Pagamenti, ai commercianti il contante costa più di bancomat e carte di credito

Il contante costa di più. Un’analisi di Banca d’Italia, citata in Parlamento dal capo della ricerca economica Fabrizio Balassone – audizione alla base delle frizioni con il governo – evidenzia i fatti riferiti ad un’indagine del 2016.

Cosa emerge dallo studio dal titolo “Il costo sociale degli strumenti di pagamento in Italia”?
Il contante ad una prima analisi può essere percepito quale mezzo di pagamento più economico da imprese ed esercenti se commisurato alla singola transazione (0,19 euro) tenuto anche conto che questi operatori non sostengono del tutto i costi direttamente imputabili al contante. Tuttavia, se commisurato in percentuale del valore della transazione, il costo privato del contante (1,10 per cento) risulta il più elevato a causa dei maggiori oneri (variabili) legati alla sicurezza (es. furti, trasporto valori, assicurazioni). Il costo annuo complessivo per gli esercenti è stimabile nell’ordine di 3,8 miliardi di euro (0,23 per cento del PIL); il valore dello scontrino medio di acquisto è sostanzialmente in linea con quello della precedente indagine (17 euro, 19 il valore mediano).

Risparmi dalla migrazione verso gli strumenti elettronici

Oltre al contante – scrive Bankitalia – per gli incassi gli esercenti accettano in misura maggiore le carte di pagamento, mentre per le imprese rilevano soprattutto i bonifici e gli addebiti diretti. Rispetto alla precedente indagine del 2009, si registra una diminuzione significativa dei costi di accettazione delle carte – sia in termini unitari che in rapporto alla spesa effettuata –, che riflette soprattutto la riduzione delle commissioni interbancarie dopo l’entrata in vigore del relativo regolamento; il costo di una operazione con carte appare più basso del contante se misurato in termini percentuali sull’importo transato (0,65 per cento).

La carta di pagamento (debito e credito) risulta essere utilizzata per pagamenti di importi medi di 50-70 euro, a seconda della tipologia di esercente (ad esempio l’importo medio dello scontrino di acquisto con carta presso i supermercati è inferiore rispetto a quello dei negozi specializzati). Inoltre i risultati dell’indagine fanno rilevare un risparmio complessivo di risorse dedicate alla produzione e all’utilizzo di mezzi di pagamento per effetto della graduale migrazione verso strumenti elettronici (bonifici, addebiti diretti e carte) da quelli cartacei (contante e assegni): il costo sociale (netto complessivo) in Italia è stimato in 11,9 miliardi di euro, pari allo 0,71 per cento del PIL, valore inferiore di 1,2 miliardi rispetto a quello rilevato con la precedente indagine 17 (12,6 miliardi di euro, 0,81 per cento del PIL).

Aumenta il ricorso all’utilizzo di strumenti alternativi

Nel periodo intercorso tra le due indagini (2009-2016) si è registrata una progressiva crescita nell’utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi al contante – bonifici, addebiti diretti e soprattutto carte – per effetto sia dei rapidi sviluppi delle tecnologie, sia degli interventi normativi a sostegno dell’efficienza e della sicurezza. Tali sviluppi hanno consentito un risparmio di risorse dedicate alla produzione e all’utilizzo dei servizi di pagamento di circa un miliardo di euro (0,10 per cento del PIL). Per il sistema nel suo complesso i costi stimati per l’insieme degli strumenti di pagamento. ammontano a circa 13,6 miliardi di euro (0,80 per cento del PIL, 0,90 nel 2009); il 48,2 per cento di questi costi è sostenuto dagli intermediari finanziari, il restante 51,8 per cento dalle imprese e dagli esercenti. Il contante costa al nostro sistema 7,4 miliardi (0,44 per cento del PIL), valore inferiore a quello della precedente indagine (7,9 miliardi di euro, 0,49 per cento del PIL) per effetto della riduzione del numero di transazioni effettuate con questo mezzo (dall’86 all’80 per cento circa) e della maggiore efficienza dei canali distributivi del contante stesso.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore




