Gruppo Generali: accordo per la formazione finanziata da FBA.

COMUNICATO

Si è concluso ieri, 30 novembre 2020, il processo di confronto, e condivisione tra aziende e OO.SS., dei piani di formazione per il Gruppo Generali, che saranno finanziati nel 2021 dal Fondo Banche Assicurazioni (FBA).

Il Fondo paritetico tra Aziende e Organizzazioni Sindacali eroga ogni anno finanziamenti per la formazione, a fronte di progetti che vengono elaborati e sottoscritti dalle Parti sociali.

Il Piano di Formazione Finanziata 2020, denominato “Gruppo Generali – Partner di vita più vicini”, per il secondo anno di seguito è stato predisposto da una Commissione Paritetica composta da rappresentanti delle diverse OO.SS. di tutte le aziende del Gruppo e da colleghi del settore People Value & Engagement.

Il Piano è stato elaborato dopo un confronto dinamico che ha visto il Gruppo recepire diverse indicazioni delle OO.SS.

Attenzione particolare nella stesura del Piano è stata rivolta anche a programmi di Inclusion, secondo i criteri di età e genere, come anche a questioni legate alla necessità attuale di formazione, prevalentemente da remoto.

Le OO.SS. esprimono soddisfazione per il percorso condiviso su questo tema ed auspicano che questa metodologia di confronto venga attuata anche in futuro.

 

FIRST/CISL FISAC/CGIL F.N.A. SNFIA UILCA
Coordinamenti Nazionali Rappresentanze Sindacali




Sanità colabrodo in Abruzzo, responsabili paghino

Di seguito riportiamo il comunicato stampa pubblicato in data 1/12 dalle Segreterie Regionali di Cgil, Cisl, Uil


COVID, SINDACATI: “SANITÀ COLABRODO IN ABRUZZO,
RESPONSABILI PAGHINO”

Cgil, Cisl, Uil: “Vaccini introvabili, medici in rivolta, ospedali in condizioni
indecenti, tracciamento inefficiente. Danni alla salute dei cittadini.
La Regione dica la verità”


PESCARA, 1 dicembre – “Sanità colabrodo in Abruzzo, i responsabili paghino per i danni alla salute dei cittadini abruzzesi. Vaccini introvabili, medici di famiglia in rivolta, condizioni di alcuni presidi ospedalieri non degne di un paese civile, inefficacia
del sistema di tracciamento, mobilità sanitaria passiva alle stelle”. Questo il quadro che emerge sul sistema sanitario abruzzese secondo Cgil, Cisl, Uil Abruzzo, i quali sottolineano che “mentre il presidente Marsilio continua a dire che tutto va bene e
risponde con supponenza ai tanti giornalisti, associazioni, cittadini, che lamentano una condizione grave, tace sulle tante verità che stanno emergendo circa lo stato di degrado di alcuni nosocomi”.

In particolare, i sindacati citano il caso dell’ospedale di Avezzano, per cui “l’Abruzzo ha tristemente raggiunto le cronache  nazionali per lo stato indecente in cui era costretto ad operare il personale sanitario ed il conseguente stato di incuria dei
pazienti ricoverati. Stranamente – osservano le tre sigle -sui fatti che si sono verificati, il silenzio del Presidente Marsilio e dell’assessore Verì è assordante, nonostante sia proprio compito dell’ente Regione porre in essere l’attività di vigilanza e controllo sulle aziende Usl abruzzesi”.

“Non ci risulta che la Regione stia prendendo provvedimenti nei confronti dei responsabili della gestione del nosocomio di Avezzano – aggiungono – mentre sembra avallare la politica della direzione Asl di aprire un’indagine contro quei lavoratori che
hanno avuto il coraggio di denunciare il degrado nel quale versava quella struttura al fine di proteggere e ridare dignità agli operatori ed ai pazienti ospedalizzati”.

“Così come è assordante il silenzio del Presidente e dell’assessore alla Salute sul ritardo nelle vaccinazioni antinfluenzali che, dopo le prime risposte evasive – proseguono Cgil, Cisl e Uil – oggi vedono il silenzio del Governo Regionale su tematiche
troppo importanti per la vita delle persone perché non si pretenda la assoluta chiarezza di quanto è accaduto e si individuino le responsabilità di vertice. Di fronte ai cittadini giustamente infuriati che si vedono negare diritti fondamentali, di fronte
alle denunce dei medici di medicina generale e delle associazioni sindacali non si può tacere”.

