segnale all’intero settore bancario, ovvero richiedere requisiti di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori a quelle aziende, in questo caso edili, che chiedono credito”, conclude Esposito.

Anche il segretario della Fisac Roma e Lazio, Daniele Canti, ha sottolineato il valore innovativo dell’accordo sottoscritto con la Banca del Fucino: “La banca dimostra, sottoscrivendo questo accordo, di voler legare l’erogazione del credito ad un piano non solo meramente economico ma anche etico, liberandosi di fatto, togliendo loro ossigeno, di tutte quelle aziende edili che pensano di operare in un Far West”.

Secondo Natale Di Cola, segretario generale della Cgil Roma e Lazio, “la firma di oggi segna che Roma sta diventando un simbolo. Questo accordo viene, infatti, dopo l’accordo sul Giubileo, firmato dalle categorie degli edili, dalle controparti e dal commissario straordinario sulle questioni di salute e sicurezza, e il protocollo di legalità sottoscritto col prefetto di Roma. Oggi riusciamo a qualificare anche i soggetti che grazie al credito aprono i cantieri. Come Cgil e Uil dimostriamo di essere portatori di un’idea di paese dove si possono fare accordi con la contrattazione di anticipo per garantire legalità, sicurezza ed efficienza. Un’idea diversa da quella del governo che pratica la disintermediazione e che dopo la strage di Firenze fa un decreto che peggiora le condizioni dei lavoratori”, conclude Di Cola.

Per il segretario generale della Fillea Cgil Nazionale, Alessandro Genovesi, infine, “l’accordo, che si inserisce in una positiva tradizione della Banca e in un sistema di relazioni industriali di qualità, è importante per i contenuti concreti, in particolare per la centralità che riconosce al rispetto dei contratti collettivi edili, alla salute e sicurezza e a strumenti di contrasto al lavoro irregolare come il Durc di Congruità. Ci auguriamo che anche altre Banche seguano questa buona pratica, a favore delle imprese edili serie e contro i troppi furbetti del cantierino”, conclude Genovesi.

Scarica il testo dell’accordo




Unipol: Fisac, rinnovato integrativo, avanzamenti salariali

3 - Fisac Cgil

Care Colleghe e cari Colleghi, nel pomeriggio di ieri è stata sottoscritta l’ipotesi di Accordo CIA ponte (che alleghiamo), che verrà illustrato e discusso nelle assemblee durante la prossima settimana (in basso il calendario).

Nonostante le difficoltà incontrate pensiamo di aver raggiunto un buon risultato, che ci permette di recuperare velocemente una buona parte del potere d’acquisto perduto e di proiettarci fin da subito nel prossimo imminente rinnovo – col quale contiamo di arricchire ancora di più l’impianto generale – partendo da una base ulteriormente migliorata.

In attesa d’incontrarci in Assemblea, ci preme sottolineare quelli che, a nostro giudizio, rappresentano i punti di valore di questo accordo:

Rafforzamento del Percorso Unitario

Non bisogna dimenticare che lo scorso rinnovo del 2021 aveva segnato una divisione dolorosa fra le Sigle Sindacali, dalla quale sono poi derivate le conseguenze negative degli anni successivi che tutti noi conosciamo.

Stare uniti non è sempre facile, a volte è faticoso, ma consente di raggiungere con più certezza risultati migliori, passo dopo passo.

Risultato Economico:

pur consapevoli che non si sia recuperato completamente il potere d’acquisto perduto negli ultimi 2 anni, riteniamo sufficientemente adeguata la cifra complessiva ottenuta (1.550 euro fra UT, Credito Welfare e aumento PAV, legato ad obiettivi facilmente raggiungibili, per un IV livello FT, da riparametrare ), oltre all’arrotondamento del Buono Pasto a 9 euro e all’aumento del Contributo Aziendale al Fondo Pensione al 5,50%, retroattivo dal 1° gennaio 2024, anche perché ottenuta in tempi rapidi e con l’impegno delle parti a contrattare a breve ulteriori adeguamenti.

Riconoscimento Inquadramento Amministrativo Call Center

Primi nel settore, abbiamo finalmente ratificato quando già concordato nel 2021, per cui dal prossimo aprile le nostre colleghe e colleghi dei Call Center del Gruppo avranno il pieno riconoscimento della loro indiscutibile professionalità, ulteriore tappa di un percorso di miglioramento, partito oltre 20 anni fa, che continuerà nei prossimi mesi e anni.

Nuove Basi

Abbiamo intenzione di presentare la nuova Piattaforma CIA entro il prossimo mese di giugno per poi iniziare la trattativa subito dopo l’estate, partendo dai buoni risultati di questo accordo ponte e con l’intenzione di recuperare strutturalmente sia ulteriore potere d’acquisto sia tutte quelle altre tematiche che non hanno trovato spazio in questa trattativa, come un sistema più moderno ed efficace di flessibilità e di modalità lavorativa.

In definitiva, pensiamo che questo risultato, anche per i tempi e modi attraverso i quali è arrivato, ci permetterà di guardare con più fiducia alle prossime e più impegnative sfide – il prossimo CIA sarà sicuramente più complesso da affrontare – partendo da una base più solida e da rapporti migliorati.

Ricordiamo inoltre che in attesa di affrontare la materia nel suo complesso nella prossima trattativa CIA, nelle more della discussione, le flessibilità estese e la sperimentazione sulle nuove forme di flessibilità (Lavoro Agile) verranno prorogate.