Riscossione: NO all’emendamento per cessione ICT

3 - Fisac Cgil


COMUNICATO STAMPA

Nella serata di ieri è stato presentato, in Commissione Bilancio alla Camera, un emendamento del Governo alla manovra economica che consentirebbe di trasferire entro il 31 dicembre 2023 le attività relative all’esercizio dei sistemi ICT dell’Agenzia delle entrate-Riscossione a Sogei ed il personale ad esse adibito, mediante cessione del ramo d’azienda.

Le Scriventi Segreterie Nazionali ritengono tale iniziativa un atto unilaterale gravissimo, condotto senza il necessario confronto con le Organizzazioni sindacali rappresentative delle lavoratrici e dei lavoratori del Settore e ribadiscono assoluta contrarietà a qualsiasi iniziativa che possa ledere i diritti contrattuali e previdenziali che i lavoratori hanno conquistato nel corso di anni di battaglie portate avanti con grande sacrificio e determinazione.

Chiediamo un immediato confronto sul tema, con l’obiettivo di trovare soluzioni che salvaguardino le lavoratrici ed i lavoratori interessati, nella consapevolezza che l’alternativa ad una soluzione condivisa, scaturente dal confronto e dal dialogo, potrà solo essere la mobilitazione di tutte le lavoratrici ed i lavoratori dell’Ente.

Roma, 18 dicembre 2022

 

Le Segreterie




Crolla il potere d’acquisto delle famiglie abruzzesi

Tra prima e dopo la pandemia il dato è sceso del 4,5%, in Italia un calo peggiore solo nel Veneziano Ogni cittadino ha perso 350 euro di reddito annuo, la provincia si conferma la più povera d’Abruzzo


Con la pandemia ogni cittadino dell’Aquilano ha perso in media 350 euro di reddito annuo, confermandosi non solo il più povero in Abruzzo ma risultando anche tra i più colpiti in Italia dalle conseguenze economiche del Covid. A scattare questa fotografia impietosa sull’impoverimento degli aquilani è il recente report sul 2021 realizzato dalle Camere di commercio, attraverso i dati e i calcoli del Centro studi Tagliacarne e di Unioncamere.

A pesare sono soprattutto gli effetti dei lockdown nelle aree più dipendenti dall’economia turistica e in particolare in quelle che vivono di turismo invernale e sciistico. Non a caso, la regione in cui il potere d’acquisto delle famiglie è calato maggiormente – nel rapporto tra reddito e prezzi dei prodotti – è la Valle d’Aosta (-3,9%), poi viene l’Abruzzo(-2,2%). È proprio l’Aquilano ad abbassare il dato regionale, con il suo crollo del 4,5% nelle risorse disponibili per le famiglie, dato che è secondo in assoluto a livello nazionale, dietro solo al Veneziano e a pari merito con il Riminese e il Fermano. Male anche Pescarese e Teramano, che sono subito dietro l’Aquilano. In Abruzzo soltanto le famiglie del Chietino hanno visto una crescita con la fine della fase più dura dell’emergenza sanitaria.

Il crollo del potere d’acquisto delle famiglie dell’Aquilano registrato nell’anno 2021 – quindi prima della fase acuto della crisi energetica – è dovuto soprattutto alla riduzione del reddito. Secondo l’analisi delle Camere di commercio, in provincia il reddito disponibile per ogni cittadino (numero che è la somma dei redditi da lavoro, da capitale/impresa, da prestazioni sociali e trasferimenti, al netto di imposte e contributi), è sceso da una media di 15mila euro a una di 14.650. Un reddito nettamente più basso rispetto a quello di tutti gli altri abruzzesi: un teramano guadagna in media 2.600 euro in più, un pescarese oltre tremila euro in più, un chietino quasi quattromila euro in più.


