Popolare di Bari: malessere straordinario

2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca

MALESSERE STRAORDINARIO

Esprimiamo forte disagio di fronte al rinvio dell’assemblea ordinaria e per il susseguirsi di articoli di stampa sempre più preoccupanti.

Queste organizzazioni sindacali avevano preso per buono quanto più volte pubblicamente dichiarato dall’Amministratore Delegato del Medio Credito Centrale, riguardante l’intenzione, di quest’Istituto, di arrivare al timone della BPB addirittura entro il mese di agosto.

Ci si ritrova, invece, ancora in amministrazione straordinaria, con tutta la cattiva reputazione che ciò comporta a livello di opinione pubblica e di clientela.

La gestione commissariale segna il passo e sta diventando sempre più una zavorra per una Banca che, nelle intenzioni, deve diventare la banca di riferimento per famiglie e piccole e medie imprese del territorio.

La situazione dei crediti, per dirne una, sta nuovamente deteriorandosi, anche per le inefficienze derivanti da una direzione a dir poco assente.

A questo si aggiunga un inopinato cambio in corsa del Direttore Generale, il sostanziale immobilismo sul fronte degli impieghi e l’estrema difficoltà per l’attività commerciale sia per l’assenza di strumenti capaci di andare incontro alle richieste della clientela, sia per il continuo aggravio di incombenze amministrative affidate alle filiali.

Sembra ormai caduto in disuso lo strumento delle circolari di servizio in favore delle semplici e-mail da parte di singoli uffici per le disposizioni operative: un discutibile esercizio di sopravvivenza, generatore di caos, di fronte all’insensibilità gestionale di chi ha scelto di rinchiudersi in una torre d’avorio?

La veemente ripresa delle pressioni commerciali avviata dal nuovo Direttore Generale, con toni e locuzioni non solo inappropriate, ma anche slegate da una visione prospettica sul modello della banca che verrà, sembra riportare indietro la datazione del calendario.

Mentre da un lato l’Azienda veste i panni dei pubblici ufficiali inflessibili nell’applicazione degli accordi ad essa congeniali, dall’altro si mostra dimentica dell’osservanza degli accordi tesi al rispetto dei diritti e delle prestazioni dei propri dipendenti e sembra voler impiegare il restante tempo che la separa dal passaggio di consegne alla nuova proprietà per vessare, con ogni pretesto, il personale.

Vieppiù, in relazione all’accordo del 10 giugno 2020, stigmatizziamo la condotta aziendale sorda aller ichieste di concorde interpretazione per l’applicazione di alcuni punti.

È quasi superfluo rammentare che interpretare una norma significa farla vivere, applicarla e non derogarla.

La sensazione è che, per alcuni, i dipendenti BPB siano non lavoratori e lavoratrici anch’essi vittime di una scellerata gestione, ma un insieme male assortito di persone incapaci quando non in malafede.

Ove davvero, questa sensazione, trovasse conferma nei fatti, dichiariamo con forza che non assisteremo passivi a questo gioco al massacro.

Vogliamo impegnarci, da professionisti, nell’ambito di un normale rapporto di lavoro subordinato, con prospettive di futuro migliore per la clientela, per i territori, per noi stessi.

Qualsiasi conduzione in contrasto con questa prospettiva ci vedrà fieri avversari.

Bari, 14 settembre 2020

Segreterie OdC
FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA
Gruppo Banca Popolare di Bari




Alleanza: proclamato lo Stato d’Agitazione


COMUNICATO ALLEANZA 11/09/2020

 

BASTA
Le scriventi OO.SS., gli iscritti ed i lavoratori che rappresentiamo sono stanchi dell’arroganza e prepotenza di Alleanza/Generali e delle politiche scellerate che continuano a portare avanti.

Ieri sono state ufficializzate e diffuse le “iniziative” per l’ultimo quadrimestre che prevedono la redistribuzione del 50% del budget che era stato ridotto nei mesi di aprile/maggio/giugno.