“Il quadro – affermano i tre sindacati – è oramai evidente: la Regione è responsabile della carenza dei vaccini per i cittadini abruzzesi. Ad oggi mancano oltre 150mila dosi. Si proceda a sanare al più presto questa ingiustificata inadempienza, che impedisce di fatto ai cittadini abruzzesi il loro sacrosanto diritto a vaccinarsi come il resto del Paese senza lasciar fuori nessuno, e si individuino le responsabilità. Le Procure faranno di certo il loro lavoro, ma i cittadini devono avere risposte da coloro che sono stati eletti per programmare e per vigilare sulla sanità abruzzese”.

Secondo le tre sigle, “in una fase complicata come questa, un’informazione trasparente e dettagliata è quanto mai necessaria: non solo annunci e parole, ma dati e fatti. I sindacati ed i cittadini – proseguono – hanno diritto di conoscere i dati relativi
al tracciamento dei contatti Covid-19, alle attività svolte dalle Usca ed in generale a tutte le informazioni utili a valutare le azioni messe in campo ed i risultati ottenuti. I sindacati, tra l’altro, dopo numerose segnalazioni, sono ancora in attesa che la
Regione e le Asl abruzzesi costituiscano il Comitato ristretto per la sicurezza degli operatori sanitari”.

“Allo stato attuale l’Abruzzo sta vivendo una forte penalizzazione derivante dall’essere tra le cinque regioni d’Italia ancora in zona rossa. Di certo, quanto più funzionerà il servizio sanitario, dalla prevenzione alla cura, tanto più saremo in grado di svolgere una vita ‘quasi normale’ e di tutelare l’occupazione, le imprese ed il tessuto economico della nostra regione. Mai come oggi – concludono Cgil, Cisl e Uil Abruzzo – la tutela della salute è intimamente collegata al benessere economico delle persone, al punto che curare i cittadini significa garantire loro la salute, ma anche il benessere economico e sociale dell’intera comunità”




Intesa – UBI – BPER: tutele e garanzie

UBI Banca Gruppo BPER

 

2 dicembre 2020: terzo incontro sulla cessione delle filiali

TUTELE E GARANZIE

 

Si è tenuto ieri il terzo incontro relativamente alla cessione delle filiali a BPER. Intesa Sanpaolo ha comunicato di aver ricevuto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato la richiesta di perfezionare la cessione delle filiali ISP a BPER entro febbraio 2021, anziché nel mese di giugno 2021.

La Delegazione aziendale ha illustrato i dati che avevamo richiesto nel precedente incontro, relativamente ad una più precisa disaggregazione sul territorio del personale coinvolto nella cessione e ad una evidenziazione delle varie forme di copertura sanitaria e di previdenza complementare in essere.

E’ stato inoltre consegnato un documento che consente una dettagliata comparazione di tutti i trattamenti economici e normativi in essere nei tre Gruppi.

Relativamente alle tutele in capo ai lavoratori ceduti BPER ha dichiarato le seguenti disponibilità:

  • Conferma della salvaguardia occupazionale delle 5107 risorse oggetto di cessione

  • Mantenimento fino al 31 dicembre 2021 dei trattamenti economici e normativi previsti dalla contrattazione di secondo livello nelle Aziende di provenienza

  • Impegno a ricercare entro il 30 settembre 2021 un accordo di armonizzazione per tutto il personale del Gruppo BPER

  • Tutela della professionalità acquisita e dei percorsi professionali in essere, ove previsti dalla contrattazione aziendale

  • Salvaguardie per la localizzazione territoriale delle strutture di Sede oggetto di cessione

BPER ha inoltre dichiarato che la formazione ai colleghi ceduti inizierà il prossimo 9 dicembre, con un piano totalmente on-line relativo a procedure, processi, prodotti e ruolo professionale. Da subito sarà applicato il modello distributivo BPER nelle filiali oggetto di cessione.

Nel supporto all’operazione saranno coinvolti circa 2.500 colleghi di BPER in veste di “coaching” ai nuovi colleghi e di affiancatori nelle filiali, per un periodo di indicativamente tre mesi.

Il prossimo incontro di trattativa è stato previsto per il 9 dicembre.

Come FISAC-CGIL abbiamo nuovamente ribadito la nostra contrarietà ad alcuni aspetti inerenti l‘individuazione del ramo ceduto che riteniamo non corrispondano a criteri omogenei. In particolare facciamo riferimento al personale lungo assente per maternità ed aspettativa ed ai distacchi.