Fonte: Il Centro

 




Polizze professionali: rinnovata convenzione con Allianz (ex Rela Broker)

E’ stata rinnovata la convenzione per la stipula di polizze per ammanchi di cassa e R.C. Professionale riservata agli iscritti Fisac in Abruzzo.
La convenzione amplia l’offerta assicurativa, andando ad aggiungersi a quella stipulata a livello nazionale con Aminta.

Quest’anno la compagnia di riferimento è la Allianz, subentrata a Rela Broker.

Sarà possibile aderire a mezzo mail inviando la scheda di adesione e la copia del bonifico a: [email protected] e anche on line sul sito www.bucchioniassicurazioni.it .

Di seguito riportiamo i contenuti principali delle garanzie:

Garanzia R.C. Ammanchi di Cassa:

  •  Massimali da € 8.000 – € 10.000 – € 15.000
  • Sono incluse operazioni relative alla gestione di bancomat, bancomat evoluti, cassa assistita, cassa virtuale in remoto, ecc…
  • Nessuna franchigia sul primo sinistro
  • Per lavoratori a tempo determinato, interinali, maternità, prossimi al pensionamento è possibile stipulare polizze temporanee

 

Garanzia R.C. Perdite Patrimoniali:

  •  E’ compresa l’attività di smart working
  • Copertura per errori materiali involontariamente commessi sia con colpa grave che con colpa lieve
  • Nessuna franchigia sul primo sinistro se di importo inferiore o pari ad € 3.000
  • Retroattività 10 anni
  • Massimali fino a € 2.000.000 per sinistro e per anno assicurativo
  • Attività recupero crediti
  • Attività assicurativa
  • Attività svolta all’esterno dei locali della banca
  • Operazioni relative alla gestione di bancomat, bancomat evoluti ecc…
  • Attività svolta da dipendenti di banca presso società di recupero crediti
  • Sono compresi i danni patrimoniali derivanti dalla violazione della normativa privacy fino ad un massimale di € 150.000
  • Azione di rivalsa dell’Istituto di credito nei confronti del dipendente assicurato esclusivamente per i casi di segnalazione di banconote false e negoziazione di assegni sprovvisti della clausola “non trasferibile” (ex art. 2 comma 152 D.L. 262/2006 e Art. 5 del D.M. 28 aprile 2016 Ministero dell’Economia e delle Finanze) fino ad un massimale di € 5.000 per sinistro e per anno assicurativo per ciascun iscritto

I referenti per la polizza sono: 

Diego Bozzano  338-9332257   Deborah Lombardi 349-3987268   
mail: [email protected]

 

Allegati:

 

Leggi anche:

https://www.fisaccgilaq.it/banche/polizze-cassa-e-rc-professionale-aminta-2022.html




    VI Congresso Provinciale Fisac L’Aquila

    Martedì 13 dicembre, presso l’Auditorium Cgil in Via Saragat, L’Aquila, si è svolto il VI Congresso Provinciale della Fisac L’Aquila.

    Il Congresso ha eletto la nuova Assemblea Generale che, su proposta del Coordinatore Regionale della Fisac Cgil Abruzzo Molise, Francesco Trivelli, ha riconfermato all’unanimità il Segretario Generale uscente, Luca Copersini.

    Subito dopo è stata eletta la nuova segreteria: confermate le segretarie uscenti Emanuela Marini e Federica Petriachi.

    Ai confermati Segretario e Componenti di segreteria i migliori auguri di buon lavoro.