VERGOGNA
Con la crisi sanitaria ed economica senza precedenti che sta sconvolgendo il pianeta, l’azienda invece di ridurre gli obiettivi per favorire i lavoratori che comunque le hanno fatto realizzare a tutto luglio un incremento del 107%, aumenta gli obiettivi redistribuendo ciò che ha tolto durante il lockdown e fino a giugno. Nulla si sa ancora sulle anticipazioni di marzo.
Il mercato si ridimensiona, le altre aziende del settore riducono i budget anche del 30/40% ed Alleanza lo riduce, sull’anno, del 2,65%, che è inferiore all’incremento minimo che aveva imposto a fine 2019 per il 2020, quando ancora non si era diffuso il Covid e non si sapeva nulla delle disastrose conseguenze che sta causando.

L’ultimo quadrimestre è quello con gli obiettivi più alti dell’anno (se si esclude gennaio) ed oggi i TS si ritrovano con un ulteriore inaccettabile incremento.

VERGOGNA
L’AZIENDA VUOLE TIRARE IL COLLO ALLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE, STROZZANDOLA O
RIDUCENDOLA IN ALTERNATIVA ALLA FAME.

Nel frattempo, Alleanza parte con le “Agenzie 3.0”, chiudendo definitivamente gli Ispettorati Agenziali, PRESIDI INDISPENSABILI SUL TERRITORIO, ed accorpando le Agenzie Generali, accelerando un programma che queste OO.SS. denunciavano da anni e che Alleanza aveva sempre negato. L’azienda sta esasperando la digitalizzazione e la remotizzazione del lavoro incontrollata e senza regole, tra pressioni commerciali, minacce, favoritismi, mancato rispetto degli orari di lavoro, del Codice Etico, della tanto decantata meritocrazia, aggravio dei carichi di lavoro per gli Impiegati Amministrativi (per i quali si attendono risposte sul
premio annuale), appesantimento delle mansioni amministrative per la rete di vendita con incarichi produttivi, ecc.
Senza dimenticare tutte le altre problematiche denunciate da queste OO.SS. negli ultimi mesi.

BASTA
L’AZIENDA NON PUO’ PIU’ NEGARE ciò che ormai è evidente a tutti: lo smantellamento della nostra struttura organizzativa.
Non poche sono le norme contrattuali disattese dall’Azienda in questo momento; non per ultimo il fatto che le OO.SS. vengono solo informate delle decisioni già prese ed attuate da un management completamente avulso dalla realtà, ignorando le nostre richieste di incontro sui gravissimi problemi della Rete.

Queste OO.SS. proclamano
lo stato di AGITAZIONE SINDACALE

vi comunichiamo che dai prossimi giorni avvieremo una serie di Assemblee Unitarie su tutte le regioni per coinvolgere ulteriormente i lavoratori e proseguiremo con ogni tipo di mobilitazione finché Alleanza/Generali non fermeranno questi loro propositi scellerati e non si ritornerà al rispetto delle regole, delle persone e delle norme contrattuali.

Invitiamo TUTTIi lavoratori a partecipare, ognuno deve fare la propria parte se vogliamo salvare quest’Azienda ed i nostri posti di lavoro.

Italia, 11 settembre 2020.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA/UIL




Guide FISAC: Permessi elettorali e Cariche Pubbliche


Il 20 e 21 settembre 2020 si terranno contestualmente tutte le consultazioni elettorali previste per il 2020: il referendum costituzionale confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, le elezioni suppletive di due senatori, le elezioni amministrative e quelle per il rinnovo dei consigli di alcune regioni. L’eventuale ballottaggio è previsto per il 4 e 5 ottobre.

Scarica La guida Fisac relativa ai Permessi e Diritti per i componenti dei seggi elettorali, gli eletti e i nominati a cariche pubbliche.

La guida è curata da Claudia Stoppato.

