CGIL Abruzzo: urgente la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25

Occorre che le Istituzioni rendano immediatamente disponibili le risorse per ultimare gli urgenti lavori che riguardano ponti, viadotti, gallerie, per centinaia di chilometri compresi nei collegamenti delle due fondamentali arterie autostradali

La tragedia del Ponte Morandi a Genova ha determinato un comprensibile allarme anche in Abruzzo, al punto che con cadenza ormai quotidiana si susseguono prese di posizione e denunce di amministratori, associazioni, semplici cittadini e più in generale portatori di interesse che manifestano legittime preoccupazioni sulla condizione di estrema precarietà in cui versa il sistema infrastrutturale regionale con particolare riguardo alle due Autostrade A24 e A25 ovvero le due fondamentali arterie che collegano la costa adriatica a quella tirrenica.

«I VIADOTTI NON SONO ANTISISMICI» – E non ha sicuramente stemperato inquietudini e apprensioni dei cittadini/utenti l’aver appreso direttamente dal vicepresidente di Strada dei Parchi che le due autostrade A24 e A25 non sono antisismiche. Gli interventi effettuati di antiscalinamento, infatti, riguardano un primo lotto di lavori per la messa in sicurezza, a cui deve seguire peraltro un secondo lotto di lavori altrettanto urgente.

Occorre pertanto rompere incertezze ed indugi, riducendo i tempi burocratici ministeriali necessari a sbloccare le risorse, previste per l’anno 2022, ma che potrebbero essere anticipate dalle Regioni Abruzzo e Lazio attraverso l’utilizzo dei fondi Masterplan, proprio per le particolari ed urgenti criticità che affliggono le due arterie autostradali.
Qualora il Ministero pensi a soluzioni diverse lo chiarisca e dica con tempestività e chiarezza con quali risorse, modalità e tempi intende procedere alla messa in sicurezza delle nostre strade.

CORRETTEZZA NELLE RELAZIONI SINDACALI, APPLICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO E RISPETTO DEI DIRITTI DEI LAVORATORI DA STRADA DEI PARCHI E DA TOTO COSTRUZIONI – La Cgil Abruzzo, unitamente alle due categorie che organizzano i lavoratori delle costruzioni e dei trasporti (Fillea e Filt), ritengono che occorra stabilire una priorità rispetto al rapporto che la società Strada dei Parchi e Toto costruzioni ha con i propri lavoratori. Chiediamo che si faccia un accordo sulle tipologie dei lavori, inserendole nella perimetrazione dei contratti che sono i seguenti:
1) autostrade e viabilità;
2) edilizia;
3) servizi.
Chiediamo quindi una scelta politica ed etica che rispetti i diritti dei lavoratori definiti contrattualmente, si smetta di praticare metodi per ridurre il costo del lavoro, i quali sfruttano e impoveriscono i lavoratori e
rendono meno sicura l’infrastruttura stessa.

 IL “CICLO DEL CEMENTO” HA UNA VITA MEDIA DI SETTANT’ANNI – Ricordiamo che le infrastrutture viarie in Italia sono state costruite essenzialmente nell’immediato dopoguerra, mentre l’A24 e l’A25 ” (attualmente “Strada dei Parchi”) sono state iniziate nel 1960 ed aperte nel 1969. Con le loro 54 gallerie, 147 viadotti e 6 ponti, queste due vitali autostrade hanno posto fine all’isolamento a cui l’Abruzzo era relegato poiché l’Appennino fungeva da barriera naturale fra le due regioni Abruzzo e Lazio.
Ora a distanza di cinquant’anni questi due tracciati iniziano a dover fare i conti con il tempo e con l’usura dei materiali con i quali sono stati realizzati. Si consideri che il cosiddetto “ciclo del cemento”, ha una vita media di settant’anni poiché detto materiale subisce ammaloramenti, particolarmente accentuati in presenza di sbalzi termici ed intemperie, ovvero quei fenomeni e quel clima tipico dei luoghi montani. Occorre quindi già da adesso, prevedere i lavori necessari affinché i tanti viadotti ponti e gallerie siano continuamente manutentati e tenuti in sicurezza al fine di consentire la regolare transitabilità.