Le disponibilità dichiarate dalle Controparti in tema di trattamenti economici e normativi vanno adeguatamente approfondite nella prosecuzione della trattativa, al fine di assicurare il pieno rispetto dei diritti e delle tutele individuali.

La situazione del tutto nuova che si viene a creare nel Gruppo BPER, che per dichiarazione aziendale porterà ad un incremento del 40% delle attività, dovrà essere attentamente valutata nel corso della trattativa, con l’obiettivo di garantire a tutti i lavoratori del Gruppo le necessarie tutele normative e contrattuali ed il mantenimento dei livelli occupazionali.

Segreterie FISAC CGIL
Intesa Sanpaolo – UBI Banca – BPER




Unicredit: comunicato stampa unitario sull’uscita di Mustier dal Gruppo

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT


Comunicato stampa

La notizia del passo indietro dell’AD di Unicredit JP Mustier era da giorni nell’aria, il C.E.O. di Unicredit non ha mai mostrato reale attenzione al perimetro italiano del Gruppo.

In questi anni a guida Mustier il Gruppo Unicredit, grazie allo straordinario impegno dei Lavoratori, è riuscito ad affrontare una situazione di crisi molto complicata. La banca ha sì risolto il problema dei crediti deteriorati e raggiunto indici di solidità patrimoniale di valore, viceversa è innegabile il mancato raggiungimento degli obiettivi aziendali di sinergia ed efficienza previsti dal Piano.

Non convince il nuovo piano industriale T23 che prevede l’abbandono di molte zone del Paese con una significativa chiusura di sportelli, un progetto di crescita interna dell’azienda basato su una digitalizzazione esasperata e sempre più spesso farraginosa, ed una preoccupante e costante diminuzione dell’occupazione; Mustier ha attuato una fortissima politica di riduzione dei costi, ma con una strategia di fatto inesistente sui ricavi.

Inoltre il ventilato scorporo degli assett esteri con una sub-Holding quotata a Francoforte, rischia di depauperare la centralità di Unicredit come Gruppo Paneuropeo con solide basi in Italia.

È emersa pertanto una prospettiva assai carente nel medio e lungo periodo; reduci da una politica di disimpegno del Gruppo sul perimetro italiano, perseguita con la vendita dei “gioielli di famiglia” e con una scelta di cessioni che il Sindacato ha sempre criticato con oggettive motivazioni.

La crescita degli utili quindi poggia ancora una volta sul taglio indiscriminato dei costi, soprattutto dei costi del personale e dell’occupazione e su una linea imprenditoriale che si è allontanata dal cuore italiano dell’Azienda.

Riteniamo sia necessario che il CDA di Unicredit indichi al più resto la strada da intraprendere per evitare che questa fase di incertezza abbia conseguenze finanziarie ed economiche sull’intero Gruppo, con particolare attenzione ai Lavoratori e Lavoratrici del perimetro italiano.

Unicredit ha affrontato la crisi pandemica con la forza di un solido gruppo; ora auspichiamo che si focalizzi sul proprio ruolo di Gruppo a trazione italiana in ambito europeo, consolidando l’azienda nel Paese e mantenendone l’unità complessiva, perseguendo certamente la crescita dei ricavi e delle attività di business, coniugandole nel contempo con la tenuta occupazionale e il benessere lavorativo delle lavoratrici e dei lavoratori, nel rispetto del territorio, delle famiglie e delle imprese.

Milano, 02/12/2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN




Lotteria degli scontrini: dal primo dicembre è possibile registrarsi

Conto alla rovescia per la lotteria degli scontrini, la lotteria nazionale e gratuita che partirà il primo gennaio prossimo e che prevede estrazioni e premi settimanali, mensili e annuali.

Ecco come funziona e come registrarsi. L’avvio è stato infatti spostato al primo gennaio 2021 dal decreto rilancio a causa della pandemia, ma da oggi è già possibile registrarsi e generare il codice lotteria (codice alfanumerico e codice a barre, abbinato al codice fiscale) sul sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it attivato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli che consentirà di partecipare alla Lotteria degli scontrini se esibito all’esercente al momento dell’acquisto.

Dal primo gennaio i normali acquisti, in contanti o senza, produrranno gratuitamente ‘biglietti virtuali‘ che consentiranno a chi è interessato di partecipare alle estrazioni ‘ordinarie’ e alle estrazioni ‘zerocontanti’: se si sarà pagato con strumenti di pagamento elettronico si parteciperà a entrambe.