 


Elezioni 2020, l’attuazione delle misure normative per l’esercizio del voto in emergenza covid-19


Le indicazioni applicative ai prefetti nella circolare 39/2020 della direzione centrale per i Servizi Elettorali
Ultimo aggiornamento – Giovedì 27 Agosto 2020, ore 14:24
La Direzione Centrale per i Servizi Elettorali ha diramato a tutti i prefetti la circolare n. 39/2020 per fornire le indicazioni in merito all’applicazione delle disposizioni del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 103, che individua alcune misure precauzionali per evitare la diffusione del Covid-19 nelle consultazioni che si svolgeranno entro la fine del 2020 e, in particolare, garantire la partecipazione attiva anche agli elettori positivi al Covid-19, collocati in quarantena ospedaliera o domiciliare, e a tutti coloro che si trovano in isolamento fiduciario.

Queste disposizioni normative vanno ad aggiungersi alle misure precauzionali già previste dal protocollo sanitario e di sicurezza, sottoscritto dai ministri dell’Interno e della Salute.

La circolare del prefetto Amato, relativamente alle modalità di inserimento delle schede votate dagli elettori nell’urna, chiarisce che:

  • nel referendum popolare confermativo e nelle elezioni regionali ed amministrative dell’anno 2020, l’elettore, dopo essersi recato in cabina, aver votato e ripiegato la scheda o le schede, deve provvedere a inserirle personalmente nella corrispondente urna;
  • nelle elezioni suppletive del Senato della Repubblica che si svolgeranno nei due collegi uninominali interessati (03 della regione Sardegna e 09 della regione Veneto) rimane fermo l’obbligo dell’elettore di consegnare la scheda votata per tale consultazione, opportunamente piegata, al presidente di seggio (o chi ne fa le veci), il quale è tenuto a staccare il tagliando antifrode dalla scheda medesima e a collocarla, quindi, nell’urna.

In quest’ultima circostanza il presidente (o chi ne fa le veci) indosserà i guanti per ricevere la scheda votata.

Inoltre, in occasione delle elezioni dell’anno 2020, presso tutte le strutture sanitarie che abbiano almeno 100 posti-letto, ove siano ospitati reparti Covid-19, devono essere costituite sezioni elettorali con funzioni di raccolta del voto e di spoglio delle schede votate.

Qualora venga accertata l’impossibilità di istituire una sezione elettorale ospedaliera e/o un seggio speciale, il sindaco può nominare, in qualità di componenti, personale delle Unità speciali di continuità assistenziale regionale (USCAR), designato dalla competente azienda sanitaria locale o, in subordine, previa attivazione dell’autorità competente, soggetti iscritti all’elenco dei volontari di protezione civile che siano elettori del comune.

Limitatamente alle consultazioni elettorali e referendarie del 2020, poi, gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovino in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 sono ammessi ad esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza.

Sempre il decreto-legge n. 103/2020 dispone che lo scrutinio delle schede relative al turno di ballottaggio delle elezioni amministrative, nei comuni in cui vi sia coincidenza con l’eventuale ballottaggio relativo ad elezioni regionali, avrà luogo, a seguire, immediatamente dopo la conclusione dello scrutinio delle elezioni regionali.




UNICREDIT: chi di contestazione disciplinare ferisce….

dal sito Fisac Unicredit
10 settembre 2020


COMUNICATO UNITARIO

Egregi Signori
PEOPLE FOCUS, U-BOOK e FIRMA MIA *
Presso sedi Gruppo Unicredit
di tutta Italia.

Oggetto: Contestazione disciplinare ai sensi della prima e della seconda Legge della Robotica, che Vi impongono di non recare danno all’essere umano, bancario, e di conciliare i tempi vita-lavoro.

Con la presente Vi rivolgiamo formali contestazioni, ai sensi e per gli effetti delle succitate leggi, a fronte di gravissimi fatti e comportamenti “sin da subito” accertati e da Voi posti in essere in perigliosa violazione di rilevanti norme di legge della Robotica e di normativa interna, oltre che di obblighi inerenti il Vostro utilizzo, così come meglio dettagliato di seguito.
Dalla Vostra entrata in servizio si sono riscontrati reiterati e significativi ritardi, errori, blocchi e difficoltà operative a danno dei Lavoratori e delle Lavoratrici del Gruppo Unicredit, tali da inficiare il corretto svolgersi del Vostro rapporto di servizio ai suddetti Lavoratori, impegnati più ad imprecare contro le Vostre manchevolezze, che a poter fruire delle Vostre prestazioni.
A mero titolo esemplificativo e non esaustivo, per quanto attiene gli ASPETTI ECONOMICI rileviamo come :