PEDAGGI, MANUTENZIONE, SICUREZZA E LA MANCANZA DI UNA VERA ALTERNATIVA – Rispetto al dibattito politico che si è aperto in conseguenza della tragedia di Genova, già citata in premessa, torniamo a sottolineare la necessità di una riflessione sui modelli di gestione delle reti viarie autostradali le quali ognuna ha la propria storia e peculiarità.
Le due autostrade A24 e A25 sono tracciati che non presentano un’alta incidenza di traffico e di utenza, ma non per questo sono giustificabili costi dei pedaggi che sono particolarmente elevati.

Quanto sopra pone la necessità di una riflessione collettiva sul modello di gestione che debba contemperare l’esigenza di contenere i pedaggi, la costanza delle manutenzioni, gli ammodernamenti, la sicurezza della rete viaria, la convivenza con un territorio altamente sismico e, non da ultimo, la consapevolezza che tale infrastruttura sarà di fatto l’unico collegamento fra l’Abruzzo e la Capitale, fino a quando non verrà garantito una vera alternativa ferroviaria per quanto attiene i tempi di percorrenza.

 

CGIL Regionale – Sandro Del Fattore

FILLEA CGIL Regionale – Silvio Amicucci

FILT CGIL Regionale – Franco Rolandi

 

Fonte: CGIL Abruzzo




La calda (e poco pulita) estate di Ubi

La “banca per bene” non garantisce condizioni di lavoro adeguate ai propri dipendenti. Ancora una volta parliamo di clima: in questo caso non di quello aziendale – deteriorato dalle pressioni commerciali – bensì di quello fisico, che vede, in questa calda estate, temperature torride nelle filiali e negli uffici di UBI.

Il tema non è del tutto nuovo: puntualmente ogni anno, anche in passato, l’inizio dell’estate vedeva ritardi nelle accensioni degli impianti di condizionamento e richieste di intervento su condizionatori obsoleti che sarebbero stati in realtà da sostituire, ma tant’è, bisogna risparmiare: ci si metteva una pezza e alla fine, bene o male, le temperature si abbassavano.

Quest’anno però le cose sono andate in maniera decisamente peggiore: all’origine delle disfunzioni o, per meglio dire, della paralisi, che ha visto e vede tuttora impianti fermi etemperature anche superiori ai 30 gradi, l’affidamento del servizio a una nuova ditta. Le ragioni del cambio di appalto non sono note. Per analogia con le scelte compiute in tema di pulizie dei locali (questione che affrontiamo di seguito) non possiamo escludere l’ennesima operazione di risparmio sulla pelle (sudata) delle lavoratrici e dei lavoratori di UBI.

Abbiamo denunciato con forza la situazione nel corso dell’incontro sindacale di mercoledì 11 luglio: ci è stato risposto che le criticità sono note, che vi è grande attenzione al problema e impegno per trovare delle soluzioni. Ne abbiamo preso atto, precisando tuttavia che, nell’attesa che in ogni unità produttiva siano ripristinate condizioni adeguate, occorrerà adottare delle misure temporanee a tutela del benessere fisico delle colleghe e dei colleghi.

Ci riferiamo in particolare alla necessità che nelle situazioni più critiche:

  • Siano forniti condizionatori portatili e/o sia autorizzata – per garantire almeno il ricambio dell’aria – l’apertura continuativa della bussola, prevedendo contestualmente ilpiantonamento degli accessi;
  • Nell’impossibilità di adottare misure “tampone”, le filiali siano chiuse e ai colleghi sia consentito di svolgere la prestazione lavorativa in unità produttive limitrofe (in cui le condizioni risultassero vivibili) o di anticipare l’uscita e il rientro a casa.

In alcuni casi le soluzioni sopradescritte sono state adottate, soprattutto grazie all’intervento del Sindacato: vi invitiamo pertanto a continuare a segnalarci le situazioni più critiche per le quali richiederemo che, nell’attesa di interventi strutturali, si ricorra a misure temporanee in grado di assicurare condizioni di lavoro accettabili.

 

POLVERE, CESTINI PIENI E SERVIZI IGIENICI SPORCHI: È QUESTO IL NUOVO LAYOUT DI FILIALE?

