Cari ricchi, la lotta di classe ormai l’avete stravinta voi

Fine dei giochi. L’opulenza s’è fusa con l’ignoranza


Cari ricchi, il mondo sta finendo o è già finito non per colpa dell’uomo in generale, ma per colpa vostra.

Ora avete abilmente nascosto le vostre colpe al punto che i poveri votano per voi. Avete portato i poveri a pensare che il loro nemico è quello più povero di loro: il povero arriva col gommone e non col Mercedes.

Una volta in occidente, e specialmente in Italia, c’erano partiti, persone, sindacati, c’erano tanti occhi che guardavano i vostri imbrogli e li denunciavano. Ma da un certo punto in poi, più o meno dai tempi di Tony Blair, avete vinto, non avete più trovato resistenze perché avete convinto quasi tutti che le ingiustizie sociali sono un problema trascurabile, il cuore di tutto è la crescita più che il dolore. Il punto è che quando si parla di crescita si omette di dire che a crescere è solo il vostro conto in banca.

Siete stati bravi, avete condotto la vostra lotta di classe e l’avete vinta con l’appoggio di chi vi dovrebbe combattere. Se la ricchezza non è male in quanto tale, neppure si può dire che sia bene in quanto tale. Ma veniamo ai giorni nostri, veniamo alla via tecnocratica che ora va di moda nelle nostre democrazie: quello che sta accadendo in questi giorni in Polonia dovrebbe aprire gli occhi su quello che è diventata l’Europa e su quello che intendiamo adesso per democrazia.

Lo so che ragionare in questo modo non crea consenso, sembra di parlare da una gabbia del Novecento, mentre voi ormai volate liberi e incontrastati nel cielo del nuovo secolo e vi inventate la transizione ecologica, date perfino l’idea che volete occuparvi dei destini del pianeta.
Il punto è che molti di voi sono in buonafede, la ricchezza si è fusa con l’ignoranza, ora arrivate a pensare davvero di essere voi gli eroi del mondo, a voi spetta il compito di salvarlo questo mondo. Ma non andrà sempre così. A un certo punto avrete contestazioni più oneste e più convinte di quelle che avete adesso. C’è solo da sperare che quando i vostri inganni saranno pienamente svelati, ci sarà ancora tempo di stare al mondo in letizia e in amicizia.
Voi avete portato nel mondo da tempo la terza guerra mondiale, ma non più tra gli Stati, la guerra ora è tra le persone. La guerra non si fa più con le bombe, le bombe semmai le usano i poveri, ora il vostro cannone si chiama crescita, si chiama consumi, si chiama progresso. Pasolini lo aveva ben capito e lo hanno capito in tanti anche adesso, ma ora chi parla deve confrontarsi col chiasso, non c’è bisogno che sia zittito, ogni contestazione è resa inerme dal diluvio in corso, un diluvio di gesti e di parole che nasconde la grande paralisi del mondo. Sì, questo è un mondo paralitico, cambia un’epoca ogni giorno, ma a muoversi sono solo le ombre, è la danza dell’irreale, mentre la realtà è ferma, è in necrosi.

Cari ricchi, pentitevi, perché la vostra ricchezza non solo fa male al mondo, ma anche a voi stessi. Siete molto malati, abbiate il coraggio di dirlo a chi vi guarda, a chi vorrebbe diventare come voi. Oggi, curiosamente, la rivoluzione può cominciare togliendo le barricate che avete costruito, abbassando la polvere che alzate in continuazione per impedire al chiarore di farci vedere come stanno le cose. Sappiatelo, il chiarore non è morto. E prima o poi verrà un tempo limpido e sarà un bene per tutti, anche per voi.

 

Articolo di Franco Arminio sul Fatto Quotidiano del 24 novembre 2021




BNL: passati i 50 giorni, chiusa la procedura di confronto sindacale

3 - Fisac Cgil

Non ci siamo caduti!

 

Il 23 novembre sono scaduti i termini di legge per giungere ad un accordo sindacale in merito alle procedure di riorganizzazione.