• People Focus abbia nel tempo :

  • ritardato di mesi il pagamento delle indennità di pendolarismo, causando illegittimamente a Lavoratori e Lavoratrici l’onere di un esborso che avrebbe dovuto trovare ristoro nelle predette indennità non tempestivamente corrisposte;
  • ritardato di mesi – quando non addirittura del tutto omesso – il pagamento delle indennità spettanti per sostituzione, privando illegittimamente del giusto riconoscimento economico, contrattualmente previsto, Lavoratori e Lavoratrici che hanno sostenuto l’onere e la responsabilità della sostituzione dei superiori assenti;
  • ritardato, sempre di diversi mesi, il pagamento delle indennità di rischio, contrattualmente prevista per i Lavoratori e le Lavoratrici che effettuano attività di maneggio contante e che sono esposti al rischio di esborso in caso di differenza di cassa (esborso che peraltro, hanno dovuto sostenere immediatamente in caso di ammanco);
  • omesso reiteratamente l’applicazione dei corretti livelli di inquadramento da riconoscere a norma di contratto e degli accordi di valorizzazione professionale stipulati in data 4 febbraio 2017 con decorrenza 1° luglio 2017 e 8 maggio 2019 con decorrenza 1° settembre 2019;
  • omesso reiteratamente il pagamento delle indennità di turno spettanti già da aprile 2019 a Lavoratori e Lavoratrici ai/alle quali sono stati assegnati turni a seguito di processi riorganizzativi e/o sperimentali;
  • “randomizzato” l’attribuzione di ferie, ex festività, banca ore e permessi, con inevitabili ripercussioni nella corretta fruizione dei periodi di assenza previsti a norma di legge e di contratto;
  • palesato oggettive carenze operative, rendendo impossibile per lungo tempo ai Lavoratori ed alle Lavoratrici qualsivoglia segnalazione di dati necessari, dai famigliari a carico sino alle auto utilizzate per le missioni.

• Firma Mia abbia nel tempo :

  • impedito reiteratamente, risultando pertanto del tutto inadempiente, rispetto al proprio incarico, la sottoscrizione di contratti di svariata natura, emessi in numero quotidiano rilevante da ogni Lavoratore/Lavoratrice in qualsivoglia filiale. A titolo meramente esemplificativo, oltre alla documentazione riferita al servizio da essa stessa fornito, ha impedito la sottoscrizione digitale di contratti di conto corrente, carte di credito e di debito, depositi titoli, consulenze ed operazioni in strumenti finanziari, prestiti.
  • causato blocchi operativi, frequenti e riferibili ad ogni procedura alla quale sia stata collegata, rendendo spesso impossibile la conclusione delle operazioni con conseguente mancata realizzazione della corrispondente redditività oltre che insoddisfazione della clientela;
  • provocato costanti rallentamenti, causando sia un elevato quanto inaccettabile dispendio di tempo ai danni di Lavoratori, Lavoratrici e clientela, sia una rilevante riduzione del numero delle operazioni eseguibili, con conseguente proporzionale diminuzione della relativa redditività;
  • costretto i Lavoratori e le Lavoratrici a sopperire alle Sue manchevolezza attraverso la stampa cartacea dei contratti, con evidente spreco di risorse economiche e di tempo;
  • causato indirettamente, a seguito dell’operatività descritta al punto precedente, l’accumulo di un numero rilevantissimo di documenti cartacei da sistemare/recuperare, ad oggi ancora in corso di lavorazione con conseguente ulteriore perdita di tempo e di risorse nonché significativo aumento dei rischi operativi e reputazionali, oltre che dei possibili reclami/contestazioni da parte della clientela e delle conseguenti potenziali perdite economiche.