Il 27 giugno è stata pubblicata la circolare di gruppo n. 305 avente ad oggetto il “Servizio pulizie”, con la quale veniamo informati che “Con decorrenza 1 febbraio 2018 l’erogazione del Servizio di pulizia e sanificazione ambientale ha subito alcune modifiche sia in termini di frequenza d’esecuzione sia di società appaltatrici sul territorio nazionale.”.

Grazie, ce n’eravamo accorti.

È noto ed evidente a tutti che le “modifiche in termini di frequenza” consistono in una ulteriore contrazione del servizio (almeno avessero il coraggio di scriverlo) per la solita politica di riduzione dei costi a danno delle condizioni di lavoro.

Le modalità sono note: si cerca sul mercato una ditta che sia disponibile ad aggiudicarsi l‘appalto a prezzi stracciati (che di fatto non consentono di garantire le prestazioni indicate nel capitolato) e poi si chiede ai dipendenti di UBI di trasformarsi in gendarmi per denunciare la mancata o insufficiente pulizia dei locali in cui lavorano.

Ciò detto (e nonostante ciò), invitiamo comunque le colleghe e i colleghi a dar corso alle indicazioni contenute nella circolare, segnalando i disservizi e vincendo la tentazione di sopperirvi svuotando cestini, e, men che meno, “dando una passata” ai bagni: solo “facendo venire i nodi al pettine”, potremo ottenere un miglioramento dei livelli di pulizia.

A tale proposito vi invitiamo a comunicarci le situazioni maggiormente critiche e i casi in cui le segnalazioni effettuate (secondo i dettami della circolare) attraverso i canali ufficiali non producessero nessun effettivo risultato: sarebbe infatti il colmo che, a fronte della denuncia dei mancati interventi, UBI si portasse a casa ulteriori risparmi (per l’applicazione alla ditta appaltatrice di penali) e le lavoratrici e i lavoratori continuassero a operare in mezzo alla sporcizia!

Da parte nostra continueremo a sollecitare l’azienda, tenuta per legge non solo a garantire che nei luoghi di lavoro siano rispettate le disposizioni in materia di igiene e sicurezza, ma anche al rispetto del Contratto Nazionale del Credito, che in caso di appalti impone anche alle banche degli obblighi volti a tutelare il personale delle ditte appaltatrici attraverso il rispetto pieno dei diritti contrattuali, in una logica di solidarietà che vorremmo unisse e rafforzasse tutto il mondo del lavoro.

26 luglio 2018

 

FABI          FIRST/CISL          FISAC/CGIL          UILCA          UNISIN

 

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Oltre 1,5 milioni di lavoratori in nero nel 2017. Per lo Stato un danno di 20 miliardi.

L’elaborazione della Fondazione Consulenti del Lavoro sui dati dell’ispettorato. Il calo rispetto agli ultimi due anni. Due aziende su tre tra quelle controllate presentano irregolarità.

Oltre un milione e mezzo di persone in Italia lavora “in nero”. È quanto emerge dall’elaborazione della Fondazione Consulenti del Lavoro sui dati del primo anno di attività dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
I lavoratori irregolari in Italia sul totale delle aziende attive “nel 2017 sono un milione 538 mila”, anche se in calo – si spiega – “negli ultimi due anni (2016 e 2015), di circa 200.000 unità”.
Il nero, oltre ai lavoratori stessi, fa male anche alle casse previdenziali. Gli occupati in maniera irregolare causano infatti un mancato gettito allo Stato “stimato in 20 miliardi e 60 milioni di euro”. 

I DATI

Lo scorso anno “sono state 160.347” le aziende verificate dall’Ispettorato, e quelle che presentavano forme di irregolarità riguardanti almeno un occupato “sono state 103.498”, ossia “il 64,54% del totale di quelle controllate”.
Le irregolarità, ricordano i consulenti nel dossier, possono riguardare “forme di elusione previdenziale, assicurativa e fiscale (come il mancato assoggettamento a Inps, Inail e Irpef di parte della retribuzione corrisposta), il lavoro parzialmente ‘sommerso’ (ad esempio, rapporti in part-time che, invece, risultano a tempo pieno)” ed il lavoro completamente in ‘nero’. Nel 2017, si legge, l’Ispettorato ha raggiunto alcuni obiettivi, applicando le nuove, più pesanti sanzioni in materia di caporalato nel settore agricolo: si registrano, infatti, il deferimento di 94 persone all’Autorità Giudiziaria, delle quali 31 in stato di arresto, e l’individuazione di 387 lavoratori vittime di sfruttamento.