    Sciopero generale: perché è importante aderire

    Sciopero Generale: in Abruzzo e Molise
    le ultime 4 ore del 
    15 dicembre

    Ti sta bene pagare fino al 43% di tasse sulla tua busta paga, mentre un professionista paga al massimo il 15%?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Ti sta bene che si taglino le spese sulla sanità e l’adeguamento delle pensioni al costo della vita, ma intanto aumentino le spese per gli armamenti?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Ti sta bene che si decida di chiudere il 10% delle scuole pubbliche, ma si aumentino i contributi alle scuole private?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Ti sta bene che si tolgano i sussidi ai più poveri, usando quei soldi per condonare le tasse non pagate agli evasori?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Ti sta bene che all’indomani della tragedia di Ischia si taglino del 45% i fondi destinati alla prevenzione dei disastri naturali?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Ti sta bene l’aumento della soglia per i pagamenti in contanti fino a 5.000 euro e l’incentivo a rifiutare i pagamenti elettronici, regalo agli evasori e a chi lavora in nero?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Ti sta bene la reintroduzione dei voucher, simbolo della precarietà e del lavoro sottopagato ed ulteriore incentivo per i nostri giovani ad andare a cercare lavoro all’estero?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Ti sta bene il sostanziale ritorno alla Legge Fornero per quanto riguarda l’età pensionabile, con il depotenziamento pressoché totale dell’Opzione Donna?
    Allora NON SCIOPERARE!

    Se invece, come noi, pensi che tutto ciò non sia accettabile, allora fai sentire la tua voce partecipando allo sciopero che per l’Abruzzo e il Molise si svolgerà il 15 dicembre e riguarderà le ultime 4 ore lavorative.

    Fisac Gruppo Bper



    Polizze Cassa e RC Professionale AMINTA 2023

    A partire da oggi, 7 dicembre 2022, è possibile aderire alla nuova polizza, stipulata con una primaria Compagnia di assicurazioni italiana, direttamente online cliccando qui.

    Sulla stessa pagina sono pubblicate le condizioni dei nuovi contratti e tutte le informazioni per le adesioni.

    Per informazioni o aiuto nella sottoscrizione delle polizze potete contattare il broker o tramite la mail [email protected] o al numero 011/390738, attivo da lunedì a giovedì.

    Di seguito i principali punti di forza che rendono questo prodotto assicurativo “esclusivo” rispetto a quelli riservati ai dipendenti bancari:

    • Semplicità di iscrizione on line sul sito dedicato per gli iscritti anche attraverso una guida virtuale, ed assistenza personalizzata in fase di sottoscrizione delle polizze e nella gestione dei sinistri;
    • Facilità di denunciare i sinistri on line e velocità nei tempi di liquidazione dei danni; 
    • Attenta assistenza agli assicurati in collaborazione con le strutture sindacali;
    • Nessuna franchigia fissa sul primo sinistro in caso di ammanco di cassa;
    • La polizza RC Professionale:
      • comprende le violazioni della normativa sulla privacy e le norme antiriciclaggio, le sanzioni per la violazione di banconote false e la negoziazione di assegni sprovvisti della clausola “non trasferibili, nel caso di azione di rivalsa da parte dell’Istituto di credito; comprende anche tutela per le sanzioni del MEF;
      • garantisce una copertura assicurativa su tutte le attività e compiti, svolti anche fuori della sede, dagli impiegati, quadri direttivi e dirigenti, previsti dal CCNL ABI;
      • è estesa agli errori formali e/o documentali nella stipula di assicurazioni in conformità al Regolamento IVASS comprendendo gli errori di coloro che si occupano di assicurazioni;
    • Sulle polizze è prevista l’estensione GRATUITA alla Responsabilità Civile del Capofamiglia;
    • Le polizze prevedono una retroattività di 10 anni;
    • Le polizze sono esclusivamente riservate a coloro che sono iscritti alla FISAC ed è possibile conoscere il numero degli aderenti per ogni Regione e per ogni Provincia;
    • Con la convenzione FISAC i premi sono stati ridotti rispetto allo scorso anno, e sono state semplificate le diverse soluzioni assicurative proposte e prevede l’estensione a coloro che hanno sottoscritto il Contratto MISTO e la possibilità di sottoscrivere delle polizze di TUTELA LEGALE;
    • Qualora l’iscritto vada in esodo e inserito nel fondo esuberi, se rimane iscritto alla FISAC, la sua copertura assicurativa è gratuitamente estesa per 12 mesi.

