Maggio – settembre 2021: è tempo di dichiarazioni fiscali

Continua, purtroppo, il particolare momento che tutti noi stiamo vivendo dal febbraio dello scorso anno a causa dell’epidemia COVID-19. I CAAF CGIL si sono subito riorganizzati per garantire attività di assistenza/consulenza fiscale e sono sempre pronti a tutelare e assistere al meglio tutti i cittadini, anche “a distanza” per chi fosse impossibilitato a recarsi di persona presso le sedi dei CAAF.

Come negli anni precedenti la FISAC CGIL, in collaborazione con i CAAF della CGIL, mette a disposizione delle iscritte e degli iscritti le proprie strutture per l’assistenza alla compilazione delle dichiarazioni fiscali.

Considerando le oggettive difficoltà che incontriamo in questo difficile periodo per svolgere tutte le attività, comunque in sicurezza, di seguito riportiamo quelle che sono le scadenze legate alla presentazione della dichiarazione fiscale per l’anno 2020 attraverso il modello 730/2021, specificando che i tempi di presentazione sono oramai stabilmente dilatati fino al 30 settembre.

Il lavoratore o il pensionato ha ricevuto dal 31 marzo il modello CU (Certificazione Unica) 2021 che certifica i redditi corrisposti nel 2020, documento indispensabile per poter presentare il modello 730.

A partire dal 30 aprile, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati il modello730 precompilato sul sito internet
https://dichiarazioneprecompilata.agenziaentrate.gov.it

Da 15 giugno al 30 settembre sono previste per i Caaf cinque scadenze per le trasmissioni telematiche del 730, a seguito delle quali l’Agenzia metterà a disposizione dei sostituti d’imposta i dati per i relativi conguagli.

Come sempre i rimborsi o gli addebiti verranno effettuati dai datori di lavoro o dagli enti pensionistici a seguito delle comunicazioni relative ai conguagli messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

I CAAF della CGIL sono pronti a prestare assistenza, in sicurezza e con competenza.
Per i colleghi iscritti alla FISAC CGIL il servizio di assistenza fiscale relativo alla elaborazione del modello 730 è gratuito!
Sarà sufficiente presentare all’operatore del CAF CGIL la tessera CGIL 2021 e ricordare che il servizio è svolto in convenzione FISAC CGIL

Per maggiori informazioni chiedi al tuo rappresentante Fisac Cgil in azienda

Per avvalerti dell’assistenza presso le sedi dei CAF CGIL puoi prenotare l’appuntamento per i CAF:

  • di L’AQUILA, SULMONA e gli ALTRI COMUNI DELLA PROVINCIA telefonando allo 0862/6600700
  • di AVEZZANO telefonando allo 0863/4040500

DOCUMENTI NECESSARI PER L’ELABORAZIONE DEL 730/2021

  • Documento d’identità e tessera sanitaria del dichiarante/erede e del coniuge in caso di 730 congiunto
  • Tessera CGIL 2021 oppure ultima busta paga per poter usufruire della tariffa agevolata.
  • Dati del datore di lavoro o altro sostituto d’imposta che provvederà ad effettuare le operazioni di conguaglio se diverso da quello che ha rilasciato la CU 2021. Si ricorda che è possibile presentare il modello 730 anche in caso di mancanza di sostituto d’imposta ed in nome e per conto di un deceduto.
  • documentazione relativa alle spese sostenute in anni precedenti per le quali nel 2020 è ancora prevista la detrazione: mutui (atto di mutuo ed atto di compravendita abitazione principale), spese per interventi di recupero patrimonio edilizio, spese di riqualificazione energetica, polizze assicurative, spese mediche rateizzate, spese per acquisto di autoveicolo rateizzato, sentenza di separazione.

Presentare sempre la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente:
730/2020 o Modello Redditi 2020 (anno d’imposta 2019) e relativa ricevuta di invio telematico all’Agenzia delle Entrate se presentata attraverso altro intermediario.

 

TERRENI E FABBRICATI

  • Visure catastali aggiornate, atti notarili o successioni in caso di variazione rispetto alla dichiarazione precedente.
  • Per immobili locati: copia del contratto di affitto e documento attestante la registrazione all’Agenzia delle Entrate; nel caso di opzione alla cedolare secca: l’eventuale raccomandata inviata all’inquilino.
  • Contratti di locazioni brevi ed eventuali CU 2020 e CU 2021.
  • Per rivalutazione aree fabbricabili: perizia giurata e mod. F24 (mod. Redditi).

 

REDDITI

  • Certificazione Unica 2021 redditi 2020. Il Modello CU 2021 per i redditi corrisposti per pensioni e indennità INPS (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione, maternità, LSU) potranno essere acquisiti telematicamente dal CAAF CGIL, previa idonea autorizzazione.
  • Documentazione attestante redditi o pensioni erogate da Stati Esteri nel corso del 2020.
  • Sentenza di separazione/divorzio e documentazione degli assegni periodici percepiti dal coniuge separato (bonifici – autocertificazione ex coniuge)
  • Dichiarazione del datore di lavoro delle somme corrisposte a COLF e BADANTI
  • Certificazione utili – CUPE 2021.
  • Oneri detratti o dedotti nel 2019, ma rimborsati nel 2020 – Resoconti Casse/Fondi Sanitari
  • Lezioni private/ripetizioni svolte nel 2020 da docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado: quietanze di incasso del compenso ricevuto.