Il 2018 presenta, poi, dei dati relativi ancor più incoraggianti: nel primo semestre dell’anno in corso si rileva il deferimento di 60 persone all’Autorità Giudiziaria, delle quali una in stato di arresto e 47 in stato di libertà, e l’individuazione di 396 lavoratori coinvolti, mentre sono stati adottati 9 provvedimenti di sequestro. Le cifre, si sottolinea nello studio, “riportano l’attenzione sull’importanza strategica di un’incisiva azione di contrasto al lavoro ‘nero’ che, non di rado, sfocia in fenomeni di caporalato diffuso, non solo in agricoltura”. Il ‘sommerso’, dice il presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro Rosario De Luca, è “in forte aumento soprattutto dopo la depenalizzazione, avvenuta col ‘Jobs act’, del reato di intermediazione fraudolenta di manodopera”.

 

Fonte: La Repubblica.it




BPER: prime anticipazioni sul piano industriale

È ormai quasi pronto il nuovo piano industriale al 2021 della Bper Banca targata Unipol . Gli Advisor Boston Consulting Group e BlackRock avrebbero già messo a punto la bozza che, subito dopo la pausa estiva, passerà all’esame degli amministratori per i ritocchi finali. Un primo appuntamento per il consiglio di amministrazione è già fissato per giovedì 6 settembre, anche se l’approvazione finale dovrebbe arrivare nell’ultima settimana del mese, probabilmente giovedì 27. Salvo un piccolo slittamento che potrebbe spostare la presentazione della nuova strategia all’inizio di ottobre.

Il piano è un passaggio molto atteso dal mercato e dagli azionisti, a partire da Unipol che oggi è primo socio di Bper con il 15,06% del capitale. Proprio per questo l’amministratore delegato Alessandro Vandelli e i suoi collaboratori starebbero dedicando grande attenzione alla stesura del documento, che è ormai in elaborazione da diversi mesi. I due fili conduttori della strategia saranno da un lato il miglioramento della qualità del credito che porterà il npl ratio sotto la quota del 10% e dall’altro lato il taglio dei costi che abbasserà il cost/income sotto il 60% con un’ulteriore riduzione del numero di filiali.

Sul fronte del derisking Bper potrebbe mettere sul mercato nuovi portafogli di crediti deteriorati dopo le due cartolarizzazioni garantite (Gacs) lanciate nei mesi scorsi e non è escluso un nuovo ricorso alla garanzia pubblica.

Per quanto riguarda le operazioni straordinarie, la banca dovrebbe annunciare l’acquisto del 49% delle azioni della controllata Banco di Sardegna oggi in mano alla fondazione omonima. L’operazione potrebbe avvenire attraverso uno swap che consentirebbe all’ente cagliaritano di ottenere azioni della capogruppo. I dettagli sarebbero ancora oggetto di confronto tra la banca e i vertici della fondazione, ma lo schema sembra ormai incardinato.

Nel piano dovrebbe poi rientrare la fusione di Bper Services, la società consortile che la nuova disciplina europea sull’Iva suggerisce di integrare nella capogruppo come fatto da altre banche. Non sono invece previste cessioni di controllate e il perimetro del gruppo non subirà cambiamenti significativi.

Semmai da qui alla presentazione del piano potrebbero emergere novità significative sulla partita Arca. Bper e la Popolare di Sondrio , già azionisti della holding che controlla la sgr milanese guidata da Ugo Loser, hanno infatti presentato all’advisor Vitale & Co un’offerta per aggiudicarsi le quote delle ex Bpvi e Veneto Banca (40% del capitale). Il processo coinvolge direttamente la liquidazione coatta amministrativa delle due banche venete che potrebbe esprimersi in tempi brevi sulla proposta.

All’asta competitiva non dovrebbero partecipare altri soggetti e in ogni caso la clausola di gradimento prevista nello statuto di Arca e l’assenza di accordi distributivi di lungo termine potrebbero far pendere l’ago della bilancia dalla parte di Modena e Sondrio. C’è peraltro chi sostiene che un eventuale accordo sulla cessione avvicinerebbe ulteriormente i due istituti ponendo le premesse per una fusione.
Il tema dell’aggregazione in ogni caso non sarà contemplato dal piano industriale che, al massimo, potrebbe contenere qualche linea programmatica.

