ISP: le trattative si fanno in azienda, non sui giornali

Le trattative si fanno in azienda non sui giornali:
serve un cambio di atteggiamento!

 

Il nostro CCNL da anni definisce il 4×9 (prestazione lavorativa settimanale articolata su 9 ore per 4
giornate lavorative a parità di stipendio) per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del nostro settore ma
la Banca non l’ha mai voluto utilizzare.

Il 4×9 è solo una parte della complessa trattativa in corso ma è importante chiarire che l’Azienda –
nella sua proposta – ne limita la fruizione escludendo a priori l’applicazione per i Colleghi della Rete
e per quelli operanti in turni.

L’impostazione aziendale è inaccettabile perché:

  • crea ulteriori differenze tra i Colleghi di Rete e quelli di Governance;
  • il 4×9, come il lavoro flessibile, sono modalità lavorative compatibili con l’attività delle filiali,
    se non già da oggi potranno esserlo nell’immediato futuro in tutte le realtà e comunque,
    essendo volontarie e prevedendo una valutazione aziendale ad hoc per ogni singola
    richiesta, non giustifica l’esclusione a priori di alcune categorie professionali!
  • In una platea di oltre 70mila persone non si devono introdurre elementi divisi ma lavorare per
    l’inclusione, ferma la specificità delle varie attività.

Attribuire al Sindacato posizioni fuorvianti e non veritiere, come si è purtroppo letto, crea confusione
e complica ulteriormente una trattativa già di per sé difficile e complessa.

Ribadiamo quindi all’Azienda alcune delle nostre richieste:

  • garantire una fruizione concreta dello Smart Working per tutti i comparti della Banca;
  • individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio
    orario di lavoro;
  • l’erogazione piena del buono pasto anche per tutte le giornate lavorate in Smart Working e il
    riconoscimento di indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro.

Il perdurare delle rigidità aziendali, unitamente ad una escalation mediatica che va anche al di fuori
del nostro settore, rischia di pregiudicare l’esito della trattativa.

Come Organizzazioni Sindacali svolgeremo tutti gli approfondimenti e le verifiche, anche di natura
legale, per il tempo necessario ad individuare le soluzioni migliori per tutti i Colleghi del Gruppo.

Senza un cambio radicale di atteggiamento nella trattativa da parte della Banca non si giungerà a
nessun accordo perché solo un buon accordo, frutto della contrattazione collettiva, può garantire
diritti realmente esigibili per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori.

Milano, 11 ottobre 2022

 

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI-FIRST/CISL-FISAC/CGIL-UILCA-UNISIN




Landini dal palco di Piazza del Popolo: “Tassare anche extraprofitti banche”

A un anno dall’assalto alla sede nazionale, la manifestazione dal titolo: “Italia, Europa, ascoltate il lavoro”

ROMA – “Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando. Abbiamo già pagato pesantemente in questi anni, sia per quelli che dicevano di essere di destra che di sinistra e poi facevano le stesse politiche. Bisogna trovare tutti insieme le soluzioni”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di piazza del Popolo, durante la manifestazione dal titolo: Italia, Europa, ascoltate il lavoro’. L’obiettivo è chiedere all’Italia e all’Europa di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale e al prossimo Governo rilancerà le sue dieci proposteLa manifestazione della Cgil si svolge a un anno dall’assalto alla sede nazionale di corso d’Italia.

 

LANDINI: POLITICA INERTE, SCIOGLIERE PARTITI FASCISTI

Chi non ha fatto ancora il proprio mestiere sono quelli che siedono in Parlamento perché abbiamo chiesto una cosa molto precisa. Abbiamo chiesto un anno fa che si applicasse la Costituzione: tutte le forze che si richiamano al fascismo devono essere sciolte. Chi siede in Parlamento non ha fatto il suo dovere”, prosegue Landini.

fascismo
LANDINI: GOVERNO PRENDA SOLDI DOVE SONO E AVRA’ IL NOSTRO CONSENSO

Per affrontare la crisi energetica e gli extracosti che pesano su lavoratori e imprese “il governo vuole fare una cosa che abbia consenso? Vada a prendere i soldi dove sono e faccia una cosa che non ha fatto nemmeno il governo che abbiamo, e avrà il nostro consenso“, spiega Landini.