Per la prima volta in BNL si chiude la procedura senza accordo sindacale.

L’azienda ha lasciato scadere i termini, di fatto scaricando sulle lavoratrici e i lavoratori “la colpa” di questa risultanza, magari pensando di aver dato una apertura a trattare…
Come se la proposta fatta dai vertici aziendali non fosse inaccettabile e addirittura provocatoria:

♦ trattare diversamente lavoratori di IT (per i quali non ci sarebbe altro destino che lavorare in altra azienda) e quelli del PAC (non escludendone la possibilità di ricorrere ai distacchi – ma nemmeno includendola);

♦ chiedere alle organizzazioni sindacali di trovare il modo per cui un distacco possa essere in tutto e per tutto assimilabile nella disciplina contrattuale, alla cessione (di fatto chiedendo moltissime deroghe);

♦ chiedere alle lavoratrici e ai lavoratori di “trovare” (vedi CACCIARE FUORI) 7 milioni di Euro l’anno per colmare la differenza di costo dell’operazione di Distacco rispetto a quella desiderata di cessione.

Le lavoratrici e i lavoratori nelle assemblee che si stanno proclamando in tutte le piazze avranno modo di esprimere il loro disappunto verso questa azienda aderendo alle forme di lotta che sceglieremo di intraprendere.

E hanno pure dovuto pagare profumatamente un “advisor” per arrivare a questo risultato! Complimenti!

Roma, 25/11/2021

Segreterie di Coordinamento Nazionale Gruppo BNL
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN


3 - Fisac Cgil

Alla cortese attenzione del
Dott. Angelo Di Cristo
Head of Department
UNI Finance Global Union

Oggetto: Richiesta di sospensione di trattativa con il gruppo BNP Paribas a tutti i livelli

Le scriventi organizzazioni sindacali FABI, FIRST-CISL, FISAC-CGIL, UILCA e UNISIN, affiliate ad UNI Global Union, intendono sensibilizzare UNI sulla vicenda che sta investendo una delle aziende del settore credito e finanza italiani che ha sempre vantato delle ottime relazioni sindacali che hanno consentito alla Banca Nazionale del Lavoro (BNL), di proprietà del gruppo francese BNP Paribas, di attraversare momenti critici senza lasciare per strada nemmeno una collega o un collega, anzi andando anche contro tendenza e internalizzando intere aziende di servizio proprio per quella idea inclusiva, che le Organizzazioni Sindacali hanno sempre avuto.

Quello che sta succedendo in BNL è qualcosa che svilisce il confronto sindacale in un paese con un’altissima adesione alle Organizzazioni Sindacali e in un momento dove il fondamentale lavoro di “corpi intermedi” rischia di essere pericolosamente messo da parte.

Il piano industriale, in sintesi, prevede la chiusura di 135 agenzie di vendita su 705 totali e l’esternalizzazione di 830 lavoratrici e lavoratori (su 11.800), con la sola crescita di agenti di vendita non dipendenti.

L’atteggiamento arrogante della proprietà è evidente: privarsi di 830 lavoratrici e lavoratori non per coprire delle perdite o per ripartire, ma per aumentare i profitti a scapito della buona occupazione ed in nome della remunerazione del capitale, è qualcosa che non possiamo accettare da una azienda in ottima salute, peraltro ripartita grazie ai sacrifici fatti da tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori nel precedente piano industriale (2017-2020), anche con giornate di solidarietà.

Per questo chiediamo a Uni Finance di prendere una decisione netta e di dare il giusto segnale a chi lo voglia ricevere.

Oggi il sindacato non si fa più solo negli stabili delle direzioni, o nelle agenzie, ma anche a livello internazionale per contrastare al meglio queste multinazionali che pensano ad una realtà “diffusa” che esiste solo nella loro testa.

Sicuri di un riscontro positivo porgiamo i nostri più sentiti saluti.

