Fringe benefit: ipotesi 1.000 euro per tutti + bonus figli

Fringe benefit per tutti e non solo per chi ha dei figli. L’ipotesi è sul tavolo di governo e maggioranza, che stanno provando a rivedere la norma del decreto lavoro, che alza di molto la soglia di non tassazione dei benefici aziendali ma circoscrive la platea solo ai lavoratori dipendenti con figli a carico. Lo scoglio però sono le coperture, su cui sono in corso le valutazioni del Mef. E sempre al Tesoro si guarda per un altro tema caldo, quello della possibile proroga dello smart working, che scade a fine giugno.

Smart working (per ora) accantonato

Le due modifiche potrebbero arrivare con l’esame degli emendamenti del decreto lavoro, su cui la commissione Affari sociali ha appena iniziato a votare. E che siano le due modifiche più sensibili lo conferma il fatto che gli emendamenti sul tema sono stati subito accantonati, in attesa che si concludano le verifiche sulle coperture.

In particolare, sui fringe benefit l’idea allo studio è di rimodulare l’intervento definito dal governo nel decreto lavoro, che innalza il tetto esentasse dagli attuali 258 euro a 3mila euro, ma solo per i dipendenti con figli. La volontà è di renderlo più efficace e la soluzione cui si pensa è di alzare un po’ meno la soglia, ma ampliando la platea: l’ipotesi allo studio è di portare quindi il tetto a 1.000 euro per tutti, aggiungendo 660 euro per ogni figlio, fino ad un massimo di tre.
In questo modo, per chi ha un figlio il tetto salirebbe a 1.660 euro, mentre per chi ne ha 3 si arriverebbe a 2.980 euro, sfiorando quindi i 3mila originari.

Verso l’Aula il 13 o 14 giugno

Il nodo però sono le coperture: la soluzione di cui sopra costerebbe circa 250 milioni, a fronte dei 142 milioni previsti dal decreto per alzare la soglia a 3mila euro solo per i dipendenti con figli. L’altro fronte su cui si lavora è quello dello smart working, che senza interventi scade il 30 giugno. L’idea che si fa strada, però, sarebbe quella di prorogarlo solo per i lavoratori fragili, e non anche per i genitori con figli under 14. In generale l’obiettivo è chiudere l’esame in commissione in settimana in modo da andare in Aula il 13 o 14 giugno, ha riferito il presidente della commissione Francesco Zaffini, esprimendo la volontà di «contribuire a migliorare un po’ il provvedimento, che è importante e che noi vogliamo lavorare. Qualcosa dell’opposizione verrà recepito, lo spirito è buono».

 

Fonte: Il Sole 24 Ore




Fusione Generali–Cattolica: confermate le sedi di lavoro

3 - Fisac Cgil

Nell’ambito della procedura di fusione del Gruppo Cattolica nel Gruppo Generali, formalizzata lo scorso 22 maggio, si è svolto il 30 maggio 2023 l’incontro previsto dalla normativa vigente tra i rappresentanti datoriali e le rappresentanze sindacali del Gruppo Generali e del Gruppo Cattolica.

Il Gruppo ha informato, come da normativa vigente, le organizzazioni sindacali (OO.SS.) delle fusioni aziendali previste che si sostantivano in:

  1. fusione per incorporazione di Genertel S.p.A. in Società Cattolica di Assicurazione S.p.A.;
  2. scissione parziale e proporzionale di Società Cattolica di Assicurazione S.p.A. in Generali Italia S.p.A.;
  3. fusione per incorporazione di Generali Business Solutions S.c.p.a. in Generali Italia S.p.A.

Rispetto alle specifiche domande poste dalle varie rappresentanze sindacali sono state confermate le sedi di lavoro e l’istituto del distacco per un numero limitato di persone quale strumento per la gestione della scissione parziale di cui al punto 2.

Il Gruppo si è impegnato a fornire nei prossimi giorni gli elenchi di tutti i colleghi interessati dall’operazione e che quindi confluiranno in Generali Italia; inoltre, anche su alcune specifiche questioni tecniche poste dalle rappresentanze sindacali aziendali di Cattolica, l’azienda si è impegnata nel fornire fra qualche giorno le risposte nel merito.