Il segretario generale della Cgil propone di attingere agli extraprofitti “non solo delle imprese energetiche ma anche di altri settori, come le banche”, e questo fondo “sia usato anche per le imprese”, perché “noi vogliamo salvare le imprese e i lavoratori”.


LANDINI: NO SCOSTAMENTI BILANCIO, LI PAGHIAMO NOI CON TAGLI A SOCIALE

C’è chi chiede scostamenti di bilancio” per affrontare la crisi energetica e gli extracosti, “ma gli scostamenti di bilancio poi li fanno pagare a noi, perché tagliano la sanità e la scuola”, prosegue Landini.


LANDINI: LE TASSE VANNO RIDOTTE A CHI LE PAGA NON A CHI EVADE

A chi dice che le tasse vanno abbassate a tutti diciamo che le tasse vanno ridotte a chi le paga, non a quelli che le evadono o non ne pagano abbastanza”. Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, lo dice a piazza del Popolo.


Non è vero che questo paese è tutto povero, ci sono diseguaglianze”, sottolinea Landini, “siccome quelli che hanno vinto le elezioni dicono che hanno chiesto a tutti responsabilità, vadano a prendere i soldi dove sono”.


LANDINI: PRONTI A LAVORARE A MANIFESTAZIONE PER LA PACE

“Siamo pronti a lavorare per una grande manifestazione nazionale per la pace”.

 

Fonte: www.dire.it

 

Leggi anche

https://www.fisaccgilaq.it/banche/regalo-bce-alle-banche-extraprofitti-fino-a-40-miliardi.html




Welfare Unicredit: nuovi servizi e nuove misure a contrasto del carovita

In data 3 ottobre, nel corso della riunione della Commissione Welfare, sono state illustrate dall’Azienda le nuove possibilità di utilizzo del conto Welfare.

NUOVI SERVIZI (Costi delle utenze di luce, gas, acqua, etc.)

Già da questa settimana è stato aggiornato il massimale dei fringe benefit portandoli a 600 euro (vedi Lg. Aiuti bis) e inserita la possibilità di rimborsare dal conto welfare le bollette di luce, acqua e gas. E’ stata, inoltre, sottolineata la possibilità di utilizzare i buoni carburante (per euro 200) che non rientrano nel conteggio del massimale dei fringe benefit.

Per quanto riguarda il pagamento delle bollette ed il servizio di rimborso dal c/ Welfare, è stato precisato che, in attesa della circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate (che potrebbe prevedere l’estensione del beneficio a bollette intestate ai familiari), in via prudenziale, il rimborso per ora potrà essere chiesto solo se il dipendente è titolare del contratto di utenza ed ha effettuato il pagamento dal proprio conto corrente. È stato ricordato che dall’importo della bolletta presentata a rimborso deve essere escluso l’eventuale canone RAI. Nel caso in cui l’importo della bolletta pagata è maggiore rispetto al saldo del conto welfare, il rimborso sarà parziale.

Verrà inoltre ampliata l’offerta delle società convenzionate che forniscono energia.

Sul fronte della “education” in tema di energia, al fine di diffondere la cultura del risparmio energetico, l’offerta ai colleghi prevede la preparazione di appositi incontri formativi, arricchiti dalla presenza di esperti, webinar che saranno disponibili anche in registrazione.

Tra le misure di contrasto al “caro vita”, sarà data la possibilità alle colleghe/ghi che hanno stipulato mutui con altri Istituti bancari di richiedere la surroga, beneficiando del tasso d’interesse agevolato previsto per i dipendenti del Gruppo. Per le specifiche dell’operazione vi rimandiamo alla normativa aziendale.

La componente Sindacale della Commissione ritiene migliorabili le misure appena adottate in merito alle agevolazioni previste per i mutui.

È inoltre in fase di approvazione il “modulo flessibilità” anche per colleghe e colleghi, come già previsto per la clientela, che consiste nella possibilità di sospendere o rimodulare l’importo della rata e, quindi, allungare il periodo di ammortamento del mutuo.

Come anticipato nei comunicati sindacali precedenti, già dal mese di settembre è attivo il rimborso dal Conto Welfare del costo del riscatto laurea. Fino a dicembre 2022 sarà, inoltre, possibile rateizzare le spese effettuate con carta Flexia al tasso di interesse zero, mentre per le colleghe/ghi che sottoscriveranno le polizze My Care Famiglia verrà riservata una scontistica del 50% con zero franchigie.