• U-Book abbia nel tempo :

  • opposto ingiustificato rifiuto a prestare la propria attività per diverse giornate lavorative e,
    quando attivo, operato in maniera del tutto inadeguata rispetto ai tempi ed all’accuratezza di svolgimento dei compiti assegnati;
  • fissato innumerevoli appuntamenti doppi o con operatori assenti;
  •  ignorato gli effettivi orari di apertura degli sportelli e la corretta allocazione del personale su più filiali;
  • inviato alla clientela indicazioni fuorvianti sulle strutture presso le quali si sarebbero svolti gli incontri;
  • ndicato rigidamente tempi non congrui per le attività da svolgere.

Le si può, Sig. U-BOOK, concedere che, concepito in una fase assai critica per la banca e tutti noi per dare risposta concreta e di sicurezza, non sia stato in questo accompagnato da benigna sorte.
Tutto ciò non solo ha arrecato notevole aggravio all’operatività dei Lavoratori e delle Lavoratrici, ma risulta ancor più grave alla luce del fatto come tali ingiustificabili comportamenti siano stati in parte perpetrati in tempo di oggettiva emergenza occupazionale sulla Rete, causando in molti casi situazioni di elevata criticità con la clientela ed esponendo i Lavoratori e le Lavoratrici sia a rischi operativi che, addirittura, di incolumità personale.

Per quanto attiene gli aspetti di QUALITÀ DEL LAVORO e CLIMA AZIENDALE, sempre a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, elenchiamo alcune delle situazioni, ancorchè gravi, determinate dai Vostri comportamenti “ in difetto “ e dalle reiterate carenze operative.

In particolare:

• People Focus ha:

  • provocato il ritardo di ben 3 mesi nell’accoglimento delle nuove richieste di part time con decorrenza secondo semestre 2019, causando alle Lavoratrici richiedenti ulteriori difficoltà familiari, nonché maggiore dispendio economico per baby sitters, collaboratrici familiari ecc.;
  • determinato l’accumulo di decine di migliaia di ticket inevasi che hanno costretto i Lavoratori e le Lavoratrici a continui solleciti, anch’essi inevasi, con perdite di tempo, aumento dello stress personale e considerevole peggioramento del clima interno;
  • resa incerta qualsiasi ricostruzione di percorso professionale o situazione pregressa, determinando, oltre ai danni economici, situazioni di forte insoddisfazione e ansia da parte di Lavoratori e Lavoratrici.

People Focus, U-Book e Firma Mia, di concerto, hanno inoltre causato esacerbazione estrema degli animi e reso ancor più insopportabili, per Lavoratori e Lavoratrici, condizioni lavorative già allo stremo per carenza di personale e diffuse inefficienze organizzative ed applicative.
I sopra descritti inammissibili ed illegittimi comportamenti – ai quali Voi stessi avete in più occasioni dichiarato di voler porre rapidamente rimedio – sono stati da Voi posti in essere in aperta violazione sia della normativa interna e di legge, sia della vigente normativa di contratto, nonché dei più elementari principi di deontologia, correttezza e diligenza professionale e risultano altresì forieri di potenziali gravi danni economici, oltre che morali e di stress lavoro correlato per i Lavoratori e le Lavoratrici del Gruppo Unicredit.

Nel contestarVi quanto sopra e nel sollevare sin d’ora nei Vostri confronti riserva di rivalsa per i danni che avessero a derivare a Lavoratori e Lavoratrici in conseguenza del Vostro operato, Vi invitiamo – ai sensi della normativa citata in oggetto – a volerVi giustificare nel termine di sette giorni lavorativi dalla data di ricevimento della presente.
Vi ricordiamo inoltre, Egregi Signori People Focus, U-Book e Firma Mia, che comportamenti come quelli da Voi posti in essere Vi espongono al rischio di sanzioni disciplinari, che possono arrivare, nei casi più gravi, sino alla Vostra “ disinstallazione “ definitiva.
Firma mia* sta chiudendo i battenti e sarà sostituita dalla Firma Digitale Innovativa; le auguriamo miglior sorte, auspicando pertanto che non faccia rimpiangere il recente passato.

Distinti saluti.

Milano, 10-09-2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

N.d.R. – se nella commedia greca Aristofane fece della satira politica uno strumento innovativo e fondamentale, nella quotidianità in banca vorremmo fare della satira “ sindacale “ una prece agli Dei dell’Olimpo, affinchè rivolgano la loro benevola attenzione agli umani bancari.