Come detto, la strategia sarà analizzata con estrema attenzione dal mercato e dagli attuali soci di Bper , a partire da Unipol . L’amministratore delegato Carlo Cimbri vedrebbe ad esempio con favore una radicale pulizia dell’attivo e in passato si è detto disponibile a partecipare a un eventuale aumento di capitale per riallineare i coefficienti patrimoniali. Si tratterà di capire quanto queste aspettative si ritroveranno nella versione definitiva del piano.

 

Articolo di Luca Gualtieri pubblicato su Milano Finanza del 23/8/2018

 

 

 




Migranti, la condanna della CGIL: con la nave Diciotti superato ogni limite

Con la vicenda della nave Diciotti si è superato ogni limite!

Il comportamento del governo non solo è deplorevole ma irresponsabile. Non si può accettare che delle istituzioni continuino ad avere un atteggiamento superficiale e disumano nei confronti dei più deboli.

L’ostinazione a non far attraccare una nave della Guardia costiera, prima, per poi non far sbarcare le persone sulla Diciotti è una palese violazione del codice penale oltre che della Carta costituzionale. Riteniamo l’inchiesta aperta dalla procura di Agrigento, che ipotizza anche il reato di sequestro di persona, un messaggio chiaro: la politica sarà pure legittimata a prendere decisioni e assumere provvedimenti, ma non può contravvenire a quanto previsto nella nostra Costituzione.

Per fortuna osserviamo una differenza di comportamento fra la Guardia costiera e il governo. Chi per vocazione è portato a salvare vite umane, nello spirito del proprio mandato, può e deve dare lezioni a chi ha perso la bussola su ciò che sia giusto e lecito.

In queste ore siamo in presidio a Catania e continueremo a mobilitarci per difendere la democrazia, la libertà e i diritti umani.

Roma 23 agosto 2018

 

ANPI          ARCI          Articolo 21           CGIL           Legambiente          Libera




Banche: tutto sulle indennità di cassa

Forse non tutti sanno che ci sono diverse tipologie di indennità cosiddette “modali”, previste dal nostro CCNL. Per quanto riguarda le indennità di cassa abbiamo pensato di redigere questo memorandum a tutela di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.

Sovente capita di dover sopperire con sostituzioni temporanee alle carenze di personale; Unicredit , ad esempio, ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali la novità, dovuta alla contingente situazione di estrema difficoltà con il calo degli organici (e noi diciamo soprattutto dovuta alla disorganizzazione aziendale), di adibire alle mansioni di cassa per il mese di Agosto anche alcuni colleghi Consulenti Personal. Ricordiamo che l’attività di cassa è tra quelle rientranti nella categoria delle aree professionali.

La norma contrattuale a cui si fa riferimento è l’articolo 49 del nostro Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che regolamenta il capitolo delle cosiddette “indennità modali”, tra le quali rientrano le indennità di cassa. In particolare il comma 3 recita testualmente:

3.  Ai lavoratori/lavoratrici che siano chiamati a sostituire personale utilizzato in mansioni comportanti l’attribuzione dell’indennità di rischio, l’indennità stessa compete, per il periodo di adibizione a tali mansioni, nella misura prevista per il lavoratore/lavoratrice sostituito”

Quello che è fondamentale sapere è che ci sono diverse indennità, sulla base della effettiva adibizione, sia in caso si maneggino i valori in via continuativa sia in caso si maneggino valori relativamente ad operazioni non riferibili allo sportello. Come il caso del caricamento/scaricamento degli ATM.

In pratica bisogna sempre tener presente che ci sono importi specifici, su base mensile, che vengono riproporzionati sulla base delle effettive giornate di adibizione. Non esitate a contattarci per qualsiasi dubbio, poiché spesso capita che le aziende non siano così “precise” nell’applicazione di questa norma contrattuale.