ALTRO SU CONTO WELFARE E RECONNECTED TO WELFARE
(utilizzo del c/Welfare, Caring persone e famiglie)

Anche quest’anno verrà attivato il Carry Forward (possibilità già contemplata nell’accordo sul Vap 31/1/2022) garantendo la possibilità di spesa degli importi residui presenti nel conto welfare derivanti da Bonus e Vap 2022 fino

al 27 novembre 2023. L’eventuale rimanenza non utilizzata oltre tale data verrà accreditata automaticamente nella posizione individuale del Fondo Pensione. Ricordiamo, a questo proposito, che la posizione previdenziale a capitalizzazione individuale, deve essere aperta ed in grado di ricevere questa tipologia di versamenti.

Riguardo ai servizi ai colleghi ( Caring ) sono previsti:

  • percorsi di counseling e ascolto in tema di benessere psicofisico;
  • webinar sugli stili di vita e sulla prevenzione medica, con sessioni di approfondimento a cura della Fondazione Veronesi e, in occasione dell’ormai prossimo lancio della Campagna di Prevenzione UNI.CA, la prima data prevista è per il 17 ottobre
  • percorsi di orientamento, “PUSH TO OPEN”, a supporto dei figli di dipendenti che si trovino alla fine della terza media o della quinta superiore. Le iscrizioni ai percorsi di indirizzo saranno aperte fino all’11 ottobre; il costo del percorso è a carico dell’azienda mentre resta a carico del genitore solo il costo di iscrizione (50 euro);
  • 13 ottobre e 8 novembre – continuazione in webinar della tematica “Rendere visibile l’invisibile” su varie questioni;
  • fine ottobre-inizio novembre – incontro on line per l’approfondimento della lettura delle bollette;
  • in futuro saranno programmate nelle Region altre giornate dedicate ai temi di Cura, Benessere e Welfare.

La componente Sindacale della Commissione, pur ritenendo utile la giornata di approfondimento, ribadisce la necessità di una maggiore condivisione in merito alla possibilità di supportare economicamente i colleghi riguardo le scelte aziendali sugli strumenti di sostegno al reddito.

Milano 10.10.2022

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. del Gruppo Unicredit
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

dal sito www.fisacunicredit.eu

 

Importante: leggi anche

https://www.fisaccgilaq.it/banche/bper-fringe-benefits-perche-vengono-tassati-mutui-e-prestiti-dei-dipendenti.html




ABI: provvidenze per motivi di studio

L’Art. 66 del vigente CCNL ABI prevede che ogni anno vengano corrisposte a ciascun figlio o equiparato fiscalmente a carico del lavoratore le somme di seguito specificate.

L’accredito delle provvidenze non avviene in automatico.

E’ quindi necessario che tutti i lavoratori interessati presentino la domanda.

 

TIPOLOGIA DI STUDI CONDIZIONI PER IL RICONOSCIMENTO IMPORTO PROVVIDENZE INTEGRAZIONE PER I FUORI RESIDENZA [1] TEMPI EROGAZIONE
Scuola media inferiore (Secondaria di I grado)
Superamento dell’anno scolastico di riferimento, a prescindere dall’iscrizione all’anno scolastico successivo
Euro 74,89
 
Entro il mese di ottobre dell’anno in cui termina l’anno scolastico di riferimento.
Scuola media superiore (Secondaria di II grado)
Superamento dell’anno scolastico di riferimento, anche nella sessione autunnale, a prescindere dall’iscrizione all’anno scolastico successivo
 
 Euro 105,87
 
 Euro 51,65
Entro il mese di ottobre dell’anno in cui termina l’anno scolastico di riferimento.
Università
 
Acquisizione di almeno 40 crediti formativi alla fine della sessione d’esame dell’anno accademico di riferimento. L’indennità é dovuta nel limite della durata ordinaria di corso accademico
Euro 216,91
Euro 77,47

 

 

 

 

Compete al termine di ciascuno degli anni di corso legale. Liquidate entro il mese di marzo dell’anno successivo

 

Studenti iscritti al primo anno del corso di laurea
 
Euro 116,20
 
Entro il mese di dicembre dell’anno d’iscrizione 
 

COSA FARE PER RICHIEDERE L’EROGAZIONE:
Far pervenire all’ufficio del personale, secondo le modalità in uso in ciascuna azienda, la documentazione necessaria per rendere possibile la corresponsione delle suddette indennità:

  •  certificato rilasciato dalla segreteria della scuola nel quale si attesta l’avvenuta promozione
  • per gli studenti universitari idonea documentazione che attesti l’acquisizione di almeno 40 crediti formativi nell’anno accademico e che si è ancora iscritti nella durata ordinaria del corso di laurea
  • per la eventuale corresponsione della maggiorazione “fuori residenza”, dichiarazione del richiedente circa la mancanza nel luogo di residenza di scuola o università del tipo prescelto.