    Condizioni di polizza:

    RC ammanchi di cassa: FISAC – RC AMMANCHI – 2023
    RC ammanchi di cassa + RC professionale: FISAC – RC AMMANCHI+RC PROFESSIONALE – 2023
    RC professionale: FISAC – RC PROFESSIONALE – 2023
    RC professionale contratto misto: FISAC – RC PROFESSIONALE CONTRATTO MISTO – 2023
    RC professionale per danni erariali: FISAC – RC PROFESSIONALE PER DANNI ERARIALI – 2023

    Leggi anche

    https://www.fisaccgilaq.it/banche/polizze-professionali-rinnovata-convenzione-con-allianz-ex-rela-broker.html




    Fisac Unicredit: FAQ su erogazione straordinaria welfare €800 – scad. 27/12/2022

    1. A chi è destinato il bonus inflazione di 800 euro?
      Secondo quanto stabilito nel Verbale di riunione tra azienda ed OO.SS. del 1° dicembre 2022, l’erogazione straordinaria welfare una tantum di 800 euro è prevista in favore di tutti i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato/apprendistato (esclusi i dirigenti) in servizio alla data del 1° dicembre 2022
    2. Il bonus inflazione viene proporzionato alla durata dell’orario di lavoro osservato per il personale a tempo parziale?
      No. Il bonus non viene proporzionato alla durata dell’orario di lavoro ed è quindi pari a 800 euro anche per il personale a tempo parziale
    3. Nel caso di inizio del rapporto di lavoro durante l’anno 2022 il bonus inflazione viene proporzionato ai mesi di servizio prestati nel 2022
      No. Il bonus non viene proporzionato ai mesi di servizio prestati nel 2022 ed è quindi pari a 800 euro in caso di inizio del rapporto di lavoro durante il 2022.
    4. Il bonus è soggetto a limiti di reddito?
      No. Il bonus non è soggetto a limiti di reddito.
    5. I dipendenti che cessano dal servizio nel 2023 per ingresso nella Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà o per pensionamento diretto percepiscono il bonus inflazione?
      Si. Per coloro che cessano dal servizio nel 2023 e che non potranno utilizzare il c/welfare al momento della sua riapertura, gli eventuali residui non utilizzati entro il 27/12/2022 verranno accreditati automaticamente nella posizione individuale del Fondo Pensione. Ricordiamo che la posizione previdenziale a capitalizzazione individuale deve essere aperta ed in grado di ricevere questa tipologia di versamenti. Tali somme concorreranno al limite annuale di € 5.164,57 di deducibilità dal proprio imponibile fiscale, unitamente ai versamenti volontari, alle contribuzioni effettuate per familiari, al reintegro delle anticipazioni ed al contributo aziendale (quest’ultimo limitatamente alle posizioni a capitalizzazione individuale).
    6. I dipendenti che sono nella Sezione Ordinaria del Fondo di Solidarietà percepiscono il bonus inflazione?
      Si, i dipendenti al 1° dicembre che usufruiscono delle prestazioni della Sezione Ordinaria del Fondo di Solidarietà hanno diritto al bonus inflazione. Al contrario, coloro che sono al Fondo di Solidarietà Sezione Straordinaria, non essendo più in servizio non hanno diritto a questo bonus.
    7. I dipendenti Lungo Assenti come possono usufruire del bonus?
      Lungo assenti: in caso non abbiano la possibilità di accedere alla piattaforma del Conto Welfare, possono contattare l’Help Desk dedicato, scrivendo alla casella e-mail [email protected] oppure chiamare il numero 02/33485005 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 per la gestione delle richieste. I colleghi con accesso alla piattaforma potranno invece aprire un ticket direttamente dal Conto Welfare o utilizzare il canale telefonico.
    8. Quando scade la possibilità di utilizzare il bonus inflazione di 800 euro?
      La scadenza è fissata al 27/12/2022 per i soli servizi di rimborso di bollette relative ad utenze domestiche (luce, gas, acqua) del 2022, dei buoni spesa e dei buoni carburante