Sindaco di Ofena occupa la Filiale BPER per contestare la chiusura

Con un gesto simbolico e provocatorio il sindaco di Ofena Antonio Silveri, insieme ai consiglieri comunali, nel corso della mattinata di venerdì 11 settembre occuperà i locali della Filiale Bper del paese per protestare e manifestare il malcontento della sua comunità alla luce delle decisioni prese dalla direzione centrale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna circa la chiusura dell’ufficio.

Tale decisione è ritenuta dal primo cittadino e dall’amministrazione comunale di Ofena “ingiusta e irrispettosa delle esigenze dei cittadini, soprattutto in considerazione del fatto che nel piccolo paese non ci sono banche e solo un ufficio postale aperto a giorni alterni”. 

“Ciò recherebbe notevoli disagi alla popolazione”, si legge nella nota, “principalmente in considerazione del fatto che si tratta di una comunità a prevalenza di anziani che hanno notevole difficoltà nello spostarsi”.

 

Fonte: Abruzzo Live




Sulla strada

“Mi svegliai che il sole stava diventando rosso; e quello fu l’unico preciso istante della mia vita, il più assurdo, in cui dimenticai chi ero – lontano da casa, stanco e stordito per il viaggio (…). Non avevo paura; ero semplicemente qualcun altro, uno sconosciuto, e tutta la mia vita era una vita stregata, la vita di un fantasma.”
J. Kerouac

Potrebbe dirsi una singolare rivisitazione del celebre romanzo di Kerouac la foto che rimbalza sui media da oggi: ritrae due donne e una bambina che dormono per terra, sull’asfalto di un parcheggio, nel pieno centro cittadino.
Invece non abbiamo a che fare con un diario della Beat generation.

Non si tratta del racconto di persone che intraprendono un viaggio in autostop per fuggire a regole e convenzioni, che cercano l’ebbrezza delle sensazioni estreme, che rifiutano di adattarsi alla società.
È l’esatto il contrario.
Si tratta di persone che hanno viaggiato su mezzi di fortuna, che fuggono da fame e guerra affrontando situazioni estreme e che, tuttavia, la nostra società rifiuta.

Guardandola, possiamo scegliere.
Se guardare scorrere la strada e la realtà senza affrontarne gli aspetti morali, un po’ come fa Kerouac, o pensare che noi, il nostro Paese, la nostra Europa, ricchi di una storia lunga di diritti conquistati, non possa fallire ora, davanti a questa foto e, semplicemente, respingerla.

Il giudizio che ne diamo, passando sulla strada, è la proiezione della meta che raggiungeremo: una roccaforte che si si barrica nell’odio e si disgrega nell’abbandono dei propri principi o una civiltà, che ancora sa affermarsi, costruire, accogliere.

Emnuela Marini
Fisac/Cgil Banca d’Italia

 




AdER: prosegue il graduale rientro in presenza

Nella mattinata odierna è proseguito l’incontro iniziato ieri per l’aggiornamento dell’informativa relativa al graduale rientro in presenza dei colleghi.

L’Ente ha accolto la richiesta delle Scriventi Organizzazioni Sindacali di posticipare tale rientro, inizialmente ipotizzato per il 14 settembre, ad una giornata successiva alla riapertura delle scuole.
La data individuata è il 28 settembre. Negli uffici sarà coinvolto giornalmente in presenza il 50% del personale in organico, mentre negli sportelli il rientro è funzionale all’ implementazione del numero delle postazioni lavorative necessarie ad aumentare le prenotazioni e alla ripresa del servizio di cassa. Gli sportelli continueranno ad osservare l’orario attuale 8,15/13.15. Saranno riaperti quasi tutti gli sportelli ad eccezione di: Romano di Lombardia, Sesto San Giovanni, Mortara, Luino, Casale Monferrato, Novi Ligure, Moncalieri, Chioggia, Susa, Borgosesia, Montebelluna, Sulmona, Altamura, Trani, Carbonia, Macomer e Orvieto.
In ogni caso, il numero dei rientri dovrà tener conto delle disposizioni di legge emanate per garantire il distanziamento sociale e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono confermate la causali di esclusione in presenza per motivi di salute e continueranno ad essere valutate le istanze di natura amministrativa.