 




BCC: provvidenze per motivi di studio

Provvidenze di studio

L’art.69 del CCNL del Credito Cooperativo prevede il riconoscimento di una provvidenza annuale “di studio” da liquidarsi, su richiesta del dipendente, nell’autunno successivo al termine dell’anno di studio.

Chi ne ha diritto?   Questa indennità spetta al lavoratore/lavoratrice studente/ssa, nonché‚ a ciascun figlio/a (o equiparato/a) studente/ssa fiscalmente carico del dipendente.

Quanto spetta?  Di seguito misure e condizioni che regolano la relativa erogazione:

Tipologia di studi Condizioni per il riconoscimento Importo provvidenze Integrazione per “fuori residenza” [1] Tempi erogazione
Scuola media inferiore (Secondaria di I grado) Superamento dell’anno scolastico di riferimento, anche nella sessione autunnale, a prescindere dall’iscrizione all’anno scolastico successivo  

 

Euro 89,35

 

 

Euro 55,26

Nell’autunno dell’anno in cui termina l’anno scolastico di riferimento.
Scuola media superiore (Secondaria di II grado) Superamento dell’anno scolastico di riferimento, anche nella sessione autunnale, a prescindere dall’iscrizione all’anno scolastico successivo  

 

Euro 126,02

 

 

Euro 55,26

Nell’autunno dell’anno in cui termina l’anno scolastico di riferimento.
UNIVERSITA’ Superamento di almeno 3 esami nell’anno accademico.

L’indennità é dovuta nel limite della durata ordinaria di corso accademico

 

 

Euro 258,23

 

 

Euro 89,35

Compete al termine di ciascuno degli anni di corso legale. Liquidate nell’autunno successivo.
 

Attenzione:

 

Segnaliamo che a livello territoriale o aziendale possono essere vigenti accordi che istituiscono ulteriori strumenti indennitari e di sostegno economico e normativo relativamente alla frequenza scolastica di ogni ordine e grado.

I rappresentanti sindacali e le strutture territoriali della FISAC CGIL sono a disposizione per ogni eventuale necessità di consulenza o assistenza che dovesse necessitare.

 

Come fare per richiedere l’erogazione? Per ottenere questa indennità, è indispensabile farne apposita richiesta all’ufficio del personale, secondo le prassi e la modulistica in uso in ciascuna azienda.

Per rendere possibile la corresponsione delle suddette indennità, sarà richiesta la seguente documentazione:

  • certificato rilasciato dalla segreteria della scuola nel quale si attesta l’avvenuta promozione[2];
  • per gli studenti universitari idonea documentazione che dimostri il superamento di almeno n. 3 esami nel corso dell’anno accademico e che si è ancora iscritti nella durata ordinaria del corso di laurea;
  • per la eventuale corresponsione della maggiorazione “fuori residenza”, dichiarazione del richiedente circa la mancanza nel luogo di residenza di scuola o università del tipo prescelto ( vedi allegato 1)

Ulteriore Info – Premi per titoli di studio (Art. 68 del vigente CCNL):
Al lavoratore/lavoratrice che mentre è in servizio consegua un diploma di scuola media superiore od una laurea va corrisposto, per una sola volta, rispettivamente, un premio di EURO 150,00 per il diploma e di EURO 250,00 per la laurea.

[1] per mancanza di scuola od università del tipo prescelto nel luogo di residenza frequentano corsi di studio in località diversa

[2] si possono riscontrare difficoltà al rilascio di certificazione, in carta semplice, da parte di alcuni istituti scolastici, in tal caso verificare con la propria azienda quale documentazione alternativa si può produrre a dimostrazione dell’avvenuta frequenza/promozione.