Per quanto riguarda Genertel tutti gli approfondimenti richiesti dalle organizzazioni sindacali hanno evidenziato che si tratta meramente di un’operazione di fusione orientata alla sola acquisizione delle licenze assicurative di Cattolica, senza alcun impatto sul personale per il quale nulla cambia.

Le OO.SS. hanno infine ribadito l’importanza dell’accordo siglato il 2 febbraio scorso in occasione della fusione di Cattolica Services in Generali Business Solutions, al contempo hanno evidenziato gli impegni presi sulla necessità di condividere una modalità, che consenta di individuare le garanzie da inserire a tutela dei colleghi coinvolti nella confluenza del fondo di previdenza e di quello sanitario all’interno del Gruppo Generali entro fine anno.

L’azienda a conclusione della riunione si è detta disponibile a siglare con tutte le OO.SS. un verbale di chiusura della procedura prevista dall’articolo 47 Legge 428/1990.

Continueremo a tenervi costantemente informati.

 

FIRST CISL FISAC CGIL FNA SNFIA UILCA
Coordinamenti nazionali
Gruppo Cattolica e Gruppo Generali




Ipotesi fusione con Bper: MPS vola in borsa

Banca Monte Paschi Siena (+5,01%)  scatta in testa al FTSE MIB  sulla scia delle indiscrezioni che individuano in Bper il partner per una futura aggregazione. I titoli dell’istituto senese corrono, mentre gli investitori sembrano meno entusiasti sul fronte Bper Banca (+0,24%) . Secondo quanto riportato da indiscrezioni di stampa, l’operazione sarebbe vista con favore dai principali azionisti della banca modenese, Unipol e la Fondazione di Sardegna.

Non sono previsti sviluppi nell’immediato, dato che «le urgenze del governo per il momento sono altre» e quindi «i tempi non sono maturi», ma «c’è ancora un anno e gli astri si vanno allineando», riportano le indiscrezioni. Nel dettaglio, per facilitare l’integrazione, la rete Mps potrebbe dimagrire con la cessione di 150 sportelli a Mcc e di «una parte delle filiali venete delle reti ex Antonveneta e Bam» a Unicredit 

«Nonostante il successo della ristrutturazione di Mps» una simile operazione sarebbe accompagnata «da un certo rischio di esecuzione viste le dimensioni relative» dei due istituti, avvertono gli analisti di Equita. Gli esperti considerano comunque «credibile» il sostegno di Unipol all’operazione, che espanderebbe la rete di distribuzione per la bancassicurazione, al netto della necessità di definire le relazioni con Axa, l’attuale partner di Mps (che secondo indiscrezioni avrebbe un’opzione put da 1 miliardo). La prospettiva di un’aggregazione tra Mps e Bper sembra intanto sostenere anche Banco Bpm, spesso considerato tra i potenziali partner per la banca senese.

Fonte: Il Sole 24 Ore




BCC: contratto integrativo di gruppo Cassa Centrale Banca

Nella tarda serata di giovedì 1 giugno u.s. è stato sottoscritto con Cassa Centrale Banca un accordo che rappresenta il primo, importante, passo per la complessiva definizione del contratto integrativo di gruppo.


Alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo Bancario CCB


 

Nella tarda serata di ieri si è pervenuti alla sottoscrizione di quanto segue:

  1. Accordo per definizione del Valore di Produttività Aziendale per le CRA/BCC/RAIKA del Gruppo Bancario CCB e per le Società di Sistema del Gruppo Bancario Cooperativo, con riferimento all’esercizio 2023, da erogarsi nel 2024.
    Ricordiamo che, per le erogazioni a titolo Premio di Risultato relativi all’esercizio 2022 (da erogarsi nel 2023),si farà riferimento agli accordi già in essere.
    E’ previsto che Il premio sarà erogato entro il mese di settembre; in caso di conversione del premio in quote welfare o versamento al fondo pensione, verrà garantita una maggiorazione del 15%;
  2. Prima parte del Contratto Integrativo di Gruppo, avente ad oggetto i seguenti argomenti:a) PRESTAZIONI SANITARIE AGGIUNTIVE DI GRUPPO:
    Nel condividere la necessità di rafforzare gli strumenti di welfare sanitario a favore dei dipendenti, è stato introdotto un contributo aggiuntivo, rispetto a quanto già previsto dal CCNL, nella misura complessiva pari allo 0,65% della retribuzione imponibile, di cui lo 0,50% a carico azienda e lo 0,15% a carico del lavoratore, a partire dal 1° gennaio 2024;