Per quanto riguarda l’orario d’ingresso, al fine di evitare possibili assembramenti, è stato sottoscritto un verbale, che vi inviamo in allegato, che prevede una flessibilità dalle 7.30 alle 10.30. Nelle grandi Sedi: Bari, Milano, Napoli , Roma e Torino sono previste due fasce orarie di entrata, la prima dalle 7.30 alle 9.00 e la seconda dalle 9.00 alle 10.30; l’assegnazione nelle fasce orarie avverrà a cura del responsabile, tenendo anche conto delle specifiche esigenze dei lavoratori e prevede, ove necessario, la turnazione.

La pausa pranzo per i colleghi addetti agli sportelli potrà essere fruita dalle ore 13.30 alle ore 14.30, per tutti gli altri dalle ore 12.30 alle ore 14.30.
Per i colleghi in part time l’orario d’ingresso rimane quello individualmente pattuito con la possibilità di fruire di una flessibilità di 45 minuti, se addetti allo sportello, di 2 ore, se assegnati a tutti gli altri uffici.
E’ previsto un incontro di verifica congiunta per valutare la corretta applicazione delle flessibilità e degli orari di ingresso.
Roma, 9 settembre 2020

 

Le Segreterie Nazionali
FABI          FIRST/CISL          FISAC/CGIL          UILCA

 

Scarica il Comunicato




Riduzione Cuneo Fiscale: le nuove indicazioni dell’INPS

Via libera dell’Inps all’applicazione della riduzione del cuneo fiscale previsto dal DL 3/2020 in sostituzione del cd. “bonus Renzi” sui trattamenti economici dei quali l’Istituto è il sostituto d’imposta. L’Istituto fornisce tutte le indicazioni utili del caso.


Riduzione Cuneo Fiscale: le nuove indicazioni dell’INPS arrivano con la Circolare numero 96/2020.

I chiarimenti riguardano gli effetti previsti dal DL 3/2020 convertito con legge 21/2020 riguardante proprio il taglio al cuneo fiscale.

Riduzione Cuneo Fiscale: i chiarimenti dell’INPS

I chiarimenti riguardano il meccanismo che il legislatore ha introdotto dal 1° luglio 2020, in luogo del bonus di 80 euro del Governo Renzi, a favore dei percettori di redditi di lavoro dipendente e assimilati di importo non superiore a 28mila euro.

Si tratta di:

  • un trattamento integrativo del reddito di 100 euro mensili (600 euro nel 2020, 1200 annui dal 2021)
  • e una detrazione dall’imposta lorda di carattere temporaneo (dal 1° luglio al 31 dicembre 2020) pari a 600 euro in corrispondenza di un reddito complessivo di 28.000 euro che decresce linearmente fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito pari a 40.000 euro.

Soggetti beneficiari e soggetti esclusi

I beneficiari del trattamento integrativo e dell’ulteriore detrazione sono i soggetti che percepiscono le seguenti tipologie di reddito:

  • redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1 e comma 2, lett. b), del TUIR;
  • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui al comma 1 dell’articolo 50, del TUIR appartenenti alle seguenti categorie:
    • compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative (lett. a);
    • indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità (lett. b);
    • somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale (lett. c);
    • redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (lett. c-bis);
    • remunerazioni dei sacerdoti (lett. d);
    • prestazioni pensionistiche di cui al D.lgs 21 aprile 1993, n. 124, comunque erogate (lett. h-bis);
    • compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative (lett. l).

Per espressa previsione normativa sono esclusi dai benefici fiscali in questione

  • i titolari dei redditi da pensione di cui all’articolo 49, comma 2, lett. a), del TUIR,
  • e i titolari di redditi assimilati a lavoro dipendente diversi da quelli richiamati dal decreto-legge in commento.
  • Sono altresì esclusi i titolari di redditi professionali e, in ogni caso, i redditi prodotti da titolari di partita IVA in forma autonoma o di impresa.

Soggetti incapienti

Infine l’articolo 128 del decreto-legge n. 34/2020 ha previsto, inoltre, che il credito di 80 euro del “Bonus Renzi” spettante fino al 30 giugno 2020 e il trattamento integrativo di 100 euro spettante a decorrere dal 1° luglio 2020 siano riconosciuti a favore dei soggetti cd. incapienticioè

  • di coloro che hanno un reddito di lavoro dipendente o assimilato non superiore a 8.174 euro lordi
  • e che abbiano percepito i trattamenti di integrazione salariale da COVID 19 (CIGO, ASO e CIGD) o fruito del congedo COVID 19.

A questo link il testo completo della Circolare.

 

Fonte: www.lentepubblica.it




Tinari (Pres. Consiglio Comunale AQ): no alla chiusura filiale BPER Coppito

“Se venisse confermata la notizia dell’imminente chiusura della filiale Bper di Coppito, ci troveremmo di fronte all’ennesima scelta illogica di chi non ha a cuore gli interessi della nostra città e del nostro territorio, dove a fatica e con grande sacrificio si fanno passi avanti ma non possiamo permetterci di fare passi indietro”. A lanciare l’allarme Roberto Tinari, presidente del Consiglio comunale aquilano.

“Privare i cittadini di un territorio altamente popolato come quello di Coppito, di un servizio essenziale quale la presenza di un istituto di credito è un fatto gravissimo, soprattutto se la scelta non è giustificata dalla mancanza di utili ma da altre logiche. Ritengo che tale decisione, se confermata, sia frutto di un ragionamento incomprensibile e scellerato”.

E conclude: “Useremo ogni modo e mezzo, sempre nel pieno rispetto delle leggi e del libero mercato, per scongiurare la chiusura degli sportelli e mantenere la Bper a Coppito”.

 

 

Fonte: www.laquilablog.it

 

Leggi anche

https://www.fisaccgilaq.it/banche/bper/piani-industriali-grandi-gruppi-bancari-ulteriore-impoverimento-del-territorio.html




Addio al Superticket sanitario: ecco cosa cambia

Finalmente è arrivato l’addio al tanto maldigerito Superticket sanitario: scopriamo cosa cambia a partire da oggi.



L’
abolizione è diventata legge il 23 dicembre e vale circa 165 milioni di euro nel 2020 e 490 per gli anni successivi. Ed entra in vigore a partire da oggi.

A ricordarlo è anche il Ministro Roberto Speranza, direttamente dalla sua pagina Facebook:

Da oggi 1 settembre 2020 nessuno in Italia pagherà più il superticket.

È una battaglia vinta. Perché la salute viene prima di tutto. Oggi è davvero un buongiorno.

Addio al Superticket sanitario: ecco cosa cambia

Ma cosa cambia nello specifico a partire da oggi?

Da oggi, 1° Settembre in pratica non si pagherà più la quota aggiuntiva di 10 euro su visite mediche specialistiche e gli esami clinici.

L’ammontare stabilito si pagava sulle ricette per visite ed esami e viene applicato a macchia di leopardo in Italia.

Molte regioni infatti lo avevano già abolito, la prima a farlo era stata l’Emilia Romagna, nel luglio 2018, per redditi fino ai 100.000 euro lordi.

Ma ora la nuova misura uniformerà i provvedimenti regionali ed è valida per tutti i cittadini, a prescindere dal reddito.

Con questa novità si cancella pertanto un tassa che ha pesato soprattutto su chi ha meno possibilità di curarsi.

Resta, invece, per chi non è esonerato in base al reddito, il costo del ticket in sé, variabile a seconda delle prestazioni sanitarie e pari a circa 30-35 euro.

L’impossibilità di accedere al Servizio sanitario per i cittadini «è una sconfitta dello Stato. Al contrario, la scelta fatta dal Consiglio dei ministri è una vittoria per lo Stato, nel nome dell’articolo 32 della Costituzione», commentò il ministro al momento dell’approvazione.

Fonte: www.lentepubblica.it