CALENDARIO ASSEMBLEE (tutte in modalità mista)

  • Lunedì 4 Bologna ed Emilia-Romagna (con assemblee mattino e pomeriggio), Torino e Piemonte
  • Martedì 5 Firenze e Toscana, Verona e Veneto
  • Mercoledì 6 Milano e Lombardia
  • Giovedì 7 Roma (con video collegamento per tutte le altre sedi rimanenti).

Successivamente l’Ipotesi di Accordo sarà sottoposta all’approvazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori, tramite un Referendum on line, che si terrà nei giorni 18-19-20 marzo.

Le Rappresentanze Sindacali del Gruppo Unipol
First/CISL Fisac/CGIL FNA SNFIA Uilca/UIL

SCARICA L’ACCORDO


Il giudizio della Fisac

Firmato l’accordo ponte del Contratto integrativo aziendale in Unipol.

Dopo un’intensa e serrata trattativa, fa sapere la Fisac Cgil, è stato firmato in Unipol un importante accordo unitario che aumenta le condizioni salariali degli 8.500 dipendenti del gruppo, in vista del rinnovo complessivo del contratto aziendale che sarà discusso a partire dal prossimo autunno.

I punti dell’accordo

Questo accordo, con validità 2024, prosegue la Fisac Cgil, porterà ai colleghi già dal mese di aprile, dopo le assemblee e l’approvazione tramite referendum, i seguenti importi, riferiti a un IV livello:

  • una tantum di 1.000 euro;
  • credito welfare di 200 euro;
  • aumento del premio variabile di 350 euro al raggiungimento di due obiettivi (fruizione delle ferie e formazione obbligatoria);
  • aumento di 0,25% sulla previdenza che arriverà a 5,50; aumento di 0,50 euro sul buono pasto che arriverà a 9 euro;
  • viene infine sancito il riconoscimento dell’inquadramento amministrativo per tutti gli operatori dei Contact Center.

Una base di partenza


Questa ipotesi di accordo, spiega il segretario responsabile Fisac Cgil del gruppo Unipol, Giovanni Gabbiani, “oltre a rappresentare da subito un significativo segnale sulla parte economica di secondo livello, che era al centro della piattaforma sindacale, costituisce la base indispensabile per la costruzione di un nuovo modello di relazioni industriali nel gruppo Unipol. Un modello che dovrà essere rafforzato e che dovrà accompagnarci nei prossimi appuntamenti che ci vedranno impegnati col rinnovo organico del contratto aziendale in parallelo con il nuovo piano industriale d’impresa”.

Le assemblee

Tutti questi temi saranno affrontati nelle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori che saranno svolte già nei prossimi giorni, a loro spetterà democraticamente il giudizio su questa ipotesi di accordo tramite un referendum che sarà indetto al termine del giro di assemblee. “È fondamentale – aggiunge il segretario nazionale della Fisac Cgil, Francisco Genre – che anche e soprattutto in un periodo di cambiamento di un Gruppo importante come Unipol, proseguano le tradizionali buone pratiche di relazioni industriali. Questo è un patrimonio non solo del Gruppo, ma del settore assicurativo e contribuisce a creare le condizioni per la costruzione di un percorso unitario di stesura della piattaforma rivendicativa per il prossimo Ccnl”, conclude Genre.

Giorgio Saccoia
Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale

 




BCC: chiuse le assemblee sulla piattaforma di rinnovo del CCNL

3 - Fisac Cgil

Conclusa la fase assembleare con oltre il 99% di voti favorevoli

Ora subito il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i Quadri Direttivi e per il personale delle Aree Professionali dipendenti delle Banche di Credito Cooperativi – Casse Rurali ed Artigiane 

Sono giunte all’epilogo le assemblee delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Credito Cooperativo, indette su tutto il territorio nazionale, per la presentazione ed approvazione della piattaforma di rinnovo del Ccnl Quadri Direttivi e Aree Professionali del Credito Cooperativo, scaduto il 31 dicembre 2022.


Le Lavoratrici e i Lavoratori presenti in assemblea sono stati quasi 17 mila, e questo rappresenta un risultato di grande partecipazione e di ampio consenso alle rivendicazioni illustrate che rimarca un forte segnale di fiducia alle Organizzazioni Sindacali nonché un chiaro messaggio di interesse e di determinazione rivolto a Federcasse.

La piattaforma è stata approvata, infatti, con oltre il 99% di voti favorevoli.

Dai numerosi e costruttivi interventi si è palesata in modo chiaro ed inequivocabile la volontà della Categoria di giungere ad un rapido e positivo rinnovo contrattuale, positivo sia da un punto di vista economico che normativo.
Un rinnovo capace di adeguare le retribuzioni dall’erosione inflattiva degli ultimi anni, di redistribuire il valore della maggiore produttività conseguita dal Sistema, di aggiornare i profili professionali, sviluppare nuove modalità di partecipazione alla vita aziendale e di accompagnarne la fase di consolidamento dopo l’avvio della riforma del 2016.

I tangibili risultati economici registrati dalle BCC negli ultimi anni non solo evidenziano il determinante apporto delle Lavoratrici e dei Lavoratori in un momento di forte trasformazione del settore ma rappresentano anche delle solide fondamenta a sostegno delle richieste avanzate in piattaforma.

Le Segreterie Nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca, unitariamente, ribadiscono dunque l’assoluta determinazione ad avviare una fase di rinnovo contrattuale che dovrà avere tempi rapidi e obiettivi chiari ed esigibili.

La piattaforma approvata è stata inviata oggi a Federcasse, insieme all’invito a procedere in tempi congrui all’avvio delle trattative e, quindi, ad una conseguente e coerente calendarizzazione degli incontri sindacali.

Roma, 1 marzo 2024

 

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UILCA

 

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