All. Tabella indennità

 

Fonte: sito Fisac Unicredit

 

 





La Fisac MPS contro razzismo e omofobia

Il Direttivo Fisac Cgil di Banca e Gruppo Monte dei Paschi di Siena esprime forte preoccupazione per il moltiplicarsi di aggressioni di stampo fascista e razzista. Esprime solidarietà alle vittime di tali aggressioni, ultima delle quali quella subita dal giornalista Enrico Nascimbeni, da sempre attivo nei movimenti antifascisti, antirazzisti e antiomofobi milanesi.

Il Direttivo ritiene che le forze politiche al Governo siano fortemente responsabili del clima di odio e xenofobia quando non si oppongano nettamente in nome della Costituzione a simili eventi e alle ideologie ad essi sottese.

Il Direttivo condivide quanto espresso dalla Segretaria Generale della CGIL Susanna Camusso e ritiene indispensabile una forte azione culturale di diffusione dei valori di tolleranza, integrazione, solidarietà e antifascismo alla base della nostra Organizzazione e della Carta Costituzionale.

Ordine del giorno Direttivo CAC Fisac Banca e Gruppo MPS del 3 agosto assunto dalla Segreteria




Banche: nasce FOClavoro, piattaforma che favorisce l’incontro tra domanda e offerta

Dal 30 luglio è on line la nuova piattaforma informatica FOClavoro finalizzata a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per i lavoratori usciti da un’impresa del credito e le aziende conferenti ad Abi mandato di rappresentanza sindacale.

Lo comunicano Abi e Sindacati che, con l’accordo del 29 gennaio 2018, hanno istituito questo nuovo strumento del Fondo per l’Occupazione nell’ambito di Enbicredito.

Viene data così piena operatività ad una previsione dell’accordo e del CCNL 31.3.2015 da cui tale accordo discende, con il quale le Parti Nazionali, considerati gli ottimi risultati raggiunti dal Fondo per l’Occupazione (F.O.C.)  hanno voluto attribuire al Fondo nuovi ambiti di intervento in materia di occupazione, formazione, solidarietà espansiva, alternanza scuola lavoro.

In fase di prima applicazione, possono iscriversi a FOClavoro i lavoratori bancari destinatari della Sezione emergenziale del Fondo di solidarietà di settore e quelli licenziati per motivi economici.

Lo scopo – sottolinea Elena Aiazzi, Presidente di Enbicreditoè quello di mettere a disposizione uno strumento efficace che favorisca quanto più possibile il contatto tra questi lavoratori e le banche ai fini di una loro ‘rioccupazione’ nel settore. Ricordo che oltre alla piattaforma, con l’accordo di gennaio 2018 abbiamo previsto ‘premi all’assunzione’ per le aziende che assumeranno questi lavoratori con un contratto a tempo indeterminato. In una fase di grande trasformazione sociale ed economica che avrà conseguenze di cambiamento importanti nel nostro settore, auspico che in sede di rinnovo del CCNL le parti valorizzino ulteriormente le potenzialità di uno strumento unico nel mondo del lavoro che dal 2012 ad oggi ha incentivato e sostenuto l’assunzione a tempo indeterminato 20.000 lavoratrici e lavoratori”.

Per il Vicepresidente di Enbicredito, Giorgio Mieli, “il F.O.C. rappresenta un esempio virtuoso di quanto la bilateralità può concretamente fare quando tra le Parti esiste, nel rispetto dei rispettivi ruoli, un dialogo costruttivo nel quale l’obiettivo condiviso è quello di trovare soluzioni innovative ed efficaci. Abbiamo realizzato uno strumento che interviene in modo concreto per favorire l’occupazione di qualità in un periodo nel quale, nonostante i segnali di ripresa, l’occupazione stenta ancora a decollare nel nostro Paese. Oggi con FOClavoro e le altre misure previste dall’accordo di gennaio scorso, si interviene anche a favore di quei colleghi che perdono il posto di lavoro senza poter accedere alle prestazioni di accompagnamento alla pensione del Fondo di solidarietà”.

 

Per approfondimenti e per accedere alla piattaforma FOClavoro clicca qui




Sugo amaro

LA BALLATA DEI BERRETTI ROSSI

Mattina presto, e i berretti rossi si radunano nella piazzola in attesa del caporale.

POMODORI PELATI IN LATTINA DA 500 g. A 0,65!

Il furgone verso i campi non ha finestrini e l’aria non entra ma è ancora fresco, di primo mattino, e si respira.