 

ONERI

  • Spese mediche: fatture o ticket per spese specialistiche e generiche, scontrini dei medicinali, fatture per protesi, fatture per degenze ospedaliere e di assistenza specifica, ecc. Per i dispositivi medici: documentazione attestante la marcatura CE (anche per occhiali e/o lenti) con estremi della normativa di riferimento.
    • Nel caso di spese mediche rimborsate da Fondi o Casse Sanitarie, necessitano: Fatture e dichiarazione del Fondo o della Cassa che indica l’importo della fattura che è stato rimborsato.
  • Spese per persone con disabilità: fatture o ricevute fiscali attestanti spese mediche, mezzi necessari per la deambulazione, sollevamento, sussidi informatici, acquisto e manutenzione straordinaria di autoveicoli e motoveicoli, attestazioni di spese mediche generiche e di assistenza specifica rilasciate da case di cura, fatture per l’acquisto di cani guida per non vedenti ecc., certificazione attestante l’invalidità
  • Mutui: contratti per l’acquisto, ristrutturazione e costruzione della casa adibita o da adibire ad abitazione principale: quietanze di pagamento degli interessi passivi, contratto di acquisto dell’immobile e contratto di mutuo, fatture notarili, certificazione relativa alle spese accessorie (costi di intermediazione, oneri accessori, imposte e spese di istruttoria). Se il mutuo si riferisce alla costruzione o ristrutturazione servono inoltre le fatture dei lavori eseguiti e delle spese sostenute per opere di urbanizzazione e copia della DIA.
  • Assicurazioni sulla vita, infortuni: contratto con data stipula e quietanza di pagamento.
  • Assicurazioni vita sottoscritte a tutela delle persone con disabilità grave: polizza e premio annuale versato.
  • Assicurazioni contro eventi calamitosi su unità immobiliari ad uso abitativo: polizza e premio annuale versato.
  • Spese di istruzione: ricevute di versamento tasse d’iscrizione/mensa scolastica, pre e post scuola per frequenza scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di secondo grado. Sono detraibili le erogazioni liberali, gite scolastiche, corsi di lingue o altro, deliberate dagli Istituti scolastici, poiché costituiscono incremento dell’offerta formativa, Scuola Bus.
  • Tasse Universitarie e di specializzazione post-laurea.
  • Abbonamento al trasporto Pubblico: titolo di viaggio che descriva caratteristica del trasporto, importo spesa , data e nominativo.
  • Spese per rette di asili nido e scuola dell’infanzia dei figli: quietanze di pagamento della retta di frequenza.
    • ATTENZIONE, in caso di richiesta del BONUS Asili Nido ottenuto dall’INPS, non è possibile richiedere la detrazione IRPEF.
  • Spese funebri: fattura + ricevuta di pagamento, anche sostenute per soggetti non a carico.
  • Erogazioni liberali: certificazioni rilasciate dalle ONLUS, ONG, Istituti scolastici, istituzioni religiose, partiti politici, ecc. attestanti le erogazioni liberali effettuate tramite versamenti postali o bancari, di carte di credito bancomat, carte prepagate.
  • Spese veterinarie: fatture/ricevute fiscali o scontrini di spese per la cura di animali.
  • Spese per attività sportiva dilettantistica ragazzi dai 5 ai 18 anni: quietanze di iscrizione ad associazioni sportive, palestre, piscine o altri impianti sportivi. La ricevuta deve riportare i dati anagrafici della società, i dati anagrafici di chi effettua l’attività sportiva e l’attività sportiva esercitata.
  • Spese per l’assistenza personale dei soggetti non autosufficienti: certificazione medica attestante la non autosufficienza, ricevute di pagamento, buste paga o CU rilasciata alla lavoratrice domestica inquadrata come Badante, fatture istituto di ricovero, società che fornisce il servizio di assistenza specifica.
  • Spese per sussidi tecnici/informatici atti a favorire l’apprendimento di soggetti minori o maggiorenni affetti da DSA (Disturbo specifico dell’apprendimento): certificazione medica, fattura acquisto sussidio.
  • Spese d’intermediazione immobiliare: fattura emessa dal mediatore e copia del rogito d’acquisto dell’abitazione principale.
  • Contributi previdenziali obbligatori e facoltativi: riscatti e/o ricongiunzioni ai fini pensionistici, e/o versamenti Inail per infortuni domestici.
  • Riscatto laurea agevolato – Pace Contributiva – D.L. 4/2019: Autorizzazione INPS + versamenti effettuati nel 2020.
  • Contributi a Fondi di Previdenza Complementare e/o Fondi Casse Sanitarie: certificazioni rilasciati dagli Enti cui si aderisce.
  • Assegno periodico corrisposto al coniuge: sentenza di separazione o divorzio, omologate dal Tribunale, ricevute attestanti i bonifici effettuati al coniuge, in mancanza, autocertificazione rilasciata dal coniuge circa le somme ricevute, corredata dal documento d’identità e codice fiscale del coniuge percettore.
  • Spese per canoni di locazione: contratto di locazione registrato, anche per gli studenti: contratto e ricevute del locatore che attestino il pagamento del canone.
  • Spese per canoni di leasing per abitazione principale: contratto leasing, fatture periodiche.
  • Spese di ristrutturazione edilizia: fatture, bonifici, copia della comunicazione di inizio lavori oppure autocertificazione nel caso in cui non necessiti Autorizzazione Comunale. Certificazione dell’Amministratore per le spese eseguite per parti condominiali, in caso di bonifico effettuato per errore con modalità ordinaria: autocertificazione ditta esecutrice dei lavori
  • Spese di riqualificazione energetica: fatture e bonifici, certificato di asseverazione redatto dal tecnico, ricevuta di invio telematico o ricevuta della raccomandata di invio della documentazione all’ENEA. In caso di bonifico ordinario: autocertificazione ditta esecutrice i lavori.
  • Spese risparmio energetico/ristrutturazione edilizia per installazione di contabilizzatori di calore e/o dispositivi multimediali per controllo da remoto: fatture e bonifici
  • Spese per acquisto mobili, destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione, ma deve trattarsi di un nuovo intervento di ristrutturazione iniziato dal 2019. Copia di fatture, ricevute di pagamento (bonifici o estratto carta di debito e/o di credito).
  • Spese di ristrutturazione edilizia finalizzate a ridurre il rischio sismico: documentazione rilasciata dal tecnico che abbia periziato l’immobile prima e dopo l’intervento di ristrutturazione, Autorizzazioni Comunali, fatture e bonifici specifici.
  • Spese per infrastrutture di ricarica veicoli elettrici: fatture e bonifici.
  • Bonus verde: Sistemazione a verde di aree scoperte edifici esistenti per lavori non eseguiti in autonomia. Fatture e bonifici attestanti i pagamenti.
  • Crediti d’imposta relativi ad anni precedenti: in caso di predisposizione di dichiarazione integrativa a favore presentata per gli anni d’imposta: 2015, 2016, 2017, 2018 Presentare la Dichiarazione + Ricevuta avvenuto invio telematico.