Bcc Abruzzo Molise – Accordo per il Premio di Risultato 2022

ABRUZZO MOLISE


 

PREMIO DI RISULTATO 2022: FIRMATO L’ACCORDO PER L’EROGAZIONE 
BILANCIO ESERCIZIO 2021

In data odierna, presso la Federazione Abruzzo e Molise BCC è stato sottoscritto l’accordo che consentirà l’erogazione del “premio di risultato” 2022, relativo all’esercizio 2021.

La liquidazione del PDR avverrà con la busta paga del mese di ottobre al personale in servizio nel mese di erogazione e che abbia prestato attività lavorativa nel corso dell’anno di misurazione 2021.
Nel caso di inizio del rapporto di lavoro durante l’ anno di misurazione il premio di risultato verrà erogato in proporzione ai mesi di servizio prestati, considerando come mese intero l’eventuale frazione superiore ai 15 giorni.

Per quanto riguarda la metodologia di calcolo è stata adottata la stessa degli anni precedenti, ed in particolare quella dello scorso anno. Inoltre è stata confermata la possibilità di optare, in luogo dell’erogazione in busta paga di tutto o in parte e comunque su base volontaria, per il rimborso di prestazioni sostenute a titolo di Welfare prevedendo, in tal caso, la maggiorazione dell’importo del premio di risultato 2022 di un 20% a carico dell’azienda.

I titolari di un reddito di lavoro dipendente non superiore ad euro 80.000, con riferimento a quanto percepito nell’anno 2021, sconteranno un’aliquota agevolata IRPEF di tassazione pari al 10% fino a un importo di premio massimo pari ad Euro 3.000.
Per i dipendenti con reddito di lavoro dipendente superiore alla soglia indicata, gli importi fruiti in modalità Welfare saranno assoggettati a tassazione ordinaria. Le spese oggetto del rimborso posso essere esclusivamente quelle sostenute nel 2022.

Entro il giorno 14 ottobre, ogni dipendente dovrà effettuare la scelta Welfare comunicandolo al proprio Ufficio del Personale con le seguenti possibilità:

  • Conversione totale del premio in Welfare;
  • Conversione parziale del premio in Welfare (indicando l’importo).

Seguiranno comunicazioni sui termini e sulle modalità di presentazione della documentazione, a carico dell’Azienda. Nel caso in cui non venga effettuata alcuna scelta, l’intero importo sarà automaticamente erogato come premio di risultato con il cedolino paga del mese di ottobre 2022.

L’importo destinato a Welfare, comprensivo di maggiorazione, dovrà essere completamente assorbito dai rimborsi presentati.
Gli importi relativi ai rimborsi Welfare saranno evidenziati come voce figurativa nel cedolino di ottobre.
Quest’anno le prestazioni assoggettabili a rimborso sono state ampliate ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo n.115/2022.

Indicativamente, di seguito le causali le previste :

  • Rette, tasse, iscrizioni asili/scuole/università comprese le mense scolastiche;
  • Campus estivi ed invernali;
  • Testi scolatici/universitari;
  • Assistenza anziani o non autosufficienti:
  • Contributo al fondo pensione;
  • Utenze domestiche.

Pescara, 4 ottobre 2022

 

Le Segreteria Regionali




MPS: 4.125 adesioni al Fondo

3 - Fisac Cgil

In data odierna abbiamo incontrato l’Azienda – come da Accordo 4 agosto 2022 – per affrontare il tema delle adesioni alla manovra di esodo e al Fondo di Solidarietà. Le adesioni totali a livello di Gruppo sono state pari a 4.125, di cui 110 inerenti all’esodo e 4.015 relative al Fondo.

L’Azienda si è riservata la possibilità di analizzare ancora qualche giorno i dati, per assumere le conseguenti decisioni in merito all’accoglimento delle domande.

Dal canto nostro abbiamo richiesto celerità nelle decisioni ed una attenta valutazione degli impatti economici ed organizzativi, al fine di individuare le migliori soluzioni a favore delle Lavoratrici e dei Lavoratori

Siena, 4 ottobre 2022

 

Le Segreterie




Rinnovo CCNL ANIA, siamo a un punto di svolta?

3 - Fisac Cgil

 

Rinnovo CCNL ANIA, siamo a un punto di svolta?

 

In data 3 e 4 ottobre u.s, le scriventi Segreterie Nazionali si sono incontrate, a Milano, con la delegazione ANIA per proseguire la trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale Assicurativo.