SOTTOCOSTO! PASSATA DI POMODORO A 0,78 EURO A BOTTIGLIA!!

Il sole è alto: nei campi roventi i berretti rossi tirano su pomodori, perché quel singolo euro di paga per ogni quintale fa gola a tutti.

INCREDIBILE! POLPA A PEZZI A 1,90 EURO PER TRE LATTINE DA 210 GRAMMI!!!

Fine della giornata e i berretti rossi risalgono sul furgone per tornare a casa: quella scatoletta di metallo ora è rovente e c’è odore di pomodori schiacciati a terra e sudore, e proprio non passa un filo d’aria.

SUGO PRONTO IN BARATTOLO A 2,30 EURO AL KG!!

Il furgone sbanda e poi frena, dentro tutti i berretti rossi finiscono l’uno sull’altro, poi il furgone sbatte contro qualcosa – che brutto rumore – e i berretti rossi cadono, e poi le lamiere si piegano, e poi…

POMODORI SAN MARZANO A 0,55 EURO AL KG!!

 

Roma, 7 agosto 2018

 

La Segreteria Nazionale FISAC Banca d’Italia

 

Scarica il volantino originale

 




Gruppo Intesa: rinnovato il contratto collettivo di II livello

Si è chiusa la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo di Secondo Livello del Gruppo, che era scaduto il 30 giugno, con la sottoscrizione di intese che avranno validità fino al 31 dicembre 2021.
Abbiamo stabilito la sostanziale conferma di tutte le normative già vigenti con i seguenti aggiornamenti:

  • Ticket pasto: aumento a 6 euro da 1 luglio 2019 ed a 7 euro da 1 luglio 2021 con buono elettronico
  • Ruoli professionali Banca dei Territori : superamento dei portafogli per il calcolo della complessità per i gestori; entro il 31 ottobre si dovrà concludere il confronto sindacale per definire i nuovi indicatori, che terranno conto in via non esaustiva anche di valutazione delle competenze, valutazione, offerta a distanza, Mifid, estensivita’ di contatto e offerta fuori sede. I nuovi criteri avranno effetto dal 2020, mantenendo fino ad allora le attuali previsioni.
  • Ruoli professionali Strutture di Governance: si estende la previsione di identificazione della figura del Coordinatore Operativo di Attività, attualmente presente solo in ISGS, a tutta la struttura di Direzioni Centrali/Governance, comprese le strutture cedute in Tersia
  • Rinvio a settembre del confronto sui Ruoli di Divisione Private, Mediocredito e Banca Prossima
  • Formazione : entro la fine di novembre verranno definiti tra le parti i principi di certificazione delle competenze, soluzioni per la programmazione della formazione da casa e la formazione protetta in ufficio
  • Politiche commerciali:conferma delle attuali previsioni, a cui si aggiunge la sperimentazione di gruppi di lavoro in ogni Direzione Regionale (composti da lavoratori, sindacato e azienda) per individuare azioni ed iniziative in tema di “benessere organizzativo”
  • Mobilità : conferma delle attuali norme. Relativamente alle domande di trasferimento con priorità per lunghe distanze (70 e 120 km) verrà effettuata una analisi congiunta in Comitato Welfare per ricercare soluzioni atte a favorirne l’accoglimento.
  • Filiale on Line: introduzione di una flessibilità giornaliera di 15 minuti, con esclusione del primo e ultimo turno
  • Tempi di vita e di lavoro: complessivo ampliamento e miglioramento delle previsioni in essere
  • Aumento a 3.000 euro dell’assegno per familiari portatori di handicap

Infine, a partire dal mese di settembre verrà avviato un ulteriore confronto su Smart Working e Formazione flessibile, Previdenza Integrativa ed Assistenza Sanitaria.
Le intese raggiunte consentono di stabilizzare e migliorare l’insieme delle normative del Contratto Collettivo di Secondo Livello per tutta la valenza del Piano di Impresa 2018-2021.

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Allegati:
All.1 – CC2L (accordo quadro)
All.2 – Ruoli rete e FOL
All.3 – Ruoli governance
All.4 – Politiche commerciali
All.5 – Conciliazione tempi vita e lavoro
All.6 – Inclusione
All.7 – Formazione
All.8 – Mobilità