 

TRACCIABILITA’ DELLE SPESE DETRAIBILI


Dall’anno 2020 le spese che danno diritto alla detrazione del 19% spettano solo a condizione che siano state pagate con mezzi di pagamento tracciabili. Sono ammessi i versamenti eseguiti con bonifici bancari e postali, carte di credito, debito e prepagate, assegni bancari e circolari. Il contribuente deve dimostrare la tracciabilità mediante prova cartacea del pagamento tracciabile (es. ricevuta bancomat) oppure mediante l’annotazione in fattura o ricevuta fiscale del sistema di pagamento.
Sono escluse da questa disposizione le spese sostenute per acquisto di medicinali, dispositivi medici (anche occhiali) e prestazioni sanitarie rese in strutture sanitarie pubbliche o strutture private accreditate al SSN.


Importante!


Quelle riportate sono le spese più frequenti. Tuttavia, Vi invitiamo ad esibire la documentazione relativa ad eventuali ulteriori oneri affinché i nostri operatori possano valutare l’eventuale diritto ad ulteriori agevolazioni. Ricordiamo che molte delle spese elencate danno diritto alla detrazione anche se il costo è stato sostenuto dalle persone fiscalmente a carico. inoltre, quando l’onere è stato sostenuto per i figli, la detrazione spetta al genitore al quale è intestato il documento che certifica la spesa (fatta eccezione per le spese mediche). Se il documento è intestato al figlio, la spesa viene ripartita tra i due genitori che, eventualmente, possono suddividerla liberamente tra loro

 

ACCONTI

  • Modello F24 per pagamento di acconti e/o compensazioni di IRPEF – Add. Comunale e Regionale – Cedolare secca e relative ricevute telematiche, ove previsto.

 

AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO


Gli amministratori di condominio in carica al 31/12/2020 che presentano il 730 possono compilare il nuovo QUADRO K, per inviare la comunicazione relativa ai fornitori e agli acquisti di beni e servizi del condominio e fornire inoltre gli identificativi catastali del condominio nel caso siano stati realizzati interventi di recupero del patrimonio edilizio.

 

La documentazione relativa a quanto indicato nel modello 730 deve essere consegnata al CAAF per l’apposizione del visto di conformità, anche se i dati sono presenti nella dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle entrate.


Ai fini dell’apposizione del visto di conformità il CAAF è tenuto a verificare la documentazione indicata nella Circolare, che costituisce la Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta oggetto della dichiarazione, aggiornata annualmente dall’Agenzia delle entrate.


 

Ecco alcune delle novità fiscali che troviamo nel modello 730/2021 dichiarazione reddituale anno 2020:

Il nuovo bonus Irpef, che sostituisce l’ormai ex bonus Renzi; dallo scorso 1° luglio, infatti, è stato previsto un credito Irpef di 100 euro e una detrazione di 80 euro, per i redditi sopra i 28.000 euro, fino ad azzerarsi ai 40.000 euro.

l credito di imposta per l’acquisto di biciclette e monopattini, il cosiddetto bonus bici, per favorire la mobilità sostenibile;

l’inserimento degli importi delle donazioni a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza coronavirus, che possono essere portati in detrazione.

il bonus facciate, la detrazione del 90% delle spese per le ristrutturazioni degli esterni di edifici ubicati nelle zone A e B;

IL SUPERBONUS 110% – Nel caso siano state sostenute spese per interventi cosiddetti Trainanti o Trainati a partire dal 1/07/2020 e si intende richiedere la detrazione in dichiarazione oppure si voglia richiedere al CAAF Lazio CGIL assistenza per l’apposizione del visto di conformità e quindi la Cessione del Credito o lo Sconto in Fattura è necessario richiedere una consulenza specifica.

Nel caso per le stesse spese o anche per le spese di ristrutturazione edilizia o per le spese di risparmio energetico sia stato richiesto al fornitore lo Sconto in Fattura oppure sia stato richiesto ad un Istituto di credito o ad un intermediario finanziario la Cessione del Credito è necessario comunque presentare in sede di elaborazione del modello 730/2021 la relativa documentazione.

 

LE SEDI DEI CAAF CGIL IN PROVINCIA DI L’AQUILA:

Chi vuole può invece prenotare direttamente un appuntamento presso le sedi del CAF CGIL L’Aquila

L’AQUILA Via G. Saragat Nucleo Industriale Pile – L’Aquila, Tel. Centralino 0862.66001, mail: [email protected]

CARSOLI Via Roma, 57 – Carsoli, Tel. 0863.995888 – 0863.404038, mail: [email protected]

LUCO DEI MARSI Piazza Umberto I – Luco dei Marsi, Tel. 0863.40401, mail: [email protected]

CASTEL DI SANGRO Via Sangro snc – Castel di Sangro, Tel. 0864.845673, mail: [email protected]

PRATOLA PELIGNA Via Levante 37 – Pratola Peligna, Tel. 0864.273143, mail: [email protected]


SERVIZI FISCALI ANNO 2021 FISAC CGIL L’AQUILA
SERVIZI AGLI ISCRITTI Il servizio di assistenza fiscale modello 730  per gli iscritti FISAC CGIL  è gratuito.
Nulla sarà dovuto agli sportelli fiscali CGIL da chi si presenterà con la tessera CGIL 2021 ( sono esclusi  gli altri servizi  fiscali ) –
per ogni informazione [email protected]
Via G. Saragat (loc. Nucleo Ind. Pile) 67100 L’Aquila




ISP-UBI: un successo? Se sì, a che prezzo?


UN SUCCESSO?

SE SÌ, A CHE PREZZO?

