Riforma della riscossione: il CdM approva la delega fiscale

RIFORMA DELLA RISCOSSIONE
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA LA DELEGA FISCALE
Il Consiglio dei Ministri ha dato avvio alla Riforma fiscale con lo strumento della Legge Delega che impegna il Governo ad emanare, entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore, uno o più decreti legislativi.
Tra le indicazioni contenute nella Legge Delega è prevista la “modifica del sistema nazionale della riscossione” al fine di perseguire l’efficientamento e la semplificazione dello stesso, la revisione dell’attuale meccanismo di remunerazione, l’utilizzo di più evolute tecnologie.
La Delega prevede inoltre l’individuazione di un nuovo modello organizzativo del sistema nazionale di riscossione che superi l’attuale separazione tra il titolare della funzione della riscossione, Agenzia delle entrate, ed il soggetto deputato allo svolgimento delle attività di riscossione, Agenzia delle entrate-riscossione, anche mediante il trasferimento delle funzioni e delle attività attualmente svolte da ADER, o parte delle stesse, all’Agenzia delle entrate.
In tale prospettiva, la Delega al Governo prevede la garanzia della continuità del servizio della riscossione attraverso il trasferimento delle risorse strumentali e delle risorse umane senza soluzione di continuità in attuazione della riserva di legge prevista dall’art.97 della Costituzione.
Le Scriventi Segreterie valutano positivamente la volontà di modificare le norme che regolano la materia e che in questi anni hanno intralciato l’attività e disincentivato i contribuenti ad assolvere ai loro doveri fiscali, anche attraverso reiterate iniziative di “condoni” preceduti da continui proclami.
E’ necessario risolvere in maniera strutturale la problematica della remunerazione delle attività dell’Ente, ma è inopportuna un’ulteriore revisione del modello organizzativo, riformato da solo quattro anni, e che rappresenta una sintesi efficace tra le esigenze di uno stretto collegamento con l’Agenzia delle entrate ed il mantenimento della natura giuridica privatistica che assicura, anche in virtù del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato, un’adeguata flessibilità organizzativa ed operativa.
Le Scriventi ritengono indispensabile garantire il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, che da sempre sono al servizio della collettività e svolgono un’attività fondamentale per il Paese, in condizioni spesso molto difficili.
E’ necessaria una maggiore valorizzazione delle professionalità esistenti, specifiche del settore e difficilmente sostituibili, anche attraverso il rinnovo del Contratto collettivo nazionale; a tal riguardo è già stata inviata dalle Scriventi formale disdetta del CCNL in scadenza ed a breve saranno inviate alle Aziende firmatarie le rivendicazioni per il rinnovo.
Le Segreterie Nazionali seguiranno l’iter legislativo della riforma della riscossione continuando ad interloquire con le istituzioni e riservandosi di mettere in campo tutte le iniziative utili al fine di salvaguardare il futuro della Categoria.
Roma, 6 ottobre 2021
Le Segreterie Nazionali



La Fisac esprime solidarietà a Mimmo Lucano

La notizia della pesantissima condanna in primo grado di Mimmo Lucano crea sorpresa e sgomento.

Da sempre non discutiamo le sentenze, ma è nostro dovere dire con forza che questa condanna è figlia di una legislazione sull’immigrazione profondamente sbagliata e ingiusta.

Fin dalla sua approvazione abbiamo chiesto – e a maggior ragione lo facciamo oggi –totale abolizione della Legge Bossi Fini.

Solidarietà e concreto aiuto ai migranti sono un dovere civile che non può essere in alcun modo misconosciuto o addirittura criminalizzato da norme antistoriche e inique.

 

Segreteria Nazionale Fisac/Cgil




Incontro con ABI su Green Pass e tamponi

3 - Fisac Cgil

L’incontro con Abi in merito in merito alle “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening” inserite nel Decreto Legge nr. 127 del 21 settembre 2021, che entreranno in vigore il prossimo 15 ottobre, si è chiuso senza la sottoscrizione di un documento condiviso.

Dopo la definizione nei mesi scorsi di importanti Protocolli per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del virus e garantire i servizi bancari nel settore, abbiamo avanzato due proposte unitarie concrete, in linea con questa impostazione, di miglioramento applicativo per le lavoratrici e i lavoratori delle previsioni legislative e comunque del tutto coerenti con lo spirito del Decreto, di favorire lo sviluppo e il successo della campagna vaccinale, che sosteniamo con grande convinzione.