    b) TICKET PASTO:
    La misura minima del tiket pasto, per tutti i dipendenti del Gruppo Bancario Cooperativo, è pari ad euro 8,00 con decorrenza 01.10.2023, fermi restando i maggiori importi già in essere per effetto della contrattazione collettiva vigente.
    Si è convenuto inoltre di riconoscere, sempre a decorrere dal 1 ottobre 2023, a favore di tutto il personale destinatario del Contratto Integrativo di Gruppo, una somma pari ad euro 225,00 annui, da destinare a forme di Welfare aziendale o, in alternativa, – a scelta del lavoratore e a pari costo azienda – in busta paga ovvero ad aumento del valore facciale del ticket pasto.
    Il medesimo importo sarà corrisposto annualmente a decorrere dal 1 gennaio 2024;

    c) ULTRATTIVITA’ DEI CONTRATTI DI SECONDO LIVELLO:
    E’ confermata la piena validità dei contratti di secondo livello già in essere, per quanto non previsto dall’accordo sottoscritto in data 01.06.2023;

    d) IMPEGNO ALLA PROSECUZIONE DEL CONFRONTO:
    Le parti si sono impegnate a continuare la trattativa per affrontare tutti gli altri temi presenti in piattaforma a cominciare, vista l’urgenza dettata dalle attuali situazioni di mercato, dalle condizioni applicate ai mutui prima casa dipendenti.
    Consapevoli che le intese sottoscritte costituiscono il primo passo di un importante lavoro di definizione organica della Contrattazione di Secondo Livello applicabile a tutti i dipendenti del Gruppo Bancario Cooperativo, che continua e che ci vedrà impegnati già a partire dal corrente mese di giugno, restiamo a disposizione per ogni necessità di chiarimenti e porgiamo cordiali saluti.

 

p. il Coordinamento FISAC CGIL Gruppo Bancario CCB
M. Rosaria Sarpedone




Effigie fascista su sede di Sulmona: la Cgil deplora il gesto

La CGIL della Provincia dell’Aquila denuncia e deplora il gesto di chi ha ben pensato di apporre un adesivo con l’effigie di Benito Mussolini sul citofono della nostra sede di Sulmona. A rendere ancor più grave il gesto è la becera didascalia che accompagna l’effigie stessa: “l’Italia agli Italiani”.

Se anche si trattasse di un gesto goliardico e di parole poco ragionate, la nostra condanna sarebbe comunque ferma e decisa. L’antifascismo che ci contraddistingue, come declinazione del dettato costituzionale e come faro di azione civile e politica, ci vede anche in prima linea nel promuovere valori di solidarietà tra i popoli e di pace senza condizioni. Crediamo sia nostro preciso dovere lavorare alla definizione e alla tutela dei diritti di cittadinanza di tutti e tutte coloro che vivono sul nostro suolo nazionale e sul nostro territorio. È noto il nostro impegno a favore degli ultimi e delle ultime, a favore e tutela della popolazione meno rappresentata sia essa italiana o non italiana. Perché crediamo fermamente nei valori di fratellanza e di reciprocità culturale e percorriamo la pace sociale.