Chiediamo interventi immediati

 

La migration è stata un successo. Le dichiarazioni trionfalistiche hanno un sapore amaro per chi opera nelle Filiali interessate.

I colleghi dell’IT sia ISP che UBI si sono prodigati con grande abnegazione, lavorando giorno e notte, sabati e domeniche comprese, per garantire un avvio positivo il 12 aprile, ma nelle Filiali la situazione è molto difficile, per i lavoratori e per i clienti. Ci vengono segnalate aggressioni verbali e colleghi che non reggono più allo stress accumulato in questi passati
mesi di pandemia e richiesta costante di risultati.

Le procedure sono lente e gli affiancatori in numero non sufficiente per dare supporto ai colleghi UBI. Anche quelli “da remoto” non riescono a operare perché sono pressati – come se nulla fosse – dalla assillante richiesta di risultati commerciali (il budget va sempre raggiunto e superato).
Spesso gli affiancatori, ai quali viene riconosciuta grandissima disponibilità, non conoscono la tipologia di lavoro dei colleghi che devono supportare.

Le Filiali – come più volte denunciato dal Sindacato – hanno estremo bisogno di nuove assunzioni. Nelle zone disagiate la situazione è ancora più grave e le assunzioni in FOL sono del tutto insufficienti. Le chiamate in attesa e inevase alla FOL stanno raggiungendo livelli preoccupanti nonostante le numerose ore di straordinario profuse.

I colleghi in malattia non vengono sostituiti; talvolta nelle zone rosse il servizio per appuntamenti salta; i clienti in attesa all’esterno della Filiale, in soprannumero sono ammassati, e ciò comporta un aumento del rischio epidemiologico.

Per chi vive nelle Filiali, l’integrazione non sembra un successo. Nella comunicazione dei trasferimenti, nelle assegnazioni i lavoratori sono stati troppo spesso considerati numeri, non persone.

Come se non bastasse, anche nei territori meno interessati dalla fusione del Gruppo UBI in ISP, c’è una riorganizzazione in atto che ha visto il cambiamento di mansione e lo spostamento, nonostante il Covid, di un gran numero di colleghi con il risultato che molti gestori non hanno ufficialmente un portafoglio, oppure sono divenuti gestori base. Registriamo una diminuzione del numero di gestori, un aumento smodato del portafoglio dinamico, in alcune realtà i 5.000 clienti assegnati sono diventati 12.000 e tutti i clienti hanno una lettera con riferimento il direttore di filiale!

Gravissima la pressione per le telefonate non risposte: ci risulta vi siano richieste di stampo inquisitorio ai gestori: “come mai non hai risposto alla telefonata delle ore 12.35 e a quella delle ore 13.05…?” Questi comportamenti sono inaccettabili!

Come Organizzazioni Sindacali chiediamo alla Banca un intervento per:

  • rivedere in aumento il piano complessivo di assistenza alle Filiali, nel numero delle persone coinvolte sia in presenza, sia in remoto, andando oltre alle tempistiche temporali inizialmente previste.
    Chiediamo una proroga dei periodi di affiancamento, in particolare di quello
    fisico;
  • adottare un programma di “contingency” immediatamente fruibile dal personale di rete che consiste in una sorta di manuale di istruzioni su cosa fare nel caso si verifichino situazioni particolari (ad esempio, cosa fare se un F24 viene respinto, oppure uno stipendio non va a buon fine, un bonifico risulta disguidato, una bolletta ritorna impagata);
  • rafforzare i numeri verdi a disposizione della clientela, soprattutto per le Imprese;
  • dare indicazioni di STOP immediato agli obiettivi commerciali fino quando non sarà superata l’attuale situazione di emergenza;
  • fare in modo che gli appuntamenti siano fissati direttamente dalla clientela con il proprio Gestore o che quelli fissati via app o web siano assoggettati ad una conferma da parte del Gestore stesso onde evitare spiacevoli inconvenienti e malintesi con il cliente;
  • una maggiore attenzione alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con dotazione di steward sensibilmente allargata e maggiore attenzione agli spazi;
  • un incontro a breve con le OOSS per fornire i numeri aggiornati dei Gestori Privati, base e sulle dimensioni dei portafogli. Rileviamo una riduzione dei Gestori Privati (in molte Filiali da 5 sono stati ridotti a 2/3) e di conseguenza temiamo un blocco della crescita e dei percorsi professionali, nonché un depauperamento della rete.

Rimane fermo il fatto che eventuali errori contabili/amministrativi che possono determinare anche ammanchi di cassa imputabili all’assenza della necessaria formazione o di affiancatori fisici – come sta avvenendo – non debbano essere posti a carico del lavoratore.

Milano, 16 aprile 2021

 

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

Leggi anche

https://www.fisaccgilaq.it/banche/intesa-sanpaolo/gli-rls-scrivono-a-isp-no-a-maggiori-rischi-per-attuare-progetti-aziendali.html




Sottoscritti i primi accordi di integrazione ISP-UBI

Dopo una lunga e complessa trattativa che si è protratta oltre i termini previsti in relazione alla integrazione di UBI in ISP abbiamo appena sottoscritto una serie di accordi che definiscono fin da subito diritti e garanzie per tutti le lavoratrici e i lavoratori del nuovo Gruppo ISP.