L’esercente, nel momento in cui incassa il corrispettivo e rilascia lo scontrino (documento commerciale, non fiscale), ha l’obbligo di trasmettere i relativi dati (a fini fiscali) all’Agenzia delle entrate; gli stessi dati, se abbinati al codice lotteria dell’acquirente, consentono automaticamente la partecipazione alla lotteria. Alla lotteria possono partecipare tutte le persone fisiche maggiorenni, residenti in Italia, che si siano procurati il codice lotteria e acquistino beni o servizi presso esercizi commerciali al minuto. Chi non ha la maggiore età non potrà avere il codice lotteria e non potrà partecipare alla lotteria.

Alla nuova lotteria si può partecipare sia pagando in contanti sia utilizzando carte di credito, carte di debito, bancomat, carte prepagate, carte e app connesse a circuiti di pagamento privativi e a spendibilità limitata. In entrambi i casi si potrà partecipare alle estrazioni ordinarie della lotteria degli scontrini. Con gli acquisti effettuati tramite strumenti elettronici di pagamento si parteciperà anche alle estrazioni zerocontanti che riservano premi sia a te che acquisti sia all’esercente.

Partecipare alla lotteria è facile. Basta andare allo spazio ‘Partecipa ora‘ del sito dedicato e digitare il proprio codice fiscale. Sarà generato un codice lotteria. Una volta partita la lotteria, se si acquistano beni o servizi di costo pari o superiore a 1 euro, basterà mostrare il codice lotteria all’esercente e chiedere l’abbinamento ai dati dell’acquisto: ogni euro dell’acquisto si trasformerà così in un biglietto virtuale della lotteria, fino a un massimo di mille biglietti virtuali per ogni scontrino.

Non tutti gli acquisti permettono di partecipare alla lotteria. Non lo consentono: gli acquisti di importo inferiore a un euro; gli acquisti effettuati online; gli acquisti destinati all’esercizio di attività di impresa, arte o professione; nella fase di avvio della lotteria, gli acquisti documentati mediante fatture elettroniche; sempre nella fase di avvio della lotteria, gli acquisti per i quali i dati dei corrispettivi sono trasmessi al sistema Tessera Sanitaria (per esempio gli acquisti effettuati presso farmacie, parafarmacie, ottici, laboratori di analisi, ambulatori veterinari ecc.); sempre nella fase di avvio della lotteria, gli acquisti per i quali l’acquirente richieda all’esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale a fini di detrazione o deduzione fiscale. Gli acquisti effettuati on line non consentono di partecipare alla lotteria.

Si può partecipare alla lotteria con tutti i scontrini di importo pari o superiore a un euro. A chi parteciperà spetterà un biglietto virtuale per ogni euro speso fino a un massimo di 1000 biglietti virtuali per acquisti di importo pari o superiore a 1000 euro; 10 scontrini possono quindi farti ottenere fino a 10.000 biglietti virtuali, 100 scontrini fino a 100.000 biglietti virtuali e così via. Se l’importo speso è superiore a un euro, l’eventuale cifra decimale superiore a 49 centesimi produrrà comunque un altro biglietto virtuale.

La lotteria degli scontrini non consente il tracciamento degli acquisti. Al sistema lotteria arrivano solo dati riguardanti l’importo speso, la modalità di pagamento (contante o elettronico) e il codice lotteria, mentre non arrivano altri dati descrittivi dell’acquisto (tipologia del bene o del servizio acquistato). Questi dati sono raccolti e conservati nella banca dati del sistema lotteria dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e possono essere utilizzati esclusivamente dall’Agenzia nelle estrazioni e per risalire al partecipante solo in caso di vincita (tramite l’abbinamento codice lotteria – codice fiscale). Né l’esercente né altri potranno invece risalire al partecipante per profilazioni o analisi delle sue abitudini di spesa.

Fonte: ADN Kronos

Quali sono i premi

Le estrazioni “ordinarie” premiano solo i consumatori:

  • sette premi di 5.000 euro ciascuno ogni settimana;
  • tre premi da 30.000 euro ciascuno ogni mese;
  • un premio di 1 milione di euro ogni anno.

Nel caso di estrazioni “zerocontanti”, lo scontrino estratto premia sia il consumatore, sia l’esercente:

  • quindici premi da 25.000 euro ciascuno per il consumatore e quindici premi da 5.000 euro ciascuno per l’esercente, ogni settimana;
  • dieci premi di 100.000 euro ciascuno per il consumatore e dieci premi di 20.000 euro ciascuno per l’esercente, ogni mese;
  • un premio di 5.000.000 di euro per il consumatore e un premio di 1.000.000 di euro per l’esercente, ogni anno.la