Non ci intimidisce l’azione, forse solo poco intelligente, di un singolo o di un gruppo di fascisti più o meno consapevoli. Non ci spaventa. Non ci fa ridere. Ci preoccupa. Ci preoccupa per la deriva del nostro territorio e, più in generale, di un Paese che ha smarrito il senso della sua stessa origine repubblicana; che ha smarrito la propria storia e rischia di vedere vanificati decenni di politiche volte alla conquista di diritti sociali e civili e alla diffusione di messaggi di solidarietà, pace ed uguaglianza.
LA CGIL della Provincia dell’Aquila ha già provveduto a denunciare il fatto presso le autorità preposte e non farà un solo passo indietro sulla via indicata dalla Costituzione relativamente al superamento delle disuguaglianze tra le persone e alla rimozione di ostacoli che ne impediscano il progresso. Continuerà a farlo attraverso la difesa del lavoro, la ricerca di modalità di inclusione sociale e la promozione dei valori democratici che con il fascismo ed il razzismo non hanno nulla da condividere.

Sulmona, lì 31 maggio 2023

Francesco Marrelli
Segretario Generale CGIL Provincia dell’Aquila




Alluvione, Sindacati bancari e Abi promuovono raccolta fondi

Comunicato stampa congiunto Abi, Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin


Raccolta Fondi per l’alluvione in Emilia-Romagna

 

Abi e Organizzazioni sindacali bancarie Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin promuovono una raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione nel corrente mese di maggio che ha drammaticamente causato numerose vittime, oltre a ingenti danni materiali.

Con questa iniziativa Abi e Sindacati, insieme alle banche e ai dipendenti del settore che vorranno aderire, esprimono vicinanza e sostegno concreto alle persone colpite dall’alluvione, rinnovando il proprio consolidato spirito di presenza, partecipazione e solidarietà in occasione di eventi drammatici.

L’iniziativa si affianca anche ad altri interventi di sostegno messi in campo da numerose Banche e prevede su base volontaria la partecipazione delle lavoratrici e lavoratori bancari con una quota di 10 euro, con addebito in busta paga, e dei datori di lavoro con un pari contributo.

Il conto corrente di riferimento intestato a Fondazione Prosolidar-Onlus

IT68F0200803284000106557514
Causale versamento: Alluvione in Emilia-Romagna

è aperto alla partecipazione di chiunque altro voglia unirsi a questa iniziativa versando il proprio contributo.

La raccolta dei fondi e la loro destinazione è infatti curata dalla Fondazione Prosolidar-Onlus (www.fondazioneprosolidar.org), unica nel suo genere, nata dalla contrattazione collettiva di settore e fin dal 2005 dedicata al finanziamento di progetti solidarietà.

Roma, 30 maggio 2023

 




Intesa Sanpaolo: ok accordo su premio risultato, nuovo importante obiettivo

“Sottoscritto in Intesa Sanpaolo l’accordo sul Premio di Risultato a valere sul 2023, con un aumento del 12% della somma messa a disposizione. Dopo l’accordo su smart working, flessibilità e settimana corta, abbiamo raggiunto un’altra importante intesa sul premio di risultato per le lavoratrici e i lavoratori. Un accordo importante che prosegue nella logica redistributiva e di ricerca di una sempre maggiore trasparenza, che stiamo perseguendo già da alcuni anni”. È questo il commento del segretario responsabile del Gruppo Intesa Sanpaolo Fisac Cgil, Roberto Malano, all’intesa raggiunta oggi, insieme alle altre organizzazioni sindacali, con Ca’ de Sass.

Nel merito, spiega il dirigente sindacale, “la ripartizione dell’aumento è stata effettuata quasi esclusivamente in favore della quota di base del Premio, garantita a tutti, e con una forte attenzione per i ruoli professionali e i redditi meno elevati, che in alcuni casi vedono un aumento di oltre il 20%”.

Inoltre, prosegue il responsabile Intesa Sanpaolo della Fisac Cgil, “abbiamo fatto confluire nel Premio, quindi con regole contrattate, il sistema incentivante relativo al collocamento dei prodotti di Tutela, che negli scorsi anni era gestito unilateralmente dall’Azienda senza confronto sindacale. Complessivamente deriveranno dalla contrattazione collettiva 155 milioni di euro di salario incentivante, che potranno ancora aumentare in modo significativo in caso di raggiungimento di risultati del Gruppo superiori al budget prefissato. Infine abbiamo definito maggiori obblighi di trasparenza dell’Azienda nei confronti del singolo lavoratore e del Sindacato, precedenti alla fase di erogazione”, conclude Malano.