In particolare:

  • è stata evitata l’automatica estensione della normativa già vigente in ISP, ma si è invece proceduto fin da subito all’integrazione di alcune previsioni; per altre (con particolare riferimento a quelle sulla mobilità) sono state salvaguardate le normative in capo ai rispettivi destinatari fino a una ridefinizione complessiva e valida per tutta la platea da definirsi entro l’anno in corso; per alcuni aspetti troverà invece fin da subito applicazione per tutta la platea la normativa ISP (che potrà essere comunque oggetto di revisione in una fase successiva);
  • abbiamo costituito con decorrenza immediata la Commissione paritetica sulle Pressioni Commerciali, che dovrà intervenire per ricondurre a comportamenti corretti le insostenibili pressioni commerciali presenti sulla Rete;
  • sono state estese ai colleghi ex UBI le previsioni in capo ai Percorsi Professionali, compresa la previsione del trattamento economico corrispondente al 3A/4L al 32° anno di servizio;
  • sempre in ambito di percorsi professionali per i dipendenti ISP sono stati abbreviati di 4 mesi i percorsi attualmente in corso;
  • sono state migliorate le regole di rinnovo e durata per i Part Time;
  • con riferimento al Buono pasto, ne è stato previsto il valore a 7 euro dal 1° luglio per tutti i dipendenti del Gruppo a Full time (o Part time con intervallo). I Part time senza intervallo avranno diritto anche in ISP al Buono pasto di € 5,29;
  • sono state estese a colleghe/i ISP le previsioni in tema di “Pacchetto Giovani” e “Assegni familiari con Handicap” di derivazione (con alcune modifiche) della normativa UBI;
  • è stato definito un incremento molto sensibile degli importi del Premio variabile di risultato (PVR), con un incremento di oltre il 20% sulle fasce professionali più basse

Pensiamo che questo accordo sia un primo fondamentale passo nel percorso che porta:

  • in questa prima fase all’integrazione di due realtà molto articolate e complesse;
  • in prospettiva al complessivo rinnovo e miglioramento entro dicembre 2021 di tutta la contrattazione di secondo livello del Gruppo ISP.

 

Fisac/Cgil Intesa Sanpaolo

 

ALLEGATI:

 

 




I documenti per i nuovi nati: come richiederli

Tutti i documenti che risultano rilasciati ai genitori dei neonati sono di fondamentale importanza.

Infatti, tutti questi documenti sono indispensabili per usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.

In maniera estremamente sintetica stileremo un elenco dei documenti, che sono i seguenti.

 

Certificato anagrafico o atto di nascita

Il certificato anagrafico di nascita è una certificazione che indica il luogo e la data di nascita e che viene rilasciato alle persone residenti in un Comune specifico.

Tale certificato risulta redatto sulla base delle risultanze anagrafiche e non di stato civile e quindi è possibile rilasciarlo anche a coloro che non hanno l’atto di nascita trascritto nei registri di Stato Civile ma sono residenti.


Codice fiscale

Il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione dei cittadini nei rapporti con le amministrazioni e gli enti pubblici.

Per l’attribuzione del codice fiscale ad un neonato esistono due procedure distinte a seconda della Regione in cui è avvenuta la nascita.

  • il codice fiscale viene attribuito dai Comuni ai neonati, al momento della prima iscrizione nei registri d’anagrafe della popolazione residente, attraverso il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria
  • nel caso in cui la denuncia è fatta in ospedale, esiste uno sportello dedicato al centro nascite, che fa da tramite tra cittadino e Comune.

Per verificare che il codice fiscale sia corretto seguite la procedura descritta a questo link. In caso di codice fiscale bloccato seguite, invece, la procedura descritta a questo link.

Carta d’Identità

La carta d’identità dev’essere fatta obbligatoriamente al bambino al compimento del terzo anno d’età.

Tuttavia prima è obbligatoria solo nel caso in cui il piccolo debba viaggiare in aereo o comunque espatriare (è possibile farla già nei primi giorni dopo la nascita).

Si ricorda che:

  • la carta d’identità rilasciata ai minori di tre anni ha validità di tre anni
  • mentre quella rilasciata ai minori di età compresa fra i tre ed i diciotto anni ha validità dicinque anni e la scadenza è posticipata al compleanno successivo
  • infine a partire da 12 anni (compiuti) il minore dovrà anche firmare il documento.

Passaporto per neonati

Tutti i minori di cittadinanza italiana per espatriare devono essere in possesso di un documento personale valido per l’espatrio quindi del passaporto, o per i Paesi UE, anche della carta di identità valida per l’espatrio.

Per poter garantire una maggiore individualità e sicurezza ai minori italiani la normativa (estesa anche alle carte d’identità rilasciate dai Comuni) prevede che i passaporti per minori abbiano due diverse tipologie di validità, al fine di garantire l’aggiornamento della fotografia e la identificazione del minore ai controlli di frontiera:

  • Minore da 0 a 3 anni: validità triennale
  • Minore dai 3 ai 18 anni: validità quinquennale

Quando arriva la Tessera Sanitaria a un neonato?

Come abbiamo anticipato prima il Codice Fiscale risulta conferito ai neonati dal comune al momento dell’iscrizione ai registri dell’anagrafe tramite un sistema telematico di collegamento con l’anagrafe tributaria.

Consequenziale all’assegnazione del Codice Fiscale è quello della Tessera Sanitaria per l’individuo appena nato.

Infatti, ai nuovi nati, dopo l’attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, viene inviata automaticamente una tessera sanitaria con validità di un anno.

Alla sua scadenza, una volta acquisiti i dati di assistenza dalla Asl competente, viene inviata la tessera con scadenza standard.

Ma come fare per richiederla se non è stata ancora ricevuta?

Per richiedere la tessera sanitaria per i nuovi nati è necessario che un genitore si presenti allo sportello dell’AUSL del Comune di residenza muniti di:

  • certificato di nascita (o autocertificazione)
  • e codice fiscale del bambino.

IMPORTANTE: completata questa procedura il rilascio del documento è immediato.

Ulteriori informazioni

Si ricorda che per tutte le informazioni e le risposte ad altre domande sulla Tessera sanitaria si può consultare il sito “Progetto Tessera Sanitaria”.

Per avere maggiori dettagli è comunque sempre possibile rivolgersi al numero verde dell’Agenzia delle Entrate: 800.030.070.

Tutte le informazioni sull’argomento, comunque, sono a disposizione dei cittadini nell’apposita sezione del sito web dell’Agenzia delle entrate.