Sono stati esaminati gli istituti relativi all’Area Contrattuale, all’Inquadramento, alla regolamentazione in materia di Contratti a Tempo Determinato, alle Aziende poste in Liquidazione Coatta Amministrativa, all’Accordo in tema di Tutele Sindacali, alle Società di Assistenza e all’intervento per l’applicazione del giusto Contratto Nazionale nelle Agenzie di Assicurazione.

Nel corso dell’incontro l’illustrazione delle richieste da parte di Ania ha evidenziato forti distanze delle Parti che allo stato non consentivano di avviare una fase di mediazione sostenibile delle diverse posizioni.

Le Segreterie Nazionali scriventi hanno confermato di essere disponibili a discutere le nuove esigenze delle Compagnie, conseguenti alla mutata situazione generale economico/sociale, in un’ottica di rafforzamento del CCNL ANIA, che deve essere il contratto di riferimento dell’intera filiera assicurativa, senza stravolgere l’impostazione contrattuale che ha garantito lo sviluppo e l’ammodernamento delle Compagnie, in una logica di soluzioni condivise e di tutela occupazionale.

Le richieste di flessibilità, avanzate dall’Ania, sono risultate eccessive e vanno al di là delle disponibilità delle Organizzazioni Sindacali.

La stabilità del Settore e la gestione del cambiamento richiedono una visione condivisa e pratiche in linea con la cultura del comparto e richiedono un avvicinamento delle reciproche posizioni.

Al termine delle due giornate, dopo una dura replica del Sindacato sulle bozze dei testi consegnati, si è avviato un chiarimento politico tra Segreterie Nazionali ed Ania per verificare la reale disponibilità di Ania a cogliere lo spirito e gli obiettivi della piattaforma sindacale e per effettuare un concreto sforzo reciproco utile ad uno sviluppo rapido e positivo della trattativa.

In questo quadro sono stati pertanto individuati due giorni di incontri tra Segreterie Nazionali ed Ania, il 20 e 21 ottobre prossimi a Milano.

Vi terremo costantemente aggiornati.

 

Le Segreterie Nazionali
FISAC CGIL – FIRST CISL – FNA – SNFIA – UILCA

 

Roma, 5 Ottobre 2022




Ascoltate il lavoro: manifestazione nazionale Cgil l’8 ottobre a Roma

Ad un anno dall’assalto fascista alla Sede Nazionale di Corso d’Italia a Roma, sabato e domenica prossima si svolgeranno due importanti eventi.

Sabato 8 ottobre si terrà la manifestazione “Ascoltate il lavoro”, finalizzata a sottoporre al nuovo governo le 10 proposte della Cgil. L’evento si svolgerà a Roma, con corteo diretto dalla Sede della Cgil a Piazza del Popolo e successivo comizio alla presenza di rappresentanti di associazioni e sindacati internazionali, con chiusura affidata a Maurizio Landini.

Successivamente, per la serata dell’8 e l’intera giornata del 9 ottobre, la Cgil resterà aperta, dando spazio a dibattiti e tavole rotonde.

Per la manifestazione di sabato 8 ottobre la Cgil dell’Aquila sta organizzando dei pullman; la partecipazione non prevede alcun costo a carico dei manifestanti.

Chi volesse essere presente può contattarci a mezzo posta elettronica all’indirizzo

[email protected]

o telefonicamente al numero

3461493811


 

Riepiloghiamo di seguito le 10 richieste della Cgil alla politica.

 

Aumentare i salari e difendere i redditi da lavoro e da pensione dall’inflazione, rafforzare la contrattazione e riformare il fisco

1 – Tutelare e aumentare il potere di acquisto di salari e pensioni. Intervenire a livello nazionale ed europeo sulla formazione dei prezzi. Fissare un tetto alle bollette. Proteggere l’occupazione. Integrare il trattamento economico della cassa integrazione.
Salario minimo legato al trattamento economico complessivo dei CCNL e legge sulla rappresentanza. Rinnovare i contratti, e affermare la centralità della contrattazione per assicurare diritti e partecipazione.

2 – No Flat Tax e condoni, sì a una riforma progressiva e redistributiva. Abbattere l’evasione e l’elusione fiscale. Tassare gli extraprofitti e redistribuirli ai redditi da lavoro e alle pensioni più basse.