    9. Si possono utilizzare eventuali importi residui relativi a VAP e bonus conferiti nel 2022 e già presenti nel conto Welfare?
      Si. Gli importi residui, già conferiti nel corso del 2022, potranno essere utilizzati fino al 27/12/2022, solo dopo aver utilizzato interamente il bonus inflazione di 800 euro e per i soli servizi di rimborso bollette, buoni spesa e buoni carburante.
    10. Cosa accade alle eventuali somme residue derivanti dal bonus inflazione di 800 euro e da VAP e bonus alla data del 27/12/2022?
      Le eventuali somme residue potranno essere utilizzate dal momento della riapertura del conto welfare e fino al 27/11/2023.
    11. Di quali bollette si potrà richiedere il rimborso?
      Si potrà richiedere il rimborso delle bollette relative alle fatture pagate nel 2022 dal dipendente per i consumi di utenze di luce, gas e acqua di competenza del 2022, anche se intestate ai familiari. Per familiari si intendono: coniuge, figli/e, fratelli, sorelle, generi e nuore, genitore, suocere/i (escluso il convivente more uxorio). Qualora l’utenza sia intestata al condominio deve essere riportata la quota a carico del dipendente (o familiare) come attestata dall’Amministratore e deve fare riferimento a spese consuntivate.
    12. Come si può ottenere il rimborso delle bollette?
      Per ottenere il rimborso è sufficiente inserire un’unica richiesta, comprendente anche più bollette, allegando il documento di autodichiarazione disponibile sul sito del conto welfare. Per le bollette della luce bisogna escludere la quota del canone RAI. Nel modulo di richiesta rimborso bollette, per i pagamenti non in contanti è necessario allegare due file sia nel campo “Giustificativo” sia in quello di “Attestato di pagamento”, pertanto occorre caricare due volte il modulo di autodichiarazione. Tale necessità non si presenta nel caso di pagamento in contanti: in tal caso sarà attivo solo lo spazio “Giustificativo” e quindi l’autodichiarazione andrà allegata una sola volta.
    13. Cosa accade in caso di errato inserimento della richiesta di rimborso delle bollette?
      In caso di errato inserimento della richiesta di rimborso bollette, la pratica viene messa in stato “da integrare”. Il dipendente riceverà successivamente una mail di alert con la motivazione del blocco ed avrà 2 giorni di tempo per integrare la pratica.
    14. Per quali buoni spesa si può utilizzare il bonus inflazione di 800 euro?
      Il bonus si può utilizzare online o nei punti vendita per molteplici settori merceologici: alimentari, tempo libero, abbigliamento, elettronica, infanzia, arredamento ed altri ancora, riferiti ad aziende come ad es. Amazon, Ikea, Decathlon e Mediaworld.
    15. Come funziona l’utilizzo del bonus inflazione per i buoni carburante?
      Fino ad un importo max di € 200,00 è possibile, per l’anno 2022, richiedere buoni carburante che non impattano sul tetto massimo di €3.000 previsto per i fringe benefit aziendali. Eventuali ulteriori richieste di buoni benzina oltre i 200 euro, possono essere effettuate tramite voucher ma concorrono al limite di € 3.000.
    16. Come funziona la regolamentazione fiscale dei fringe benefits?
      Bisogna ricordare che i due servizi di Rimborso delle Bollette e acquisto dei buoni spesa, cumulativamente, non possono superare l’importo complessivo di € 3.000 totali, che corrisponde al limite del fringe benefit 2022. In presenza di altri benefit (ad es. alloggio, auto aziendale, sovvenzione al personale o mutuo a tasso agevolato), se il valore complessivamente percepito nell’anno (comprensivo dei buoni spesa e del rimborso delle bollette) dovesse superare il limite di esenzione fiscale di € 3.000, l’intero importo dei buoni spesa e del rimborso delle bollette sarà soggetto a imposte e contributi previdenziali.



    Il 15 dicembre sciopero generale ultime 4 ore di lavoro

    SCIOPERO PERCHE’
    Una legge di Bilancio contro il lavoro, sbagliata e da cambiare


    NOI CHIEDIAMO

    • di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (così detto recupero del drenaggio fiscale);
    • di conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai CCNL un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali;
    • di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo;
    • una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività;
    • la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà;
    • la rivalutazione delle pensioni;
    • risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia;
    • di cancellare la Legge Fornero e introdurre: l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.

    Per la CGIL, in coerenza con le piattaforme unitarie, sono necessarie:
    riforme vere, ispirate dai criteri di solidarietà e giustizia sociale, fondate sulla qualità e la stabilità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali ed energetiche capaci di prospettare un futuro per il Paese, sulla trasformazione digitale e la riconversione verde, su uno stato sociale più forte e qualificato.

    IL GOVERNO INVECE

    • proprio mentre l’inflazione sta mangiando il potere d’acquisto di retribuzioni e pensioni, premia gli evasori e, con la flat tax fino a 85.000 euro per il lavoro autonomo, rende ancora più ingiusto il sistema fiscale, sempre più scaricato sul lavoro dipendente, che a parità di reddito paga il triplo;
    • trasforma le tasse sugli extraprofitti frutto della speculazione sul caro energia in “contributo di solidarietà straordinario” e cambia platea e metodo di calcolo, riducendo gli 11 mld, attesi dalla tassazione di Draghi, a 2,6 mld;
    • aumenta la precarietà di giovani, donne, nel Mezzogiorno, allargando l’utilizzo dei voucher, che considerano il lavoro merce, senza diritti e senza tutele;
    • taglia le risorse a sanità e scuola, che pagano pesantemente il prezzo dell’inflazione;
    • colpevolizza e colpisce i più poveri, andando verso l’abolizione del reddito di cittadinanza;
    • non stanzia adeguate risorse per i rinnovi contrattuali pubblici e per il trasporto pubblico;
    • cambia il meccanismo di adeguamento delle pensioni all’inflazione e rende ancora più penalizzante e discriminante l’opzione donna; si peggiora la situazione attuale con quota 103 che prevede i due requisiti: 62 anni di età e 41 di contributi.

    Ci mobilitiamo per una Legge di Bilancio più giusta per le persone, più utile per il Paese.

     

     

     

     




    Banche: a dicembre arriva l’ultimo aumento contrattuale

    E’ scattato il primo di dicembre l’ultimo aumento previsto dal CCNL firmato il 19/12/2019. La tabella che segue riepiloga tutti gli aumenti ottenuti con l’ultimo contratto.

    Il prossimo anno ci vedrà impegnati nella trattativa per il rinnovo; in questa fase si sta lavorando alla piattaforma contrattuale da presentare alla controparte.

    Inquadramento da 01-01-20 da 01-01-21 da 1-12-22 Totale
    QD 4° L 107,49 94,06 53,75 255,3
    QD 3° L 93,40 81,73 46,70 221,83
    QD 2° L 88,66 77,58 44,33 210,57
    QD 1° L 84,50 73,94 42,25 200,69
    3a Area 4° L 80,00 70,00 40,00 190,00
    3a Area 3° L 69,02 60,39 34,51 163,92
    3a Area 2° L 65,20 57,05 32,6 154,85
    3a Area 1° L 61,86 54,13 30,93 146,92
    ex 1a e 2a Area 55,93 48,94 27,97 132,84