 

Fonte: www.lentepubblica.it

 




Gli RLS scrivono a ISP: no a maggiori rischi per attuare progetti aziendali

Al Datore di Lavoro di
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Dott. Fabio Rastrelli

 

Al R.S.P.P. di
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Arch. Dario Russignaga

Al Medico Coordinatore di
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Dott. Maurizio Coggiola


Su periodicità riunioni e urgenze legate alla fase

Buongiorno,
gli RLS rispetto alla riunione plenaria di venerdì scorso, il cui O.d.g. era il seguente:

– Quadro epidemiologico
– Quadro normativo
– Attività di affiancamento integrazione UBI
– Approfondimento Lettera RLS Next WOW

evidenziano che, in considerazione della ristrettezza del tempo concesso alla riunione, i punti 1 e 4 non sono stati minimamente toccati, in quanto si è proceduto ad una interessante illustrazione dei provvedimenti riguardo le future vaccinazioni in azienda, comprimendo il tempo a disposizione per la trattazione degli altri punti all’O.d.g.

Consideriamo una grave mancanza aziendale la sostanziale assenza di confronto sull’imminente partenza del modello New WOW.

Ci troviamo in una fase cruciale di ristrutturazione aziendale, dalle cospicue ricadute in termini di salute e sicurezza, per giunta in corrispondenza di inediti picchi dei contagi, pervasività delle zone rosse e tuttora insufficiente diffusione dei vaccini. Chiediamo di ritornare, per il momento, alla cadenza settimanale delle riunioni plenarie e di organizzare, nel medesimo arco temporale, anche le riunioni territoriali di raccordo e di coordinamento.

Riteniamo non adeguata la durata di due ore delle riunioni plenarie in questo particolare contesto di riorganizzazione aziendale e di pesanti cambiamenti del modello organizzativo del lavoro; il tempo é insufficiente per consentire l’esposizione delle nostre ragioni e per affrontare un esauriente confronto con la parte aziendale: richiediamo pertanto un’ulteriore riunione, entro questa settimana, sugli argomenti richiamati con la presenza di BDT, di durata congrua rispetto ai temi da affrontare (es. un’intera mattinata o pomeriggio).

Per quanto appreso venerdì scorso, riteniamo molto rischiosa dal punto di vista epidemiologico la previsione di affiancamenti fisici ai colleghi UBI, a nostro avviso riguardanti conoscenze trasmissibili anche da remoto; in ultimo sottolineiamo i numerosi trasferimenti che avverranno a far tempo dal 12 c.m. in ogni ruolo organizzativo (Direttori, Coordinatori, Gestori) e le eccezioni espresse dai tecnici dell’ASL di Torino 3 Rivoli relativamente all’idoneità al rischio biologico per le visiere fornite dall’Azienda.

Per questo motivo ribadiamo la richiesta che gli affiancamenti vengano effettuati prioritariamente in remoto, salvo casi del tutto sporadici, nei quali andrà garantito comunque il distanziamento minimo di legge, pari a un metro, con le necessarie pause, vista la difficoltà che i colleghi avranno dato l’utilizzo continuativo delle visiere durante le ore lavorative, come già evidenziato dai medici competenti aziendali. Nel caso di affiancamento in presenza, particolare attenzione dovrà essere posta affinché ai colleghi dell’ex rete Ubi siano forniti per tempo idonei DPI, quali le visiere.

Altresì riteniamo che la mobilità interna, ancorché non più espressamente vietata dal legislatore, resti un elemento di forte rischio contagio. Chiediamo quindi il mantenimento delle attuali limitazioni alle trasferte.

In ottemperanza al Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sar-Cov2 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 6 aprile 2021, ribadiamo la richiesta di un corposo utilizzo dello smart working, trovando irrazionale ed ingiustificato il ricorso ad attività quasi esclusivamente in presenza vista la situazione di grave crisi pandemica, che espone il personale ad un potenziale rischio di contagio.

Occorre non abbassare l’attenzione sul rispetto delle distanze e sul contenimento degli affollamenti nei luoghi di lavoro, in ogni contesto: a titolo esemplificativo e non esaustivo, appaiono particolarmente critiche le imminenti introduzioni delle filiali Agribusiness, in un contesto di forti accorpamenti.

Riteniamo che nessuno debba essere esposto a maggior rischio per attuare un progetto aziendale posto in essere in un momento critico, e non possiamo che evidenziare un elemento stridente: in altri frangenti, nonostante richieste contrarie da parte sindacale, la formazione non viene mai erogata in presenza.

Ricordiamo che è compito del Datore di Lavoro, ai sensi del D. 81/2008, garantire in ogni frangente, ed in ogni passaggio aziendale, la massima tutela possibile della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

Milano, 12 aprile 2021

 

GLI RLS DI GRUPPO INTESA SANPAOLO




Arriva l’Assegno Unico per i figli

La Legge di Stabilità ha previsto una grande novità per il sostegno economico delle famiglie. A decorrere dal prossimo 3 luglio verrà introdotto l’Assegno Unico per i Figli che andrà a sostituire gli assegni familiari, le detrazioni Irpef e altre misure dedicate alle famiglie.

L’assegno unico sarà una grande novità, introdotta dalla legge di Bilancio per il sostegno economico delle famiglie, e che coinvolgerà circa 11 milioni di persone.

Sarà rivolto a:

  • genitori lavoratori dipendenti, autonomi e incapienti;
  • verrà riconosciuto dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di ciascun figlio;
  • sarà composto da una quota fissa e una variabile calcolata in base al numero dei figli ed alla loro età e che terrà conto del valore ISEE.
  • le famiglie con figli disabili avranno diritto a una maggiorazione del sostegno nella misura minima del 3o% fino a un massimo del so%.

All’introduzione dell’assegno unico per i figli seguirà il graduale superamento/soppressione delle seguenti prestazioni bonus:

  • Assegno al nucleo familiare ANF
  • Detrazioni Irpef figli a carico
  • Assegno di natalità o Bonus Bebè
  • Premio alla nascita o Bonus Mamma Domani
  • L’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, erogati dai Comuni

Tenuto conto dell’ampia platea destinataria della misura consigliamo di richiedere già l’attestazione ISEE 2021 necessaria alla richiesta dell’assegno unico.

Tutti coloro che sono in possesso dell’identità elettronica (SPID) possono richiedere l’Isee direttamente dal sito dell’INPS, anche nella versione precompilata.