Roma, 25 novembre 2021

I Segretari di Coordinamento di Gruppo BNL

Luigi Mastrosanti (FABI)
Valerio Maurizio Fornasari (First Cisl)
Martina Braga (Fisac Cgil)
Andrea D’Orazio (UILCA)
Tommaso Vigliotti (Unisin)


 

Leggi anche

https://www.fisaccgilaq.it/banche/bnl/bnl-a-breve-il-via-alle-assemblee.html

 




Nuova guida Fisac: i Fondi di Sostegno

Pubblichiamo una nuova Guida Fisac Cgil dedicata ai Fondi di Sostegno Di Settore del Credito, Assicurativi ed Esattoriali. La Guida è nata dalla collaborazione tra Fisac, Inca, Caaf e CGIL ed è stata presentata a Roma, lo scorso 20 ottobre, nel corso dell’evento “La FISAC e i servizi della CGIL”.

Scarica la guida

Come sempre ricordiamo che la guida si può scaricare anche accedendo alla sezione Guide e Manuali del nostro sito




25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne: la storia delle coraggiose sorelle Mirabal

La data della giornata contro la violenza sulle donne e il femminicidio è il 25 novembre, la stessa in cui, nel 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal


 

LE SORELLE MIRABAL E L’ASSASSINIO DEL 25 NOVEMBRE

Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e sul femminicidio. Una data che non è stata scelta a caso dall’ONU: il 25 novembre ricorre infatti l’anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, tre coraggiose donne rivoluzionarie, che furono massacrate nel 1960.

In una foto degli anni ’50 le sorelle Mirabal appaiono belle, sorridenti: Patria MercedesMaría Argentina Minerva e Antonia María Teresa sono le tre sorelle uccise brutalmente il 25 novembre del 1960 dal regime del dittatore Trujillo a cui loro avevano tentato di opporsi. Questo evento e questa data sono stati scelte dall’ONU come simbolo della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra in tutto il mondo nello stesso giorno.

La trentennale dittatura di Trujillo sulla Repubblica Dominicana viene considerata una delle più dure dell’America Latina: dal 1930 al 1960 si calcola che furono uccise più di 50.000 persone.
Le sorelle Mirabal provenivano da una famiglia benestante che – come molte altre famiglie – era stata espropriata dei suoi beni dal regime; erano donne colte e decisero di organizzarsi per combattere contro le atrocità commesse da Trujillo. Insieme ai loro mariti diedero vita al “Movimento 14 giugno“, gruppo politico di opposizione clandestina che prese piede in tutto il paese. Ma i membri che ne facevano parte vennero perseguitati e molti incarcerati, comprese le sorelle Mirabal e i loro coniugi. Le donne furono poi liberate ma uccise brutalmente in un agguato: mentre si recavano in macchina a visitare i loro mariti nella prigione di Puerto Plata, l’auto fu fermata dal Servicio de Inteligencia Militar, le passeggere fatte scendere e, condotte in una piantagione di zucchero, furono uccise a bastonate.

Le sorelle Mirabal erano cadute in un’imboscata del regime. I cadaveri furono poi rimessi in macchina per simulare un incidente al quale però nessuno credette. Nonostante la censura imposta dal regime di Trujillo, fu subito chiaro che le sorelle Mirabal erano state uccise e molte coscienze si scossero.
La figura di Trujillo iniziava a tramontare e la dittatura a scricchiolare: anche gli Stati Uniti, che lo avevano appoggiato fino a quel momento, smisero di proteggerlo dopo il suo tentativo di far assassinare il presidente del Venezuela Betancourt, contrario alla sua dittatura.

Quando a Minerva Mirabal dicevano che Trujillo l’avrebbe fatta ammazzare, lei rispondeva: “Se mi ammazzano, tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte”. La promessa di Minerva si è realizzata: dall’assassinio delle sorelle Mirabal la dittatura di Trujillo ha iniziato a scricchiolare. Qualche mese dopo il dittatore venne assassinato e, nel 1962, si tennero finalmente le prime elezioni libere dall’inizio della dittatura.

 

Fonte: www.studenti.it

 




Il Super Green Pass è ufficiale: approvato il Decreto

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Super Green Pass, adesso è ufficiale: ecco le novità che arrivano con il Decreto che lo riguarda.


La nuova stretta per contenere la quarta ondata del Covid è stata messa sul tavolo del Consiglio dei ministri che si è tenuto ieri pomeriggio alle 15.30 e illustrata dettagliatamente nella Conferenza Stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi insieme ai Ministri della Salute Speranza e per gli Affari regionali Gelmini.

Un decreto che purtroppo sembra essere quasi urgente, ancor più dopo l’allarme dell’Oms che stima che il computo dei morti per la pandemia di Covid salirà a 2.2 milioni solo in Europa entro la primavera.

Ci sarà una pressione elevata o estrema sui posti letto negli ospedali in 25 Paesi europei” spiega l’Oms mentre l’agenzia per il monitoraggio dei servizi sanitari regionali Agenas registra la crescita in otto regioni e province autonome italiane della percentuale di posti in reparto occupati da pazienti con sintomi.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo il Cdm ha tenuto una conferenza stampainsieme ai Ministri della Salute Speranza e per gli Affari regionali Gelmini, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. Potete riguardarla nel player video qui di seguito.

Comunque il Premier rassicura: “La situazione è sotto controllo, una tra le migliori in Europa grazie anche e soprattutto alla campagna vaccinale in atto. Voglio ringraziare gli italiani che stanno partecipando alla vaccinazione e anche quelli che stanno partecipando alla terza dose. […] Nonostante tutto la situazione è in lieve, ma costante peggioramento.


Il Super Green Pass è ufficiale: approvato il Decreto

Con il super green pass in particolare l’ingresso a cinema, teatri, palestre ma anche bar e ristoranti sarà vincolato alla immunizzazione dal Covid-19.

In sintesi il nuovo provvedimento prevede un super green pass solo per vaccinati e guariti, che potranno accedere a ristoranti, cinema, teatri, piscine, palestre, stadi, discoteche.

Dunque per poter accedere al green pass sono consentite solamente le seguenti casistiche:

  • vaccinazione
  • guarigione da Covid.

Un rafforzamento del green pass per evitare chiusure e restrizione capienze, salvaguardando i vaccinati.

Dunque si prevede una stretta sui No Vax, esclusi dalle attività ricreative (bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre) da subito e ovunque, superando il sistema a colori.

Di fronte a una risalita veloce della curva epidemiologica, che senza potrebbe provocare nuove limitazioni per tutti gli italiani, si sceglie di imporre divieti soltanto ai no vax.

Estesione e durata del Green Pass

L’estensione del Green Pass è prevista anche per alberghi, trasporti ferroviari e spogliatoi di attività sportive.

Inoltre, molto importante, avverrà la riduzione della durata del green pass, che passerà da 12 a 9 mesi.

Obbligo vaccinale

Avverrà l’introduzione dell’obbligo della terza dose per i sanitari e il personale che lavora nelle Residenze sanitarie assistite. Ma non solo: esteso anche a forze dell’ordine e personale scolastico.

C’è anche l’importante decisione di anticipare la terza dose, da sei a cinque mesi. 

Mascherine

Per quanto riguarda le mascherine:

  • in zona bianca resteranno obbligatorie solo al chiuso
  • l’obbligo di mascherina all’aperto scatterà invece in zona gialla – come ora – e non saranno fatte eccezioni per i vaccinati o guariti dal Covid.

Rafforzamento dei controlli Green Pass sul territorio

Infine viene chiesto ai comitati di sicurezza e ordine pubblico di costruire dei veri e propri piani d’azione, con una relazione settimanale da inviare al Ministro dell’Interno.

Entrata in vigore del provvedimento

Il provvedimento entrerà in vigore dal 6 Dicembre e sarà valido fino al 15 Gennaio.

Le misure dunque saranno già operative per la festa dell’Immacolata, con milioni di italiani che in quei giorni si potrebbero spostare nelle località sciistiche.

Fonte: www.lentepubblica.it




Intesa Sanpaolo: il 24 dicembre chiusura programmata delle filiali

L’azienda ha finalmente comunicato formalmente la chiusura programmata delle filiali per il 24 dicembre. Notizia che vi avevamo già anticipato in questa news di marzo. Come d’uso, vi riportiamo comunque il testo della comunicazione aziendale.

Il 24 dicembre per tutte le filiali Retail, Exclusive, Imprese, Agribusiness, Terzo Settore e Remote

Nel 2021 la chiusura in giornate feriali interessa tutte le filiali (Retail, Exclusive, Imprese, Agribusiness, Terzo Settore e Remote) nella giornata di venerdì 24 dicembre.

La comunicazione ai clienti è già avvenuta con un messaggio inserito nell’estratto conto del terzo trimestre e sarà rafforzata con informative specifiche sul sito Internet, APP, InBiz e con avvisi su ATM/MTA.

Con riferimento alla relazione con la clientela, in ogni occasione di incontro va posta particolare attenzione alla comunicazione della giornata di chiusura, nonché alla gestione degli appuntamenti.

È importante verificare e, ove occorra, bloccare l’Agenda ABC di ogni collega nella giornata del 24 dicembre, per evitare che i clienti o la Filiale Online fissino un appuntamento nel giorno di chiusura programmata, trovandola libera. È altresì necessario verificare l’eventuale presenza di appuntamenti già programmati, che saranno da riposizionare in altra data.

L’operatività transazionale, a esclusione del versamento assegni, sarà comunque disponibile tramite gli ATM/MTA.

Sarà inoltre possibile effettuare prelievi e pagamenti tramite le tabaccherie convenzionate con Mooney.

Per il pagamento degli effetti cartacei si raccomanda un attento presidio degli effetti in scadenza nella giornata di chiusura, al fine di avvisare i clienti debitori.

Nella sezione Intranet dedicata (Gruppo > Banca dei Territori > Chiusure programmate 2021) saranno disponibili tutte le informazioni utili per facilitare la relazione con il cliente e garantire una corretta operatività, oltre alla cartellonistica da esporre.

 

dal sito Fisac Intesa Sanpaolo




Aggiornamento guida maternità, paternità, adozione

È stata pubblicato l’aggiornamento della guida Fisac Cgil relativa a maternità, paternità e adozione.

La guida è disponibile in formato PDF a questo link

 

Ricordiamo che tutte le guide fisac sono disponibili sul nostro sito, nella sezione Guide e manuali




Gruppo Intesa: approfondimento sull’accordo relativo ad assunzioni ed esodi

Ieri, 16 novembre 2021, è stato sottoscritto un accordo che prevede fino a un massimo di ulteriori 2.000 uscite volontarie per pensionamento o accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà, stabilendo nel contempo (al raggiungimento delle 2.000 uscite) 1.100 nuove assunzioni. Tenendo conto delle precedenti intese, le assunzioni concordate complessivamente diventano così 4.600.

Attraverso l’accordo abbiamo continuato a perseguire il nostro obiettivo di nuova e buona occupazione, prevedendo (a fronte del raggiungimento delle 2.000 uscite) 1.100 nuove assunzioni complessive da realizzarsi entro il 2025. Qualora non fosse raggiunto il numero di 2.000 uscite le assunzioni avverranno secondo un criterio di proporzionalità (1 assunzione ogni 2 uscite).

Nella nota che vi forniamo qui di seguito, trovate una sintesi dei contenuti dell’accordo con riferimento alle uscite, anche per consentire alle colleghe e ai colleghi potenzialmente interessati una prima valutazione: per maggiori approfondimenti rinviamo alla Guida FISAC CGIL che verrà aggiornata a breve.

Qui la nota in pdf

 

Dal sito Fisac Intesa Sanpaolo




Convegno Fisac “Salute e Sicurezza nelle Agenzie di Assicurazione” – 25/11/2021

BASTA POCO PER AVERE PIU’ SICUREZZA

 

Il 25 novembre 2021, dalle ore 15,30 alle 18,00, presso il Museo Civico Basilio – viale G. Marconi 45, Pescara, si terrà il convegno

La sicurezza e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nelle agenzie di assicurazione
Contratto collettivo o diritto del lavoro “Pirata”?