Stop alla precarietà e riduzione degli orari di lavoro

3 – Superare il Jobs Act e le norme che hanno precarizzato il lavoro, abolendo le tipologie di lavoro precario e sottopagato e introducendo un contratto unico di ingresso a contenuto formativo ed estendendo le tutele dei lavoratori autonomi. Definire un Nuovo statuto dei diritti per tutto il mondo del lavoro. Piano per la piena e buona occupazione in particolare per giovani e donne. Superare i divari di genere e generazionali.

4 – Condizionare i finanziamenti e le agevolazioni pubbliche collegandoli alla stabilità dell’occupazione e contrastare le delocalizzazioni. Riduzione e redistribuzione degli orari di lavoro per una nuova occupazione stabile e per il diritto alla formazione permanente.

Il filo della legalità e la sicurezza sul lavoro

5 – Estendere a tutto il sistema degli appalti e dei subappalti privati il rispetto e l’applicazione dei Contratti nazionali e delle clausole sociali. Contrastare le mafie, lo sfruttamento lavorativo, il caporalato e il lavoro nero.

6 – Basta morti sul lavoro: prevenzione, formazione, salute e sicurezza garantite ed esigibili e inasprimento delle sanzioni.

Nuovo stato sociale e diritti di cittadinanza

7 – Innovare il sistema pubblico e investire attraverso un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario. Centralità del servizio sanitario pubblico e universalistico e del sistema pubblico di istruzione e conoscenza. Garantire una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza. Introdurre la legge sulla non autosufficienza. No alla autonomia differenziata:garantire l’esigibilità di diritti e l’accessibilità alle prestazioni in modo uniforme in ogni territorio. Politiche inclusive e piena integrazione e diritti civili per i cittadini migranti.Cambiare la legislazione sull’immigrazione.

8 – Modificare radicalmente il sistema previdenziale superando la riforma Fornero e ricostruendo un sistema previdenziale pubblico, solidaristico ed equo che unifichi le generazioni – pensione contributiva di garanzia – e le diverse condizioni lavorative – gravosi, lavoro di cura e delle donne – e garantisca flessibilità in uscita a partire da 62 anni o con 41anni di contributi a prescindere dall’età.

Politiche di sviluppo e nuovo intervento pubblico

9 – Nuove politiche industriali e costituzione di un’Agenzia per lo Sviluppo dotata di poteri e di un Fondo speciale per le transizioni ambientale e digitale per rafforzare gli strumenti di governo delle crisi e delle riconversioni. Piano nazionale per le Giuste transizioni, ambientale e digitale per garantire la tutela e continuità occupazionale, creazione di nuova occupazione e diritti. Piano strategico per l’autonomia energetica con conseguente e fondamentale accelerazione degli investimenti nelle fonti rinnovabili.

10 – Recuperare i divari territoriali e di sviluppo a partire dal Mezzogiorno. Riqualificazione delle grandi periferie urbane, delle aree interne e incrementare l’edilizia pubblica e sociale.

 




Esonero contributivo del 50% per le mamme lavoratrici che rientrano al lavoro entro il 31/12/22

Le lavoratrici madri che riprendono l’attività entro la fine dell’anno, dopo l’astensione per congedo di maternità potranno godere, per un periodo massimo di un anno, di una riduzione pari al 50% della quota di contribuzione a loro carico, senza alcun effetto negativo dal punto di vista previdenziale. L’INPS, con Circolare n. 102/2022 pubblicata il 19 settembre, dà attuazione alla misura prevista in via sperimentale dalla legge di bilancio 2022. La misura riguarda il settore privato ed è valevole solo per il 2022.

L’esonero contributivo si applica anche nel caso in cui la lavoratrice decida di fruire del congedo di maternità facoltativo (congedo parentale) oppure qualora il rientro avvenga al termine del periodo di interdizione post partum. In ogni caso il rientro deve avvenire entro il 31 dicembre 2022.

La collega non ha necessità di richiedere l’esenzione, che viene riconosciuta direttamente dal datore di lavoro: il datore di lavoro dovrà inoltrare domanda all’Inps, che verificherà i requisiti autorizzando successivamente il riconoscimento dello sgravio alla lavoratrice. La riduzione del 50% della contribuzione (l’aliquota passa dal 9,19% al 4,595%) verrà quindi applicata per un anno dal datore di lavoro in busta paga, a prescindere dall’entità della retribuzione erogata.

Questa riduzione è cumulabile con l’ulteriore sgravio previdenziale del 2% previsto per i redditi fino a 2.692,00€ mensili.

 

dal sito fisacgruppointesasanpaolo.it