Per chi non fosse in possesso della SPID, o preferisse utilizzare la procedura tradizionale, i CAAF CGIL sono a disposizione di chiunque ne facesse richiesta.

Prenota subito la tua pratica ISEE 2021, rivolgiti al CAAF CGIL o al tuo rappresentante sindacale FISAC CGIL

Fonte: Fisac BPER Banca




I tecnici contro il condono: “Una beffa per gli onesti”

Il no di Banca d’Italia, Corte dei conti e UBP.


Il condono agli evasori contenuto nel decreto Sostegni arriva in Parlamento con il marchio d’infamia apposto da tre delle massime istituzioni preposte al controllo del bilancio dello Stato. “Un beneficio erogato a un vastissimo numero di soggetti, molti dei quali presumibilmente non colpiti sul piano economico dalla crisi, che genera disorientamento e amarezza per coloro che adempiono e può rappresentare una spinta ulteriore a sottrarsi al pagamento spontaneo per molti altri”.
È questo il giudizio senza appello della Corte dei Conti nella memoria depositata alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. “Questo è il terzo annullamento unilaterale di cartelle adottato nell’ultimo ventennio – si legge – a conferma di una sostanziale impotenza dello Stato a riscuotere i propri crediti”.

La sanatoria delle cartelle emesse tra il 2000 e il 2010 sotto i 5mila euro (e per chi ha un reddito inferiore ai 30 mila euro) ha un costo secco per l’Erario di 666 milioni. In base al decreto lo Stato dovrebbe rinunciare al pagamento anche di cartelle esattoriali rateizzate e in corso di riscossione. Un risultato politico che va ben oltre quanto ottenuto, tra flat tax e “saldo e stralcio”, con il precedente governo giallo-verde dal principale sponsor del condono, la Lega, che ora nella discussione parlamentare tenta addirittura il raddoppio del tetto a 10mila a cartella.
Come spiega l’Ufficio parlamentare di Bilancio nella sua relazione “vi è il rischio che l’introduzione di forme di definizione agevolata, che costituiscono vere e proprie forme di condono, possa comportare in prospettiva anche una riduzione della riscossione ordinaria”.

La cancellazione di debiti a fronte dei quali la percentuale di recupero sarebbe relativamente bassa, consentirebbe di concentrare l’attività sulle cartelle sulle quali sono più alti i tassi di riscossione, riconoscono gli esperti dell’Authority dei conti pubblici. “Va tuttavia rilevato – spiega l’Upb – che un decreto volto a sostenere le imprese, i lavoratori e le famiglie per i disagi economici subiti per effetto del perdurare della pandemia non appare costituire lo strumento più idoneo per introdurre misure per l’annullamento dei debiti residui che, oltre a rappresentare un condono, sono dirette a migliorare l’attività di riscossione”.

La Banca d’Italia allarga il giudizio negativo pure agli altri sconti fiscali del decreto Sostegni. L’eliminazione delle sanzioni per le irregolarità nelle dichiarazioni 2017 e 2018 delle partite Iva e la cancellazione delle vecchie cartelle “si prospettano come condoni, con incentivi negativi per l’affidabilità fiscale degli operatori e disparità di trattamento nei confronti dei contribuenti onesti.

 

Articolo di  Luciano Cerasa su “Il Fatto Quotidiano del 10/4/2021




Conversion Weekend UBI-ISP. Recuperi e straordinario

Sintesi delle normative applicabili in occasioni del Conversion Week End e dei successivi affiancamenti


In relazione all’operazione di incorporazione di UBI in ISP, vi riassumiamo comunque qui di seguito le principali previsioni – in tema di orari e prestazioni – per i colleghi coinvolti:

  • nel fine settimana del 10 e 11 aprile

ed eventualmente

  • nella prima mattinata di lunedì (in anticipo rispetto all’inizio del consueto orario),

riteniamo utile riepilogare le previsioni contrattuali per le prestazioni lavorative svolte in queste giornate.

SABATO

Aree Professionali

Nel caso di dipendenti appartenenti alle Aree Professionali, il lavoro prestato di sabato dà diritto:

  • al compenso per lavoro straordinario (pari, di sabato, a un compenso corrispondente alla paga oraria maggiorata del 30%),

o, in alternativa,

  • al recupero con banca delle ore

Quadri Direttivi

Il quadro direttivo ha diritto di compensare la prestazione lavorativa effettuata di sabato con un recupero temporale di pari entità.

DOMENICA

Aree Professionali

Nel caso di dipendenti appartenenti alle Aree Professionali il lavoro prestato di domenica dà diritto

  1. sia al compenso per lavoro straordinario (pari, di domenica, a un compenso corrispondente alla paga oraria maggiorata del 25%),
  2. sia al riposo compensativo.

Quadri Direttivi

Come per il sabato, il quadro direttivo ha diritto di compensare la prestazione lavorativa effettuata di domenica con un recupero temporale di pari entità.

LUNEDÌ 12 APRILE: EVENTUALI ATTIVITÀ AL DI FUORI DEL CONSUETO ORARIO

Aree Professionali

La tabella che segue riepiloga il trattamento spettante per la prestazione lavorativa prestata in giorno feriale in un arco temporale diverso dal consueto orario di lavoro (sia che la prestazione aggiuntiva preceda o segua tale orario): .

Se prestazione rientrante nelle prime 50 ore annue (limite comprensivo della dotazione annua iniziale di 15 ore e 30 minuti): Lavoro Supplementare recupero con banca delle ore
Se prestazione rientrante nelle successive 50 ore: Lavoro Straordinario a scelta del dipendente:

paga oraria maggiorata (+25%)

oppure

recupero con banca ore

Se prestazione rientrante nelle successive 50 ore (quindi in caso di superamento delle 100 ore complessive) Lavoro Straordinario paga oraria maggiorata (+25%)

Part Time: I dipendenti a Part time possono sempre scegliere tra la remunerazione e il recupero.

Quadri Direttivi

Il recupero sarà effettuato tramite criteri di “autogestione” individuale.