L’evento potrà essere seguito anche online, attraverso la piattaforma Google Meet, cliccando sul link https://meet.google.com/krm-fpka-mfr o su YouTube sul canale Fisac Abruzzo Molise.

Il convegno è stato organizzato dalla Fisac/Cgil Abruzzo Molise, compartecipato da First/Cisl Abruzzo Molise, Uil.ca Abruzzo e Molise e ANAPA. Porteranno un loro contributo un responsabile dell’OPN (Organismo Paritetico Nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro) e il Presidente dell’ E.N.B.ASS. (Ente Nazionale Bilaterale del settore Assicurativo).

Il dibattito verterà sul Protocollo (siglato a livello territoriale) relativo alla regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento del Virus Covid-19, ed approfondirà il piano di valutazione dei rischi, inerenti gli ambienti delle Agenzie assicurative, nelle regioni Abruzzo e Molise.

Obbiettivo: informare, prevenire e formare le lavoratrici ed i lavoratori per minimizzare i rischi sulla salute del Virus. Ma anche analizzare le responsabilità degli Agenti, in qualità di datori di lavoro.

Inoltre, si discuterà del contratto “Pirata” e del valore del CCNL in essere, siglato da Fisac, First, Uil.ca, Fna e Anapa: un vero contratto per le lavoratrici ed i lavoratori del settore dell’appalto assicurativo.

 

Scarica la locandina




Cassazione: legittimo il licenziamento del bancario che spia i conti dei clienti Vip

La Suprema corte, sentenza n. 34717 depositata oggi, ha respinto il ricorso di un addetto al servizio clienti allontanato per “accesso abusivo al sistema informatico”


 

È legittimo il licenziamento del ‘bancario’ che si metta a curiosare tra i conti correnti dei Vip in assenza di qualsivoglia autorizzazione. Lo ha stabilito la Sezione Lavoro della Corte di cassazione, sentenza n. 34717 depositata oggi, rigettando il ricorso un addetto al servizio clienti della filiale Unicredit di Foggia.

A seguito di una segnalazione da parte della Outgoing Foreign Payments Office di UBIS (società del gruppo UniCredit), la banca, avuto contezza del comportamento scorretto e dell’assenza di alcuna autorizzazione, aveva contestato al dipendente “l’accesso abusivo o comunque non consentito, al sistema informatico della Banca per controllare decine di schede-cliente di personaggi dello spettacolo carpendone quindi i dati sensibili”. E poi lo aveva licenziato.

Il dipendente era stato poi reintegrato dal Tribunale di Foggia ma la Corte di appello di Bari, rovesciando il verdetto, aveva confermato il licenziamento, condannandolo anche alla restituzione delle eventuali somme percepite a titolo indennitario. Proposto ricorso in Cassazione, aveva sostenuto, tra l’altro, che siccome la banca non aveva in alcun modo protetto i dati contenuti nella “scheda cliente”, egli aveva ritenuto di “non violare i dati sensibili altrui”.

Per la Suprema corte però il motivo non convince: “Il potere di disporre di strumenti informatici volti al compimento delle operazioni finanziarie presso un istituto bancario – si legge nella sentenza – non è di certo sinonimo di accesso indiscriminato a banche dati. Né si può ritenere, nel caso di specie, che sussista un onere di impedire l’accesso a tali dati da parte della banca, che, stante il rapporto fiduciario tra datore e prestatore di lavoro, conceda l’utilizzo di tali strumenti informatici ai propri dipendenti affinché operino in maniera lecita durante la prestazione lavorativa”.

Bocciata dunque definitivamente la tesi del ricorrente che, scrive la Corte, “ancora una volta, tenta di invocare una sorta di esimente per elidere l’illiceità del suo comportamento, imputando paradossalmente alla banca la mancata predisposizione di adeguate protezioni dei dati dei clienti”.

 

Fonte: ntpulsdiritto.ilsole24ore.com