Le nostre due proposte sono le seguenti:

  1. Tampone gratuito per coloro che, attualmente sprovvisti di Green Pass, si sono prenotati per essere vaccinati.
  2. Possibilità per tutte le colleghe e i colleghi di effettuare ogni 15 giorni un tampone, con costo a carico aziendale, per avere la certezza di non aver contratto il Covid, pur essendo vaccinati.

L’Abi ha respinto queste richieste, considerando quale unico riferimento quanto previsto dal Decreto Legge sul Green Pass, che verrà quindi applicato dal 15 ottobre dalle banche secondo le modalità che le stesse comunicheranno alle Organizzazioni Sindacali aziendali.

In conclusione di riunione, è stata condivisa la proroga dell’accordo, fino al termine dell’emergenza sanitaria, fissata il prossimo 31 dicembre, sulla possibilità di svolgere assemblee a distanza.

Roma, 1 ottobre 2021

I segretari generali
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin


Agenzie di stampa:


Banche: sindacati, niente accordo con Abi su green pass. Applicato dal 15/10 Milano, 1 ott. (LaPresse) – “L’incontro con Abi in merito in merito alle ‘Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening’ inserite nel Decreto Legge nr. 127 del 21 settembre 2021, che entreranno in vigore il prossimo 15 ottobre, si è chiuso senza la sottoscrizione di un documento condiviso”. È quanto scrivono i segretari generali dei sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Nino Baseotto, Fulvio Furlan ed Emilio Contrasto. “Dopo la definizione nei mesi scorsi di importanti Protocolli per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del virus e garantire i servizi bancari nel settore – proseguono -, abbiamo avanzato due proposte unitarie concrete, in linea con questa impostazione, di miglioramento applicativo per le lavoratrici e i lavoratori delle previsioni legislative e comunque del tutto coerenti con lo spirito del Decreto, di favorire lo sviluppo e il successo della campagna vaccinale, che sosteniamo con grande convinzione”. (Segue) ECO NG01 fct 011355 OTT 21

Banche: sindacati, niente accordo con Abi su green pass. Applicato dal 15/10-2- Milano, 1 ott. (LaPresse) – I sindacati spiegano che “le nostre due proposte sono le seguenti: tampone gratuito per coloro che, attualmente sprovvisti di Green Pass, si sono prenotati per essere vaccinati; possibilità per tutte le colleghe e i colleghi di effettuare ogni 15 giorni un tampone, con costo a carico aziendale, per avere la certezza di non aver contratto il Covid, pur essendo vaccinati”.”L’Abi – continuano – ha respinto queste richieste, considerando quale unico riferimento quanto previsto dal decreto legge sul green pass, che verrà quindi applicato dal 15 ottobre dalle Banche secondo le modalità che le stesse comunicheranno alle organizzazioni sindacali aziendali. In conclusione di riunione, è stata condivisa la proroga dell’accordo, fino al termine dell’emergenza sanitaria, fissata il prossimo 31 dicembre, sulla possibilità di svolgere assemblee a distanza”, si legge ancora nel comunicato stampa unitario. ECO NG01 fct 011355 OTT 21

Green pass: sindacati, niente accordo con Abi Rappresentanti lavoratori banche chiedono tampone gratuito (ANSA) – ROMA, 01 OTT – L’incontro con Abi sulle misure di sicurezza in vigore dal 15 ottobre (il green pass) “si e’ chiuso senza la sottoscrizione di un documento condiviso”. E’ quanto scrivono i segretari generali dei sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Nino Baseotto, Fulvio Furlan ed Emilio Contrasto. “Dopo la definizione nei mesi scorsi di importanti protocolli per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del virus e garantire i servizi bancari nel settore, abbiamo avanzato due proposte unitarie concrete, in linea con questa impostazione, di miglioramento applicativo per le lavoratrici e i lavoratori delle previsioni legislative e comunque del tutto coerenti con lo spirito del Decreto, di favorire lo sviluppo e il successo della campagna vaccinale, che sosteniamo con grande convinzione. Le nostre due proposte sono le seguenti: tampone gratuito per coloro che, attualmente sprovvisti di Green Pass, si sono prenotati per essere vaccinati; possibilita’ per tutte le colleghe e i colleghi di effettuare ogni 15 giorni un tampone, con costo a carico aziendale, per avere la certezza di non aver contratto il Covid, pur essendo vaccinati” scrivono i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. “L’Abi ha respinto queste richieste, considerando quale unico riferimento quanto previsto dal decreto legge sul green pass, che verra’ quindi applicato dal 15 ottobre dalle banche secondo le modalita’ che le stesse comunicheranno alle organizzazioni sindacali aziendali. In conclusione di riunione, e’ stata condivisa la proroga dell’accordo, fino al termine dell’emergenza sanitaria, fissata il prossimo 31 dicembre, sulla possibilita’ di svolgere assemblee a distanza” si legge ancora nel comunicato stampa unitario.; (ANSA). CN 01-OTT-21 14:14

BANCHE, SINDACATI: NIENTE ACCORDO CON ABI SU GREEN PASS (9Colonne) Roma, 1 ott – “L’incontro con Abi in merito in merito alle “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening” inserite nel Decreto Legge nr. 127 del 21 settembre 2021, che entreranno in vigore il prossimo 15 ottobre, si è chiuso senza la sottoscrizione di un documento condiviso”. È quanto scrivono i segretari generali dei sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Nino Baseotto, Fulvio Furlan ed Emilio Contrasto. “Dopo la definizione nei mesi scorsi di importanti Protocolli per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del virus e garantire i servizi bancari nel settore, abbiamo avanzato due proposte unitarie concrete, in linea con questa impostazione, di miglioramento applicativo per le lavoratrici e i lavoratori delle previsioni legislative e comunque del tutto coerenti con lo spirito del Decreto, di favorire lo sviluppo e il successo della campagna vaccinale, che sosteniamo con grande convinzione. Le nostre due proposte sono le seguenti: tampone gratuito per coloro che, attualmente sprovvisti di Green Pass, si sono prenotati per essere vaccinati; possibilità per tutte le colleghe e i colleghi di effettuare ogni 15 giorni un tampone, con costo a carico aziendale, per avere la certezza di non aver contratto il Covid, pur essendo vaccinati” scrivono i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. “L’Abi ha respinto queste richieste, considerando quale unico riferimento quanto previsto dal decreto legge sul green pass, che verrà quindi applicato dal 15 ottobre dalle banche secondo le modalità che le stesse comunicheranno alle organizzazioni sindacali aziendali. In conclusione di riunione, è stata condivisa la proroga dell’accordo, fino al termine dell’emergenza sanitaria, fissata il prossimo 31 dicembre, sulla possibilità di svolgere assemblee a distanza” si legge ancora nel comunicato stampa unitario. (red) 011414 OTT 21




MPS: scelte incomprensibili

1 - Fabi 2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca Unisin nuovo logo

Nei giorni scorsi, come scritto nel nostro comunicato del 16 settembre, avevamo diffidato l’azienda dal proseguire con le iniziative che ci avevano sottoposto con l’invio di tre lettere di procedura riguardanti la chiusura di ulteriori 50 filiali, la revisione del modello corporate e il distacco in Fruendo di 270 colleghi attraverso l’utilizzo inedito del contratto di rete.
Il 27 settembre, solo un giorno dopo il nostro sciopero, la banca ha recapitato ai colleghi distaccati in Fruendo la comunicazione che il loro distacco si protrarrà per i prossimi 10 anni, fino al 2031.
Per queste ragioni e per la gravità della situazione in cui nostro malgrado ci troviamo, confermiamo la nostra intenzione di proseguire con tutte le iniziative possibili, compresa la denuncia nei confronti dell’azienda per comportamento antisindacale (Art.28), per contrastare operazioni che, soprattutto in questo momento, non hanno motivi di essere portate avanti.

Le decisioni aziendali sono incomprensibili. In particolare, la proroga del distacco è incongrua e offensiva per i 270 colleghi attualmente interessati e paventa inoltre, visto il sottostante del “contratto di rete” che si presta potenzialmente ad un utilizzo estensivo e incontrollabile per il prossimo futuro, scenari preoccupanti anche in relazione agli esuberi che potrebbero determinarsi con la possibile -anche se ad oggi non confermata -operazione societaria che si sta delineando.
Si tratta di una operazione ingiusta per le Lavoratrici e i Lavoratori interessati nell’immediato al distacco, che apre ad uno strumento in grado di assorbire possibili future tensioni occupazionali e che è completamente fuori contesto vista la durata decennale del distacco stesso, arco temporale chiaramente incompatibile con il futuro al momento non prevedibile e per questo ulteriormente sospetta.

In questa fase, inoltre, non c’è alcuna ragione per la banca di continuare a dare corso a progetti rivenienti dal Piano Industriale stand alone. 
Al contrario sarebbe auspicabile che il management ed il CdA si limitassero ad operare per l’ordinaria – e possibilmente buona – amministrazione.

Siena, 30 settembre 2021

Le Segreterie di Coordinamento
Banca Monte dei Paschi Siena