 

Fonte: Fisac Banca Intesa

 




CGIL CISL UIL con ABI e ANIA firmano il protocollo per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro

“Nella serata del 6 aprile abbiamo raggiunto un’intesa importante per quanto riguarda l’aggiornamento del protocollo sulla salute e sicurezza, e la stipula di un nuovo protocollo per la vaccinazione nei luoghi di lavoro in coerenza e nel rispetto delle priorità definite nel piano strategico nazionale di vaccinazione”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine del tavolo.

Questi due protocolli sono una conferma della centralità del valore della protezione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e nel Paese. Con queste intese governo e parti sociali con il contributo dell’Inail dimostrano l’importanza di un lavoro condiviso per combattere e sconfiggere il virus”, conclude Landini.


Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro: scarica il documento

 

Nota di ABI

(7 aprile 2021) ABI ha preso parte al confronto promosso dal Governo che si è concluso con la firma del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”.

Le Banche potranno vaccinare i propri dipendenti che lo vorranno quando le dosi di vaccino saranno disponibili.

Nel settore bancario tale percorso è stato favorito e sostenuto dalla preventiva condivisione tra ABI, Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin, del Verbale di riunione del 17 marzo 2021, in cui le Parti nazionali si sono impegnate a favorire la realizzazione del percorso per la somministrazione dei vaccini da parte delle imprese di settore ai propri dipendenti.

Il Protocollo firmato è di estrema rilevanza, considerato il delicato momento che sta ancora vivendo il Paese, e testimonia l’alto senso di responsabilità di tutte le Parti coinvolte. “Con la firma di ABI del Protocollo per la somministrazione dei vaccini nei luoghi di lavoro”, sottolinea Poloni, Presidente del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro, “le Banche confermano e rafforzano il proprio impegno nel contribuire al superamento dell’emergenza sanitaria e delle sue drammatiche conseguenze sostenendo la veloce realizzazione della copertura vaccinale”.

A seguito della condivisione del Verbale di riunione del 17 marzo scorso tra ABI e Organizzazioni sindacali di settore Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin” continua Poloni “moltissime Banche hanno già manifestato la disponibilità alla vaccinazione dei colleghi”.

Per quanto concerne le misure da adottare per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del virus Covid-19, il settore bancario è dotato di autonomi Protocolli condivisi con i Sindacati nazionali fin dall’inizio della pandemia, tempo per tempo aggiornati dalle Parti medesime in relazione all’evoluzione della situazione sanitaria.




Alleanza: i problemi degli amministrativi

Alleanza ha deciso unilateralmente e senza dare alcuna motivazione, di non retribuire più le provvigioni occasionali ai propri SQS/RQS, in violazione dell’art.109 del CCNAL che impone l’obbligo di informare preventivamente le OO.SS. in caso di modifiche al sistema provvigionale.

Questo è l’ennesimo segnale di indifferenza nei confronti dei colleghi SQS che oltre a non potere più acquisire contratti, non sanno neanche come e cosa fare per avere riconoscimenti economici aggiuntivi.
Il trattamento riservato loro si unisce all’ampio malcontento diffuso fra la rete commerciale per i comportamenti destabilizzanti assunti dall’azienda.

Continua, quindi, l’accanita opera di penalizzazione perpetrata ai danni degli impiegati amministrativi negli ultimi anni da parte della nostra Azienda, che ha visto l’apice lo scorso 2020 con la drastica revisione del Sistema Premiante, erogato a meno persone e con importi molto inferiori rispetto agli anni passati.
Ad oggi l’azienda non ha ancora comunicato i parametri del sistema premiante, in che termini e quando verrà erogato per il 2021.
Se Alleanza ha intenzione di premiare gli amministrativi in base a degli obiettivi, questo è sicuramente il modo peggiore per farlo.

Alleanza si è dimostrata sorda a qualsiasi grido di allarme lanciato contro l’iniziativa aziendale di eliminare le verifiche sostituendole con le nuove Welcome Call non consentendo lo stesso grado di approfondimento che permetteva di intercettare eventuali comportamenti non corretti.
Tali intercettazioni potrebbero, invece, contribuire al contenimento degli indici di portafoglio ed al miglioramento della correntizzazione.
Per non parlare, poi, delle tante responsabilità attribuite agli impiegati per il calo degli indici di portafoglio, che invece sono unicamente conseguenza delle difficoltà economiche che oggi la popolazione soffre a causa delle restrizioni legislative legate all‘emergenza pandemica in corso ormai da più di un anno.
La responsabilità non può essere addebitata a chi fa una telefonata di benvenuto!

Gli impiegati combattono tutti i giorni con sistemi informatici inefficienti ed irrazionali: ARC, PVV, Field Care.
Si sobbarcano, in vari casi, dell’attività aggiuntiva di sostituzione o supporto di altre Agenzie (peggio se scoperte), compromettendo il presidio sull’Agenzia diretta e creando, di conseguenza, malumori tra i clienti ed i produttori.
Devono svolgere anche funzioni di focal point sui danni, di competenza dei colleghi commerciali, ed altro ancora.

Hanno visto i loro carichi di lavoro aumentare in modo vertiginoso negli ultimi anni, a livelli impossibili da gestire, rivestendo sempre più ruoli da CALL CENTER, non previsti contrattualmente.
Sono costretti ogni giorno a stilare inutili e ripetitivi file excel e word richiesti da questo o quell’Ispettore Regionale o Sovraintendente o Agente Generale.
Subiscono quotidianamente incredibili pressioni sulle svariate campagne di portafoglio salvo, a conclusione delle stesse, non avere le classifiche ufficiali che, con trasparenza, indichino i nominativi delle Agenzie vincitrici.
Chiediamo, a tal proposito, che vengano resi pubblici i risultati della Campagna di Recupero Portafoglio appena chiusa.
Ciò nonostante, gli Impiegati Amministrativi continuano imperterriti a garantire un indiscutibile eccellente servizio.
Quando sarà riconosciuto il loro impegno? Quando saranno rimessi in condizioni di lavorare con serenità?

Italia, 2 aprile 2021

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA