Bper: più persone!!!

In questa settimana è proseguita la trattativa sul piano industriale. L’azienda ci ha fornito ulteriori elaborazioni necessarie per avere una visione complessiva, attuale e di prospettiva.

L’elemento che emerge in modo sempre più evidente è la scelta di BPER di un piano “lacrime e sangue” con una diminuzione del personale eccessiva che non tiene conto della situazione REALE della banca, in particolare della rete, e della sofferenza e del disagio vissuto quotidianamente da troppi colleghi.

Come ben sappiamo è in corso la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale che ha posto il mantenimento dell’occupazione nel settore finanziario come elemento fondamentale. Tale obiettivo si deve tradurre in fatti concreti già a partire dai piani industriali dei principali gruppi bancari italiani, in modo particolare da quelli, come il nostro, che non perdono occasione per ribadire la propria vicinanza ai territori.

Abbiamo pertanto riaffermato con forza quanto già dichiarato in tutti gli incontri, a partire dalla presentazione del piano fatta dall’Amministratore Delegato alla presenza dei Segretari Generali delle organizzazioni sindacali: sono necessarie MAGGIORI ASSUNZIONI!!

Riteniamo infatti che solo con numero MAGGIORE di assunzioni si potrà:

  • salvaguardare un livello adeguato di servizio alla clientela (che non può limitarsi ai canali digitali);
  • stabilizzare i lavoratori precari che il Gruppo, in questi anni, ha utilizzato e formato ben aldilà dei picchi straordinari di attività e che, nei fatti, è diventato personale stabile;
  • favorire un reale ricambio generazionale che permetta una riduzione dell’età media dei colleghi;
  • trasformare da “buone intenzioni” a “realtà” i temi della conciliazione fra tempo di vita e lavoro (part time, hub e smart working, smart learning, ecc.) troppe volte solo illustrati e poco realizzati;
  • permettere l’uscita “serena” dei colleghi più vicini al pensionamento senza che ciò gravi eccessivamente su quelli che, per parecchi anni, continueranno a lavorare;
  • contribuire all’occupazione complessiva del Paese in una visione sociale che deve caratterizzare anche il sistema bancario, solo concentrato, oggi, sul profitto;
  • dare risposte alla necessità
    ◦ di mantenere i livelli occupazionali nei poli consolidati e diffusi sui territori, a partire da quelli più disagiati in cui è insediato, che hanno operato con professionalità e risultati positivi (anche alla luce della confermata volontà aziendale di riorganizzazione territoriale degli stessi);
    ◦ della redistribuzione delle lavorazioni, anche di qualità e a maggior valore aggiunto, sia verso i nuovi poli che verranno creati con l’imminente fusione di Unipol Banca che verso altri di nuova istituzione.

Abbiamo chiesto pertanto a BPER di INVESTIRE maggiormente sulle PROPRIE persone, anche limitando le troppe consulenze ancora presenti.

Una risposta adeguata su questo importante argomento permetterà di affrontare tutti i temi della trattativa che proseguirà la prossima settimana.

Modena, 3 ottobre 2019

 

Segreteria di Coordinamento Sindacale Fisac/Cgil del Gruppo Bper

 

 

 




Landini: “Chi non paga le tasse è un ladro”

Non vedo una differenza tra uno che ruba e uno che non paga le tasse“.

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in occasione di un convegno organizzato dal sindacato al Tribunale di Milano, è tornato a parlare della lotta all’evasione fiscale e delle prime mosse del nuovo governo giallo-rosso.

In questi anni si è affermata la logica che chi non paga le tasse è un furbo e chi le paga è un coglione. Io credo che chi non paga le tasse sia un ladro“, ha detto Landini. Che ha concluso: “Oggi abbiamo un nuovo governo e siamo in attesa di essere convocati dopo la presentazionione del documento di prorgrammazione economica. Le cose che ho sentito fin qui non mi bastano, ma sentire che non parlano più di flat tax e vogliono tagliare il cuneo fiscale mi sembra una musica diversa”.

 

Fonte: L’Espresso




Generali: siglato accordo su anticipo TFR

Si è svolto ieri a Mogliano Veneto il previsto incontro tra le Parti per la trattativa di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale del Gruppo Generali.

È stato discusso il testo dell’accordo relativo all’anticipo del TFR per l’adesione al piano azionario We Share di cui le OO.SS. avevano fatto richiesta nella riunione del 16 u.s.

Alla fine della discussione è stato siglato l’accordo che prevede l’anticipo fino al 100% di quanto maturato nel T.F.R. finalizzato all’adesione al piano azionario We Share previsto per i dipendenti del Gruppo Generali.

L’anticipo TFR sarà erogato in tre soluzioni annuali, nello stipendio del mese di aprile 2020 per il 50% e nei mesi di gennaio 2021 e 2022 per il 25% ciascuno.

Questo accordo ha valore per tutte le aziende del Gruppo Generali comprese nel CCNL ANIA e nel CCNAL.

È quindi ripresa la trattativa incentrata sull’articolo 1 del CIA: sfera di applicazione. Le OO.SS. hanno ribadito la volontà di inserire nell’ambito del CIA di Gruppo anche le nuove società di recente costituzione. Infine l’Azienda ha espresso la propria posizione, negativa per quanto riguarda gli aumenti e l’impostazione, anche per l’articolo 2 riguardante le missioni.

La discussione proseguirà durante la prossima giornata di trattativa che avrà luogo a Roma il 4 ottobre prossimo.

 

Mogliano Veneto, 25 settembre 2019

 

First/Cisl          Fisac/Cgil          Fna          Snfia          Uilca

 

Scarica il volantino

Accordo TFR We Share